Sebbene distribuite diversamente nelle diverse regioni italiane, sono molteplici le avversità che minacciano i cereali. Sugli apparati fogliari e sugli steli si possono infatti sviluppare Septoria, oidio e ruggini, mentre dopo la fioritura saranno le fusariosi a danneggiare le colture direttamente sulle cariossidi, apportando anche una pesante eredità di micotossine.
Ogni patogeno ha la sua tempistica di intervento
Il controllo delle diverse patologie richiede posizionamenti diversi dei trattamenti fungicidi nel corso della stagione. Per esempio, Septoriosi, oidio e ruggini vanno controllate nella fase nota come "T2", corrispondente alla fase di fine levata della coltura. È in questo momento che infatti deve essere massima la protezione della foglia bandiera, responsabile da sola del riempimento della granella in ragione del 40% del totale.
Ciò poiché con la sua attività fotosintetica permette anche ai tessuti di utilizzare al meglio le concimazioni azotate somministrate in fase di botticella. La fase "T3" cade invece in corrispondenza dell'inizio fioritura, quando le fusariosi possono cioè iniziare a diffondere sulle spighe. Di norma, dal punto di vista della distribuzione geografica i trattamenti in "T2" sono più frequenti in Italia centro-meridionale, mentre i trattamenti in "T3" sono più tipici del centro-nord.
Quanto invece a tempistiche di comparsa in campo delle malattie, le septoriosi e le infezioni di oidio e di ruggine gialla sono le prime a manifestarsi a inizio primavera. Solo in seguito si paleseranno la ruggine bruna e la ruggine nera, generando infezioni che si possono prolungare nella fase intermedia fra le applicazioni in "T2" e quelle in "T3". Per tali ragioni serve che il fungicida impiegato a fine levata contro le septoriosi sia sufficientemente persistente da controllare anche queste infezioni più tardive.
"T2" o "T3": è sempre Elatus® Era
Elatus® Era è la soluzione ideale per ottenere entrambi i risultati: quando applicato in "T2" controlla infatti oidio, Septoria e ruggini anche in caso di attacchi tardivi, grazie a una persistenza d'azione valutabile in sei settimane. Applicato in "T3" sbarra invece la strada alle fusariosi, proteggendo al meglio la granella affinché venga raccolta sana e corrispondente ai parametri qualitativi richiesti dal mercato.
Dosi e modalità di impiego
Elatus® Era è formulato come concentrato emulsionabile e contiene benzovindiflupyr (Solatenol™ Tecnology) e protioconazolo in ragione rispettivamente di 75 e 150 grammi per litro. Autorizzato per un'applicazione annua su frumento, tenero e duro, farro, orzo, segale, triticale e avena, controlla efficacemente ruggini, oidio e Septoria quando applicato in "T2". Quanto applicato invece in "T3" può controllare Fusarium spp., Microdochium nivale e le code di infezioni delle ruggini bruna e nera.
Sui cereali diversi dal frumento Elatus® Era controlla inoltre la rincosporiosi di orzo, segale e triticale, nonché la maculatura dell'orzo, malattia provocata da Ramularia collo-cygni.
Quanto a dosi di impiego, Elatus® Era si applica a 0,75-1 litro per ettaro, adottando sempre la dose più elevata in caso siano Fusarium e ruggini il problema principale.
Strumento efficace contro le resistenze
Specialista delle patologie dei cereali, Elatus® Era risulta strumento efficace anche in termini di strategie antiresistenza. Solatenol™ Technology (benzovindiflupyr) inibisce infatti l'enzima succinato deidrogenasi (SDHI) bloccando i processi di respirazione mitocondriale dei patogeni. Da parte sua, protioconazolo inibisce invece la biosintesi degli steroli, componenti fondamentali della membrana cellulare.
I due meccanismi di azione sono quindi altamente complementari, assicurando il controllo ottimale dei patogeni nel rispetto delle più accurate strategie anti-resistenza.
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Fonte: Syngenta Italia