Lo spunto ci viene dalla notizia che Bill Gates, uno degli uomini più ricchi del mondo, è anche - silenziosamente - divenuto il maggiore proprietario privato di terreni degli Usa.
Secondo un articolo pubblicato sull'edizione statunitense della rivista Forbes, il fantastilionario "re dei nerd" sarebbe quindi proprietario di ben 242mila acri di terreni agricoli (più o meno 100mila ettari) ubicati in 18 stati della Federazione americana.
Bill Gates non è ovviamente solo.
A compulsare la classifica pubblicata dalla stessa rivista americana si trovano non pochi "parvenu" arricchiti nella prima frazione di questo secolo, che investono alla grandissima in terreni agricoli. Il fenomeno ovviamente non è caratteristico dei soli Stati Uniti e pare che in tanti paesi occidentali chi dispone di grandi ricchezze “liquide” guardi con interesse agli asset agricoli.
Una tendenza che potrebbe interessare anche l’Italia.
Da tempo ci par di notare acquisti di grandi estensioni di terreno da parte di cospicui privati. Rilevante inizia anche ad essere l'attività di alcuni fondi di investimento che acquisiscono terreni agricoli o ancora esercitano attività di Private equity, ovvero rilevano quote di imprese agricole o agroalimentari ad elevato potenziale di sviluppo per farle crescere (un interessante caso è rappresentato per esempio da Idea Agro, fondo specializzato nato nel 2018).
Vediamo quindi che i terreni agricoli italiani, considerato anche il regime di tassazione corrente, potrebbero rappresentare un interessante investimento tanto più dove i prezzi possono risultare più abbordabili come, per esempio, in alcune aree del centro Sud del Paese.
Rammentiamo però: facile vedere, difficile prevedere.