In un territorio ad alta specializzazione produttiva vocato alla vitivinicoltura di qualità che si estende tra due province della Campania - Benevento ed Avellino - dove, peraltro, vede la luce il 65% della produzione vinicola campana - è pronto a partire per un'esperienza di applicazione diffusa dell'agricoltura di precisione al comparto, pur in un contesto fatto di piccole e medie realtà imprenditoriali con poche possibilità di investire in tecnologie Dss o senza l'expertise necessaria alla loro applicazione. Ma il decollo avverrà comunque, grazie al Progetto Dioniso per la gestione sostenibile dei vitigni delle province di Avellino e Benevento, realizzato dalla Camera di Commercio Irpinia Sannio in collaborazione con il Distretto Tecnologico Aerospaziale della Campania e l'Università degli Studi Federico II di Napoli.

 

Con Progetto Dioniso si intende realizzare un sistema integrato per la viticoltura di precisione con riferimento alle province di Avellino e di Benevento, partendo dall'elaborazione di uno studio di fattibilità propedeutico al progetto.
Con tale iniziativa si realizzerà, in stretto raccordo con i consorzi di tutela dell'Irpinia e del Sannio, un Sistema di Supporto alle Decisioni per gli operatori della filiera vitivinicola, caratterizzato da un'infrastruttura di monitoraggio multiscala basata sulla combinazione di misure di campo, sistemi di telerilevamento con sensori aviotrasportati, informazioni satellitari e indagini di prossimità mediante l'utilizzo di reti di sensori per il monitoraggio microclimatico.

 

Numerosi ed ambiziosi gli obiettivi che s'intende raggiungere con tale progetto, dalla stima della resa dei vigneti e controllo della qualità del prodotto vitivinicolo, alla previsione delle malattie e dei patogeni che possono colpire i vigneti, dallo studio dei movimenti del terreno, del rischio di smottamento e frane, gestione dell'acqua, alla previsione delle migrazioni delle tipologie di uva in base alle variazioni climatiche, alla viticoltura sostenibile, supportando l'analisi dei consumi idrici, alla valorizzazione della coltivazione in etichetta.

 

Girolamo Pettrone, commissario della Camera di Commercio Irpinia-Sannio, così sottolinea l'importanza del progetto per la realtà territoriale di riferimento: "La Camera annovera nel settore vitivinicolo oltre 4mila aziende con la presenza attiva di due consorzi di tutela e con esigenze espresse per migliorare la qualità del prodotto e per la salvaguardia di tutti i riconoscimenti acquisiti. La Camera quindi ha ritenuto di stare al fianco di queste aziende tenuto conto anche dell'importanza che rivestono per l'economia del territorio e per le ricadute occupazionali".

 

Il professor Luigi Carrino, presidente del Distretto, sul Progetto Dioniso tiene a dire "La definizione delle esigenze e l'identificazione delle soluzioni tecnologiche da adottare per l'integrazione dei servizi della piattaforma sono stati il frutto delle attività del tavolo di lavoro congiunto tra Camera di Commercio, il Distretto Aerospaziale della Campania (Dac) e i consorzi di tutela di Irpinia e Sannio, che hanno condiviso le istanze di tutte le aziende viticole dei territori di afferenza. Nella prima fase di attuazione operativa dell'infrastruttura sul campo, saranno coinvolte dieci aziende viticole, per un totale di circa 150 ettari. La piattaforma è progettata per essere scalabile, pertanto applicabile successivamente ad un ben più ampio numero di utenti".

 

Il Dss sarà gestito a livello centralizzato e messo a disposizione delle singole aziende viticole: come sarà salvaguardata la privacy aziendale e al tempo stesso l'efficacia del sistema?
"La piattaforma Dioniso si basa sul concetto di integrazione di microservizi, il Decision Support System-Dss è uno di essi e ci si avvarrà della collaborazione di un importante partner di livello nazionale nel settore dei Dss per l'agricoltura di precisione. Allo stesso modo, l'intera architettura informatica sarà realizzata grazie alle competenze di soci del Dac specializzati in sviluppo di soluzioni di cybersecurity per diversi settori di applicazione. Un ulteriore esempio di trasferimento tecnologico di competenze tra il settore aerospaziale e quello agroalimentare".

 

Quali saranno i satelliti di riferimento e per ottenere quali tipologie di dati?
"In prima istanza, in un'ottica di contenimento dei costi operativi, si farà largo uso di dati ottici e Sar della costellazione Copernicus, anche applicando opportuni algoritmi di super risoluzione ai dati multispettrali di Sentinel 2, raggiungendo risoluzioni dell'ordine del metro. Dioniso è già da ora strutturato per utilizzare anche i nuovi dati satellitari che saranno resi disponibili dalla costellazione nazionale Iride, sviluppata dall'industria Italiana nell'ambito del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, e che sarà completata entro il 2026. La base dati potrà inoltre essere integrata da immagini ad alta risoluzione fornite dai satelliti Pléiades, WorldView e dalle immagini satellitari di Planetlab".

 

Le aziende saranno assistite anche per il rilievo di dati con sensori sul terreno o da drone?
"Il concetto di sistema multipiattaforma è proprio una delle principali caratteristiche di Dioniso. Grazie ad un'infrastruttura di osservazione multiscala, basata sulla combinazione di misure di campo, droni, dati satellitari e reti di sensori, sarà possibile monitorare su larga scala i fenomeni a lenta dinamica temporale che richiedono rilevamenti puntuali ad elevata risoluzione spaziale, integrando i punti di forza di differenti piattaforme di osservazione, per ottenere prodotti/servizi a maggior valore aggiunto".

 

Quanto costa il progetto Dioniso e come (e da chi) sarà finanziato?
"Le attività di progettazione della piattaforma Dioniso sono state finanziate dalla Camera di Commercio Irpinia Sannio. I costi di sviluppo e integrazione della prima versione operativa della piattaforma ammontano a circa 6 milioni di euro, per la cui copertura saranno identificati gli strumenti di finanziamento più adatti a livello regionale, nazionale ed europeo".