Risulta dunque utile chiarire quali possono essere le cause di questi sintomi. A causare le bollosità possono essere due insetti: la fillossera, Daktulosphaira vitifoliae (Fitch, 1855) o l'eriofide dell'erinosi (Colomerus vitis). Il primo è un afide, mentre il secondo è un acaro, ma entrambi questi insetti quando si nutrono della linfa della pianta scatenano una reazione nella foglia che porta alla creazione di bolle, più correttamente galle.
È tuttavia importante saper distinguere l'agente causale in modo da poter pianificare al meglio una difesa efficace della vite.
Galle da fillossera
La fillossera è un insetto che è tornato ad essere cruciale in viticoltura come spieghiamo approfonditamente in questo articolo. Le due caratteristiche principali delle bolle causate da questo afide sono il fatto che sporgono sulla pagina inferiore (l'afide punge la pagina superiore e la bolla si forma su quella inferiore) e la presenza all'interno delle uova che vengono deposte dalle femmine sulle foglie di nuova formazione. Le uova sono chiuse all'interno della bolla da una peluria prodotta dal tessuto vegetale.Le galle provocate dalla fillossera sulla pagina inferiore della vite
(Fonte foto: Roberto Guidi)
Se dunque, osservando la pagina superiore della foglia la bolla appare chiusa, e strappando i tessuti vegetali si notano le uova dell'insetto significa che è in corso un attacco di fillossera e nell'articolo citato precedentemente spieghiamo in quale modo occorre trattare.
Sezione di una galla di fillossera. All'interno è possibile vedere l'adulto e le uova
(Fonte foto: Roberto Guidi)
Galle da erinosi
Le bolle provocate dall'erinosi appaiono ad un'occhio inesperto simili a quelle di fillossera, ma si distinguono per due caratteristiche principali: le bollosità sono rivolte nella parte superiore della foglia (l'acaro punge la pagina inferiore e la bolla si forma su quella superiore).Le galle provocate dall'erinosi sulla pagina superiore della foglia
(Fonte foto: Roberto Guidi)
Inoltre se si guarda la pagina inferiore si noterà che in corrispondenza delle bolle sono presenti delle masse feltrose, costituite da peli ipertrofici, inizialmente di colore bianco, rosato o ocraceo, che poi vira al rosso-brunastro con il progredire del disseccamento. All'interno della bolla non sono presenti uova, ma l'insetto stesso (invisibile ad occhio nudo) che si nutre della linfa della pianta.
Danni da erinosi sulla pagina inferiore di una foglia di barbera
(Fonte foto: Daniele Eberle)
L'erinosi non rappresenta un problema rilevante sia perché i danni che provoca sono limitati sia perché le popolazioni sono normalmente controllate da insetti utili e dai trattamenti di difesa insetticida e fungicida che normalmente vengono eseguiti in campo. Per questo motivo, a meno di infestazioni particolarmente gravi, non è necessario mettere a punto interventi specifici come nel caso della fillossera.