Nella fragolicoltura moderna la capacità di controllo del ciclo colturale è un elemento fondamentale per ottenere un'adeguata produzione. Questa disciplina ha raggiunto livelli tecnici molto elevati. Uno degli aspetti più interessanti è la possibilità di stimare la produzione potenziale di frutti, in termini di entità (numero di fiori prodotti), epoca e durata.
L'agricoltore potrà così adeguare la propria tecnica di coltivazione in modo da ottimizzare le risorse, aumentare le produzioni e pianificarle al meglio.

A tal fine la Società Cooperativa Hort, spin-off dell’Università Politecnica delle Marche, fornisce servizi in ambito agronomico e in ambiente naturale con finalità tecniche, ricreative e didattiche coniugando le diverse competenze dei propri soci e collaboratori. Tra alcune di queste attività innovative di valutazione del materiale vivaistico ci sono il "flower mapping" e l’analisi architetturale della pianta.

"Sono due tecniche di valutazione delle piante - spiega Francesca Massetani di Hort -, basate sull’osservazione microscopica delle gemme.
Il flower mapping, diffuso da diversi anni nel contesto della fragolicoltura olandese, individua posizione e grado di sviluppo delle gemme che contengono infiorescenze, fornendo quindi una loro mappatura. L’analisi dell’architettura, basata su precedenti studi condotti presso l’Università Politecnica delle Marche, descrive anche altre strutture (quali foglie, germogli e stoloni) identificate a livello macro e microscopico.

La fragola è infatti una specie che ha grande capacità di interagire con le condizioni esterne, ambientali e, in base a queste, predispone nelle gemme le strutture vegetative e i fiori che potenzialmente si trasformeranno in frutti. Il numero, la posizione e il grado di sviluppo dei fiori possono quindi variare molto tra piante cresciute in condizioni diverse, senza che ciò sia intuibile dall’esterno. Anche la capacità di produrre foglie per supportare la produzione dei frutti è regolata da questo sistema".

 
Hort lavora da tempo con i più grandi vivai italiani per esaminare l'architettura delle piante e rilevarne le capacità produttive
(Fonte immagine: © Hort)

I servizi come l’indagine microscopica sono molto utili per il produttorelo supportano nelle sue scelte strategiche ed impreditoriali: un ulteriore passo avanti verso un'agricoltura 2.0.

"Queste indagini - continua Massetani -, condotte sul materiale vivaistico prima dell’impianto, permettono di programmare la tecnica colturale adeguandola alle caratteristiche reali delle piante utilizzate, con la possibilità di ottenere importanti incrementi produttivi e avere una razionalizzazione nell’uso dei mezzi di produzione, con conseguente vantaggio economico.
Possono essere usate dalle aziende vivaistiche specializzate per attestare la qualità agronomica delle proprie piante e dai coltivatori come supporto su cui basare le scelte colturali. Sono utili anche per mettere a punto le tecniche colturali in vivaio e per valutare il comportamento produttivo di nuove varietà".
Hort realizza labirinti utilizzando materiali diversi, ma da alcuni anni è specializzata nella realizzazione di labirinti di Mais 
(Fonte immagine: © Hort)

Oltre al settore delle fragole, in cui ha riscontrato una buona diffusione, questa tecnica trova un crescente interesse nella produzione del lampone e può essere applicata anche ad altre coltivazioni (rovo, ribes, specie ornamentali). Ma in che modo Hort fornisce questo servizio?

"Gli interessati inviano campioni di piante al nostro laboratorio - spiega Massetani -, dove vengono esaminate e descritte con report analitici. Le piante vengono anche rappresentate in forma grafica, utilizzando simboli per le diverse componenti (numero foglie, germogli, stoloni, infiorescenze e fiori), in modo da fornire sinteticamente, in una sorta di "fotografia", tutte le informazioni utili a valutare le loro potenzialità.
Il servizio viene generalmente richiesto tra metà settembre e metà marzo per piante provenienti dal vivaio, o anche durante il ciclo di coltivazione per varietà rifiorenti".