Con la
primavera che porta all’innalzamento delle temperature medie, il
Servizio fitosanitario centrale della
Regione Campania si prepara a stabilire se le catture di
mosca orientale della frutta – insetto da
quarantena - effettuate nell’
autunno scorso, riguardarono solo degli insetti
in transito o se ne è invece verificato l’
insediamento.
In questi giorni prendono il via le azioni connesse all'attuazione del nuovo
Piano di sorveglianza, che prevede l’utilizzo di
1627 trappole McPhail all’interno dell’
area delimitata con la
delibera di giunta regionale n. 889 del
28 dicembre 2018. Le trappole saranno caricate per lo più con
metileugenolo, per attrarre i
maschi, e in parte con
esche proteiche per catturare le
femmine. In ogni caso, la presenza di
adulti o di
frutti attaccati riconducibili alla
Bactrocera dorsalis devono essere
tempestivamente segnalati al
Servizio fitosanitario regionale all’indirizzo e-mail:
servizio.fitosanitario@regione.campania.it.
Sul sito web dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania già da alcuni giorni campeggia il
decreto n. 36 del 3 aprile 2019, firmato dalla dirigente del servizio,
Daniela Carella, con il quale si è provveduto alla
“Ratifica del Piano di sorveglianza, del Piano di emergenza e del Piano d'azione per Bactrocera dorsalis”, e del quale si raccomanda un’
attenta lettura. In essi non si prevede la delimitazione di una zona infestata, perché i
ritrovamenti dello scorso autunno - notificati in
Europhyt alla
Commissione europea il
2 novembre 2018 - sono considerati quali mere
“incursioni”.
Il
Comitato fitosanitario nazionale nella seduta del
18 febbraio 2019 aveva approvato i tre piani riguardanti la mosca orientale della frutta – elaborati dal
Gruppo di lavoro nazionale Bactrocera dorsalis, coordinato da
Raffaele Griffo, capo degli ispettori fitosanitari della Regione Campania – ed ora ratificati dal Servizio fitosanitario della Campania.
Lo stato di emergenza fitosanitaria
Regione Campania aveva già riconosciuto il ritrovamento dell’insetto da quarantena e lo status di
emergenza fitosanitaria con la delibera di giunta regionale n. 889/2018. Con tale provvedimento ha istituito un’
Unità di crisi ed individuato la zona delimitata da
389 chilometri quadrati. Nella zona delimitata ricadono
51 comuni delle province di
Avellino,
Napoli e
Salerno. La delibera aveva anche disposto il
controllo obbligatorio delle
specie vegetali ospiti prima della movimentazione di
frutti e
ortaggi destinati al di fuori della zona delimitata, nel caso si fosse riscontrato un
eventuale nuovo ritrovamento, anche di
un solo esemplare di
Bactrocera dorsalis nelle trappole, nei frutti o nel terreno. La zona delimitata è formata da
due cerchi aventi
raggio di
8 chilometri che si
intersecano, descritti puntando il compasso nei
due siti di
ritrovamento dell’insetto - un esemplare a
Palma Campania (Napoli) e sei a
Nocera Inferiore (Salerno).
Il Piano di sorveglianza
Il Piano di sorveglianza prevede il
monitoraggio della zona delimitata ai sensi dall’
articolo 22 del
Regolamento (UE) 2016/2031 con le metodiche del
Piano d’azione. Le
trappole, distribuite sul territorio dell’area delimitata, che coincide con l'
area cuscinetto, saranno disposte
soprattutto nei
due quadrati di 8 chilometri di lato -
64 chilometri quadrati cadauno - costruiti disegnando i
quattro lati della lunghezza data tra le
due diagonali che si intersecano sui
luoghi dei
ritrovamenti dello scorso anno e che formano
quattro angoli di
90°. I territori quadrati così ottenuti, sono stati definiti come
area a sorveglianza rinforzata.
Il Piano di emergenza
Il Piano di emergenza per
Bactrocera dorsalis scatterà eventualmente in caso di nuovo ritrovamento, ed è elaborato sulla base dell’
articolo 25 del Regolamento (UE) 2016/2031: prevede la mobilitazione della
Protezione civile, del
Servizio fitosanitario centrale, dei
Carabinieri forestali e dei
comuni per accompagnare l’individuazione dell’
area infestata e della
nuova zona delimitata, e le misure di
eradicazione dell’insetto da quarantena, che vanno dal
blocco della
movimentazione della frutta all’utilizzo d’
insetticidi già di recente autorizzati dal
ministero della Salute.
Il Piano d’azione
Il Piano d’azione punta a far tornare il territorio alla situazione di ordinaria gestione del Piano di sorveglianza, se non vi sono catture per un anno dall’ultimo ritrovamento. Prevede, tra l'altro, misure di
distruzione totale dei
frutti infestati, trattamenti con
esche insetticide selettive,
tecnica dell’annientamento maschile.
Mosca orientale della frutta e specie ospiti
La mosca orientale della frutta ha un
potenziale biotico elevatissimo: a
30°C il ciclo da
uovo ad
adulto può durare solo
9 giorni ed una
femmina può produrre sino a
3000 uova. La mosca orientale della frutta, originaria dell’
Asia tropicale, è simile alla mosca dell’olivo, dalla quale si distingue soprattutto per la
lunghezza doppia (8 millimentri). L’eventuale presenza di
Bactrocera dorsalis, in Campania, sarebbe dannosa per i frutti di agrumi, melo, pero, ciliegio, amareno, pesco, fico, kaki, vite e gelsi. Specie ospiti sono anche alcune solanacee, in particolare il pomodoro, e le cucurbitacee: cocomero, cetriolo e zucca.