Firmato mercoledì 31 luglio 2024 un importante accordo di collaborazione per la valorizzazione e la tutela della filiera italiana del pomodoro da industria fra Coldiretti, Filiera Italia e l'Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali (Anicav), associazione di rappresentanza dell’industria italiana di trasformazione del pomodoro del sistema Confindustria.

 

La finalità è quella di promuovere e valorizzare l'intera filiera attraverso la condivisione di una serie di proposte. Come spiega Marco Serafini, presidente di Anicav: "All’inizio di una campagna di trasformazione del pomodoro caratterizzata da una serie di complessità arriva questa intesa. Il Documento, che pone l’accento su una serie di temi di interesse del comparto, si inserisce in un quadro di alleanze tra parte agricola e industria indispensabile per promuovere lo sviluppo della filiera del pomodoro e dei suoi derivati".

 

Di seguito gli obiettivi dell’accordo in sintesi:

  • promozione della sostenibilità ambientale ed etico - sociale lungo tutta la filiera favorendo azioni a tutela dell'ambiente e dei diritti dei lavoratori;
  • tracciabilità e trasparenza sull’origine della materia prima utilizzata per la produzione dei derivati del pomodoro, garantendo ai consumatori informazioni chiare e affidabili sull'origine dei prodotti al fine di contrastare le frodi e le contraffazioni;
  • valorizzazione del made in Italy attraverso azioni di comunicazione tese a difendere la distintività delle produzioni italiane, informando i consumatori che i derivati del pomodoro sono 100% made in Italy e sui limitati rischi di trovare un falso made in Italy sulle tavole italiane;
  • supporto alla filiera del pomodoro: promuovere e tutelare la filiera del pomodoro da industria, sostenendo il riconoscimento delle denominazioni d'origine, a partire dall’Igp del "Pomodoro Pelato di Napoli" in attesa di riconoscimento, e migliorando la competitività del comparto;
  • innovazione tecnologica: favorire l'adozione di tecnologie avanzate per migliorare la produttività e la sostenibilità delle coltivazioni, come le Tecniche di Evoluzione Assistita (Tea);
  • tutela della filiera attraverso l’applicazione del principio di reciprocità in ambito Ue per garantire che tutti i Paesi extra Ue che esportano nel mercato comunitario rispettino le stesse regole commerciali e gli stessi requisiti ambientali e sociali;
  • contrasto all’Italian sounding sui mercati di esportazione.

"L’intesa si propone di valorizzare e rafforzare il pomodoro italiano sia all’estero che sul mercato interno garantendo ai consumatori che le nostre produzioni sono di qualità e 100% italiane con l’impegno a contrastare i pur limitati casi di frode"  afferma Giovanni De Angelis, direttore generale di Anicav.

 

La filiera del pomodoro da industria è tra i più rilevanti comparti dell'agroalimentare italiano, sia in termini di fatturato (oltre 5 miliardi di euro nel 2023) che di quantità prodotte (5.4 milioni di tonnellate nel 2023). Ha una forte vocazione all'export, cui è destinato il 60% delle produzioni per una quota di circa 3 miliardi di euro. L'Italia è tra i principali paesi nella produzione e nell'esportazione di derivati del pomodoro destinati direttamente al consumatore finale.

 

Questi dati confermano quanto sia necessario promuovere e tutelare la filiera del pomodoro da industria, garantendo la distintività del prodotto 100% italiano.