Per molti l'innovazione è di poco conto: una mora senza semi. Ma quella lanciata da Pairwise è solo la prima (in verità la seconda) di una lunga serie di nuove varietà che promettono di cambiare il volto dell'agricoltura moderna. Il tutto grazie alle Tea, le Tecnologie di Evoluzione Assistita.
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Ma andiamo con ordine. Nel 2018 Tom Adams, vicepresidente della ricerca biotecnologica di Monsanto (azienda poi acquisita da Bayer) capì il grande potenziale rappresentato dalle Tea e decise di fondare una sua società, Pairwise, insieme a Haven Baker, David Liu, Feng Zhang e Keith Young.
Abbiamo incontrato proprio Adams nel 2022 a San Francisco e in quell'occasione ci raccontò come le Tea offrano la possibilità non solo di migliorare le grandi colture industriali, come la soia e il mais, su cui Monsanto ha scritto un pezzo di storia, ma anche colture di nicchia, come la mora appunto, che però possono avere un grande impatto sulla salute e sul benessere delle persone.
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Grazie alle Tea i genetisti sono infatti in grado di apportare piccolissime modifiche al genoma di una pianta al fine di migliorarne le caratteristiche, in maniera rapida e precisa, ricalcando ciò che accade in natura. A differenza degli Ogm, che introducono in una pianta materiale genetico proveniente da una specie non compatibile, le Tea producono delle varietà che potrebbero svilupparsi autonomamente in natura.
Il fatto di essere molto flessibili e a "basso costo", fa delle Tea uno strumento ideale anche per operare nelle nicchie di mercato e non solo nelle grandi colture estensive, come soia, frumento o mais. E infatti i primi due prodotti ad essere lanciati negli Usa sono stati un'insalata e una mora.
In particolare i ricercatori di Pairwise hanno selezionato una varietà di senape indiana (Brassica juncea) che ha un sapore meno piccante rispetto alle varietà tradizionali. L'intento era quello di arrivare ad un prodotto che fosse benefico per la salute delle persone e al contempo fosse buono da mangiare.
Stesso ragionamento per le more, che seppure abbiano degli aspetti nutraceutici importanti, sono poco apprezzate dal consumatore per i semini che rovinano l'esperienza di gustarle. Da qui l'idea di fare delle more senza semi e per facilitare la fase di coltivazione sono state selezionate varietà che hanno un portamento compatto e sono prive di spine.
Quello che Adams ha spesso sottolineato è che gli Ogm vengono guardati con sospetto dai consumatori in quanto non apportano un beneficio diretto alla vita delle persone. Un mais BT immune alla piralide o una soia resistente al glifosate non sono percepiti come direttamente impattanti sulla vita del consumatore. Le nuove varietà appena rilasciate invece lo sono.
Il fatto di aver creato una società focalizzata sul settore agro e di avere avuto importanti fondi a disposizione (oltre 100 milioni di dollari) ha permesso a Pairwise di sviluppare una piattaforma tecnologica, denominata Fulcrum™, versatile e capace di operare con diversi strumenti per raggiungere il risultato voluto.
Ci sono tre tipi di editing nella piattaforma Fulcrum™. Innanzitutto, il Crispr tradizionale, le cosiddette forbici molecolari utili ad eliminare un singolo gene. Poi c'è il base editing, che permette di creare piccole modifiche a un gene, fungendo da "gomma" per cancellare. E infine c'è il prime editing, che permette di cambiare più basi insieme.
Se le prime due varietà lanciate sul mercato non avranno un impatto significativo sull'agricoltura a livello globale, ci sono delle novità in arrivo che invece potrebbero fare la differenza. Ad esempio piante di mais a "taglia bassa", più efficienti nell'impiego delle risorse e resistenti all'allettamento, gestibili senza bisogno dei trampoli. Oppure varietà di soia resistenti alle malattie fungine, come la ruggine della soia.
Dato che Pairwise è nata quasi come uno spin off di Monsanto e che Bayer ha acquisito tale azienda, firmando anche una partnership con la stessa Pairwise, la multinazionale tedesca è oggi un partner privilegiato della startup statunitense, con cui collabora in esclusiva su colture come mais, soia, cotone, grano e colza. Ci sono oggi ventisette nuove varietà di queste colture che sono in fase di test, tra cui il mais a taglia bassa, appunto.
Bayer ha già lanciato un mais del genere in Europa (Preceon - Smart Corn System), ma in questo caso si tratta di varietà ottenute tramite breeding tradizionale. Mentre Pairwise sta studiando le Tea per sviluppare nuove varietà. Nei laboratori ci sono anche piante di granturco con spighe con più file di semi, che possono incrementare la produttività del 20%. Ma potenzialmente, ipotizza Tom Adams, sarebbe possibile ottenere anche spighe con ventiquattro file di semi (quello normale ne ha sedici).