Il quadro meteorologico italiano verrà profondamente segnato dal cambiamento climatico, ma anche la presenza de La Niña, un fenomeno che si verifica a migliaia di chilometri da noi, potrebbe avere delle influenze sulla nostra penisola. Difatti secondo la statistica, in sua presenza, vengono registrate con maggior frequenza forti ondate di calore, ma intervallate da violenti temporali. In soldoni avremo un clima estremo, come confermato anche da questa estate 2024, ricca di eventi nelle varie direzioni.
Il significato del termine "La Niña"
Il fenomeno della Niña si verifica quando si registra un raffreddamento anomalo delle acque superficiali nell'area centrale e orientale dell'Oceano Pacifico, ed essendo coinvolta una vasta porzione di globo, tale singolarità può avere ripercussioni di rilievo sul clima in tutto il pianeta.
Siamo in attesa di eventi estremi?
Stando alle previsioni del Centro di Previsione Climatica della Noaa, le temperature superficiali marine hanno già evidenziato un'anomalia negativa in area equatoriale, al largo delle coste sudamericane. Così come il Niño, anche la Niña, oltre a raffreddare il pianeta, può favorire eventi meteo estremi. Sottolineiamo difatti che il 2023 è stato l'anno più rovente mai registrato, questo a causa di un Niño molto forte, ma per questo motivo non è detto che l'anno in corso si presenti invece più freddo della norma, perché c'è un altro elemento molto importante da considerare, ovvero il riscaldamento globale.
Quindi, sebbene La Niña provochi normalmente un raffreddamento di alcune regioni, il pianeta continuerà a seguire un trend di continuo riscaldamento a causa delle massicce emissioni di gas serra. Basti pensare che negli ultimi nove anni abbiamo assistito ai sette più caldi da quando si rilevano dati in maniera professionale, nonostante la presenza della Niña dal 2020 al 2023, la quale ha calmierato con un relativo raffreddamento.
Le conseguenze in Italia
Anche il nostro Paese verrà in parte influenzato dai grandi movimenti in evoluzione nel pianeta, portando il contesto termico sulle montagne russe. Nel corso delle prossime settimane sono perciò attese ondate di caldo particolarmente intense specie al Centro e al Sud, mentre il Nord Italia sarà invece soggiogato da episodi di rilievo con temporali molto intensi.
Quindi, cosa comporta per noi? Poco o nulla, perché il meteo dei prossimi mesi in Italia verrà caratterizzato da una notevole variabilità, con un'alternanza di ondate di caldo intenso e fenomeni meteo estremi come temporali, nubifragi e grandinate.
Onde evitare fraintendimenti, tale situazione non è in contraddizione o collegata alla Niña, in quanto i suoi effetti saranno minimi sul nostro territorio ed in gran parte annegati dentro ad un evento di portata ben più grande: quello del cambiamento climatico.
Le ondate di caldo estremo infatti predispongono le condizioni per lo sviluppo di fortissimi temporali, soprattutto in presenza di bruschi cambiamenti di temperatura. Questi fenomeni meteo, caratterizzati da forti colpi di vento, grandine e precipitazioni abbondanti, possono causare danni significativi alle infrastrutture e all'agricoltura.
Luglio e agosto: continueranno su questa falsa riga?
Le proiezioni per la fase centrale dell'estate vanno a delinearsi verso un ulteriore incremento delle temperature, non escludendo la possibilità di superare nuovi record termici specie al Centro e al Sud Italia. Una situazione che richiede una preparazione adeguata per affrontare le possibili conseguenze sulla popolazione, sulle risorse idriche e sull'energia, perché potremmo andare incontro a lunghi periodi di siccità estrema.
La carenza di acqua rappresenta una delle principali preoccupazioni per i prossimi mesi, in quanto non influisce solo sull'agricoltura, ma anche sulla produzione di energia idroelettrica, sulla biodiversità e sulla qualità della vita nelle aree urbane. Le aree del Sud Italia e delle due isole maggiori, Sicilia e Sardegna, sono particolarmente esposte alle ondate di calore e siccità prolungate, ove il caldo può diventare opprimente con temperature che superano i 40°C e non scenderanno sotto i 20°C di notte. Condizioni che un tempo erano una rarità e dalla durata effimera, ora sono comuni e permangono per lunghissime fasi.
Per riassumere
L'estate 2024 si preannuncia quindi come una delle più impegnative dal punto di vista meteo, confermando un andamento meteorologico orientato a nuovi massimi termici. Le previsioni indicano un incremento delle temperature ed una maggiore instabilità climatica, con eventi violenti durante le parentesi più fresche. L'anticiclone africano ha ormai sostituito in pianta stabile quello più mite azzorriano, il protagonista delle estati di una volta, creando un mix esplosivo tra caldo e gli alti tassi di umidità per la genesi di fortissimi temporali ed i prossimi mesi ne saranno un esempio concreto.