Ora le api sono ufficialmente al sicuro: lo smaltimento delle scorte dei neonicotinoidi revocati alla fine di settembre è terminato e il divieto di commercializzazione e utilizzo delle sementi di colture attrattive per le api e conciate con i prodotti è scattato all'inizio del mese. Sarà veramente così?

I neonicotinoidi non sono solo tre
Il clamore mediatico suscitato dalla vicenda che ha interessato i tre principi attivi (clothianidin, imidacloprid e thiamethoxam, in rigoroso ordine alfabetico), anzi i quattro (ci dimentichiamo sempre del fipronil, forse perchè è dal 2008 che non ha autorizzazioni in Italia e soprattutto perchè non è un neonicotinoide ma ha analoghi problemi nei confronti delle api), ha probabilmente fatto passare in secondo piano che gli insetticidi neonicotinoidi ufficialmente censiti sono undici, di cui cinque autorizzati in Italia (acetamiprid e thiacloprid, oltre ai tre già citati) e che probabilmente la classe chimica (fipronil docet) non è strettamente legata alle conseguenze negative sulle api (tutte da dimostrare secondo i produttori, perfettamente acclarate secondo altri) che li hanno condotti al bando (temporaneo, ricordiamo) in Europa e a un innalzamento del livello di attenzione nel resto del mondo (ad esempio l'EPA americana si è per ora limitata a imporre un'apposita etichettatura per la protezione delle api).

E i piretroidi?
Le autorità inglesi, da sempre scettiche verso questo divieto (hanno infatti votato contro il regolamento di sospensione dei neonicotinoidi), hanno paventato che il rimedio sarebbe peggiore del male, in quanto favorirebbe il ritorno degli agricoltori a soluzioni (l'esempio che citano è quello dei piretroidi) ancora meno rispettose per le api. In questo sono state immediatamente riprese da associazioni ambientaliste (vedi articolo).

Come cambiano i tempi: tra le prime cinquanta sostanze attive approvate in Europa ci sono solo sei insetticidi (esfenvalerate, pimetrozina, deltametrina, cyfluthrin, beta-cyflutrin, lambda-cialotrina) di cui ben cinque piretroidi, a testimonianza della loro compatibilità con i rigidissimi criteri europei e dell'efficacia delle misure di mitigazione del rischio per le api. Ma eravamo all'inizio del 21° secolo, e soprattutto molto prima della cosiddetta “moria delle api” che ha innescato tutta la problematica. Sulla base di quali dati le autorità inglesi, generalmente molto aggiornate, abbiano basato questa dichiarazione non è noto: non tutti sanno però che, contrariamente a quanto si è verificato negli altri paesi europei, nel Regno Unito i piretroidi hanno subito per anni delle limitazioni per l'impossibilità di adottare zone di rispetto dai corpi idrici (le cosiddette “buffer zones”) superiori a qualche metro, divieto che è stato mitigato solo recentemente, facilitandone indubbiamente la ripresa degli utilizzi. Quindi il timore britannico è sicuramente causato dalla limitazione dei neonicotinoidi e dalle quasi contemporanee agevolazioni per i piretroidi. Anche la scarsa diffusione del Mais nel Regno Unito (coltura non evidenziata dalle statistiche Fao degli ultimi anni, contro gli oltre 900.000 Ha dell'Italia, come evidenziato nella tabella sottostante, dove abbiamo inserito anche l'orzo, coltura invece importante per gli inglesi), può comunque avere giocato un ruolo importante nella sensibilità verso questo problema.


Superfici coltivate a mais e orzo in Italia e nel Regno Unito nel periodo 2009-2012 (fonte: FAOSTAT, superfici espresse in ettari). M= dato non rilevato.
Paese Coltura/Anno 2009 2010 2011 2012
Italy          Orzo 306800 273500 269675 254500
Italy          Mais 915500 925967 994831 980500
United Kingdom Orzo 1143000 921000 970000 1002000
United Kingdom Mais M    M    M    M   


Per saperne di più
  1. Regolamento di esecuzione (UE) n. 485/2013 della Commissione, del 24 maggio 2013, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda le condizioni di approvazione delle sostanze attive clothianidin, tiametoxam e imidacloprid, e che vieta l’uso e la vendita di sementi conciate con prodotti fitosanitari contenenti tali sostanze attive
  2. REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 781/2013 DELLA COMMISSIONE del 14 agosto 2013 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda le condizioni di approvazione della sostanza attiva fipronil e che vieta l’uso e la vendita di sementi trattate con prodotti fitosanitari contenenti tale sostanza attiva (Testo rilevante ai fini del SEE)
  3. DIRETTIVA 2007/6/CE DELLA COMMISSIONE del 14 febbraio 2007 che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio per l’iscrizione delle sostanze attive metrafenone, Bacillus subtilis, spinosad e tiametoxam
  4. Direttiva 2008/116/CE della Commissione, del 15 dicembre 2008, che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio con l’iscrizione delle sostanze attive aclonifen, imidacloprid e metazachlor (1)
  5. DIRETTIVA 2006/41/CE DELLA COMMISSIONE del 7 luglio 2006 che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio con l'iscrizione delle sostanze attive clothianidin e petoxamide
  6. Regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione, del 25 maggio 2011, recante disposizioni di attuazione del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'elenco delle sostanze attive approvate (1)
  7. Direttiva 97/73/CE della Commissione del 15 dicembre 1997 recante iscrizione di una sostanza attiva (Imazalil) nell'allegato I della direttiva 91/414/CEE del Consiglio sull'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari
  8. DIRETTIVA 2003/31/CE DELLA COMMISSIONE dell'11 aprile 2003 che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio con l'iscrizione delle sostanze attive 2,4-DB, beta-ciflutrin, ciflutrin, iprodione, linuron, idrazide maleica e pendimetalin
  9. DIRETTIVA 2003/5/CE DELLA COMMISSIONE del 10 gennaio 2003 che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio con l'iscrizione della sostanza attiva deltametrina
  10. DIRETTIVA 2000/67/CE DELLA COMMISSIONE del 23 ottobre 2000 recante iscrizione di una sostanza attiva (esfenvalerate) nell'allegato I della direttiva 91/414/CEE del Consiglio, relativa all'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari
  11. DIRETTIVA 2001/87/CE DELLA COMMISSIONE del 12 ottobre 2001 che modifica l'allegato I della direttiva 91/414/CEE del Consiglio relativa all'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari con l'iscrizione delle sostanze attive acibenzolar-s-metile, ciclanilide, fosfato ferrico, pimetrozina e piraflufen-etile