Allo scopo sono stati messi a punto due sistemi innovativi: uno su un impianto preesistente, che ha previsto la trasformazione dell'impianto di tipo tradizionale con coperture manuali in un sistema automatico senza modificare l'intelaiatura dei cavi e dei pali; un secondo impianto prototipo creato ex novo, dotato di un sistema di copertura automatica completamente innovativo, più versatile e resistente alle condizioni estreme di vento, grandine e pioggia.
Esempio di teli automatici del progetto Coperture ciliegio
(Fonte foto: Crpv)
Nel primo sistema si è partiti da una struttura tradizionale di pali e cavi, con i classici teli posti longitudinalmente e chiusi in colma. L'apertura dei teli in toto o in parte in questo impianto è stata eseguita tramite un cavo principale a "c", azionato da un motore elettrico, che corre in modo periferico su tre lati dell'impianto, al quale sono collegati cavi di traino disposti trasversalmente, a loro volta collegati ai singoli teli.
Il grande vantaggio di questo sistema è che può essere montato su impianti già presenti con alcune modifiche che permettono di passare da una movimentazione manuale a una automatica.
Nel secondo impianto invece il telo viene srotolato e arrotolato da una testata all'altra dello stesso filare anziché lungo il filare. Il telo plastico passa sopra e sotto i cavi dei pali, che a loro volta sono disposti a scacchiera e non a doppio allineamento come si ha nelle coperture tradizionali. In questo modo il telo può essere tirato e non appoggiato sui filari come negli altri casi. Il sistema funziona grazie a una coppia di motori, uno per ogni testata del filare, sincronizzati elettronicamente per poter lavorare in sintonia e mantenere il telo sempre con un tiro costante.
Entrambi i sistemi prevedono una copertura perimetrale con reti anti insetti, che consentono di coprire integralmente il frutteto in modo automatico, con apertura e chiusura dei teli e delle reti in tempi molto brevi: poche ore/ettaro. Si tratta di un risparmio di tempo notevole rispetto ai tempi richiesti con un sistema manuale che si aggirano sulle 60-80 ore/ha; tutto ciò si traduce anche in risparmio economico.
Inoltre, dati i tempi ridotti, l'agricoltore può intervenire solo nel momento opportuno e necessario direttamente sul posto o tramite comando remoto (esempio smartphone) o in modo automatico da un sistema a comando a seguito dell'elaborazione di dati meteorologici registrati dalle centraline e dalle info meteo online.
Con questi sistemi di copertura si riducono i trattamenti chimici e gli investimenti economici finali per un aumento della qualità delle produzioni
(Fonte foto: Crpv)
Per realizzare la parte elettronica sono stati eseguiti test con materiale commerciale (Plc e inverter), mentre è stato creato un software specifico. Gli stessi concetti di programma sono stati portati su elettronica custom, appositamente progettata e realizzata; parallelamente, è stata realizzata una scheda master che controlla l'apertura e chiusura dei teli anti cracking e che permette la comunicazione verso l'esterno. Come interfaccia esterna è stato già sperimentato il Pc, il tablet e il cellulare, con trasmissione a distanza usando mini router.
Oltre a ridurre i trattamenti chimici (con ricadute anche ambientali), l'adozione di questi sistemi di maggiore durata rispetto ai tradizionali significa una diminuzione degli investimenti economici finali, oltre che un aumento della qualità delle produzioni anche in annate con elevate e frequenti precipitazioni o con emergenze fitosanitarie di difficile controllo, consentendo grazie alla riduzione del cracking di poter coltivare varietà di ciliegie precoci e precocissime più sensibili a questo inconveniente.
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Fonte: Agronotizie