Il Mipaaf coordinerà un gruppo di lavoro per trovare soluzioni sulla difficile situazione in cui si trova la castanicoltura Italiana. La decisione è stata presa nel corso della prima riunione con tutti i rappresentanti della filiera, le comunità montane, le associazioni per la tutela del prodotto ‘castagna’ e le amministrazioni locali.

Il gruppo di lavoro dovrà affrontate problematiche su aspetti fitosanitari, tecnici, commerciali ed economiche del settore. Il castagno è un patrimonio da tutelale mediante un presidio vigile e constante ed un'attività di manutenzione del territorio. Attraverso il rilancio dell'agricoltura e della castanicoltura è possibile valorizzare e rafforzare le economie di certi comprensori montani che basano le loro economie proprio sulla coltura del castagno. È importante, quindi, risolvere le criticità legate alla coltivazione di questa specie in modo da potenziare questa importante realtà produttiva nazionale. Le foreste di castagno sono, inoltre, il principale caposaldo per la sicurezza del territorio nei confronti degli eventi atmosferici eccezionali.

Il castagno e la castanicoltura rappresentano una realtà che va tutelata e valorizzata su tutto il territorio nazionale anche perché legati a tradizioni secolari. Proprio oggi sulla Gazzetta ufficiale europea i Marroni del Monfenera sono stati riconosciuti Igp. Le altre eccellenze della castanicoltura Italiana sono: Castagna Cuneo I.G.P. (Piemonte, Cuneo), Castagna del Monte Amiata I.G.P. (Toscana-Grosseto, Siena), Castagna di Montella I.G.P. (Campania, Avellino), Castagna di Vallerano D.O.P. (Lazio, Viterbo), Marrone del Mugello I.G.P. (Toscana, Firenze), Marrone di Castel del Rio I.G.P. (Emilia Romagna, Bologna), Marrone di Roccadaspide I.G.P. (Campania, Salerno), Marrone di San Zeno D.O.P. (Veneto), Farina di Neccio D.O.P., Miele di Castagno della Lunigiana D.O.P.