I gerani sono una delle piante ornamentali più amate e più coltivate nel periodo primaverile ed estivo.
I gerani coltivati appartengono al genere Pelargonium, e sono piante originarie dell'Africa meridionale.
Si tratta di piante piuttosto resistenti che, tuttavia, hanno bisogno di alcuni fattori fondamentali per poter ottenere un buon risultato ornamentale: la giusta temperatura, la giusta luce e un'adeguata concimazione e gestione del terreno.
Per quanto riguarda la temperatura e la luce, essendo piante originarie di zone calde, temono il freddo e vanno mantenute sempre sopra i 15 gradi centigradi, anche se la temperatura ottimale è di circa 25 gradi centigradi, mentre l'esposizione soleggiata, o comunque con una buona luminosità.
Anche per il terreno i gerani sono piuttosto adattabili, ma per ottenere un buon risultato ornamentale, che è il principale motivo per cui vengono coltivati, è necessario scegliere e gestire al meglio il substrato di coltivazione.
In generale il pH deve tendere alla neutralità o alla sub acidità, con valori che dovrebbero stare tra pH 7 e 6, mentre la struttura deve essere buona e garantire un buon drenaggio dell'acqua, per evitare ristagni che sono molto dannosi per queste piante.
Molto importante è anche la sostanza organica del terreno, che da una parte garantisce una buona struttura e un buon drenaggio dell'acqua e dall'altra può provvedere anche al rilascio di sostanze nutritive.
Tradizionalmente per la coltivazione in vaso si usano terricci universali o terricci specifici per gerani composti prevalentemente da torbe, anche se oggi si stanno valutando con ottimi risultati vari tipi di compost misti ad altri materiali, come fibre di cocco, sabbia o altre sostanze minerali, come la vermiculite.
L'altro aspetto centrale per la coltivazione dei gerani è la concimazione. Sul mercato si trovano anche formulati specifici, ma in ogni caso è importante che ci sia un buon apporto di potassio e di fosforo senza eccessi di azoto.
Generalmente, anche dagli ultimi studi, le formulazioni più indicate hanno un 15% di azoto (N), 11% di fosforo (P2O5) e un 29% di potassio (K2O).
Particolarmente importante è evitare eccessi di azoto che possono portare ad uno sviluppo delle foglie a scapito dei fiori e ad una maggiore suscettibilità all'attacco di parassiti, in particolare degli aleurodidi.
Un adeguato apporto di fosforo invece è fondamentale per stimolare e sostenere una buona fioritura. Data la scarsa mobilità nel terreno di questo elemento, soprattutto se somministrato con concimi chimici, in piena fioritura può essere consigliabile un trattamento fogliare.
Ma soprattutto è consigliata una buona concimazione organica, che permette un rilascio lento e graduale del fosforo, come di tutti gli altri macro e micro elementi, garantendo un apporto scalare e equilibrato di sostanze nutritive.
I gerani si avvantaggiano molto delle concimazioni organiche e sono particolarmente consigliati i letami pellettati (in particolare quello bovino e equino) da aggiungere al terreno già durante la messa in vaso e ad ogni trapianto, anche in quantità abbondanti.
Tra i prodotti più innovativi è molto apprezzato il vermicompost o i prodotti fertilizzanti derivati dal vermicompostaggio, ormai facilmente reperibili un po' ovunque sul mercato, mentre a livello sperimentale sta riscuotendo sempre maggior interesse l'uso di biochar.
Ovviamente la concimazione deve essere sempre associata ad una corretta irrigazione, che deve mantenere il terreno fresco, ma non deve mai essere eccessiva, soprattutto nel caso dei gerani.
Un eccesso di acqua infatti può provocare un dilavamento delle sostanze nutritive, portandole letteralmente via dal vaso, e può causare ristagni che sono particolarmente dannosi alla pianta, causando marciumi radicali e ingiallimenti fogliari.