La siccità nel Mezzogiorno d'Italia si salda con i ritardi nella rivisitazione dei modelli di governance dei bacini irrigui e ne esce un quadro che continua a permanere preoccupante. E ieri è stata una giornata che ha visto la prima dichiarazione di stato d’ingente siccità di un bacino idrico italiano e l’avvio a soluzione della complessa vicenda politica e amministrativa che vive in capo all’Ente per l’irrigazione e la trasformazione fondiaria di Puglia, Lucania e Irpinia che dal 2011 è in liquidazione e attende la strasformazione in Spa pubblica.
 

In Calabria il primo caso di ingente siccità

Ieri, l’Associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue ha annunciato: ”È quello della diga di Farneto del Principe, nel comune calabrese di Roggiano Gravina, il primo bacino italiano, per il quale si denuncia lo stato di ingente siccità: lo fa il Consorzio di bonifica dei bacini settentrionali del cosentino, che chiede, ai ministeri competenti, l’immediata istituzione di un tavolo di crisi per la parte settentrionale e jonica della Calabria, nonché ogni utile provvedimento inerente una rimodulazione del deflusso minimo vitale sul fiume Esaro, al fine di evitare pesanti ripercussioni sulle attività agricole, già bisognose di irrigazione per un’anomala siccità invernale”.

La situazione d’emergenza è dovuta a precipitazioni piovose inferiori alle medie stagionali con conseguenti minori apporti fluviali, combinati a temperature invernali, insolitamente elevate nella Valle dell’Esaro.

E Anbi sul deficit idrico di Puglia e Basilicata già rilanciata ieri da AgroNotizie puntualizza e conferma: "È la stessa, anomala situazione, che si continua a registrare in Puglia, dove le riserve idriche sono praticamente dimezzate rispetto ad un anno fa: oggi 141,57 milioni di metri cubi; l’anno scorso, 280,01".
E sempre secondo l'Anbi in "Basilicata le riserve idriche sono diminuite del 30% circa: oggi 260,09 milioni di metri cubi, un anno fa 415,13". E anche la Sicilia, secondo l'associazione dei Consorzi, risente delle mancate piogge: "Oggi l'isola dispone di 539,99 milioni di metri cubi, nel febbraio 2019 erano 612,78".
 

Ex Eipli sarà riconvertito in società per azioni

Intanto, sempre ieri l’incontro del tavolo tecnico del ministero alle Politiche agricole sull’Eipli in liquidazione con le parti sociali, sono emersi fatti nuovi: c’è garanzia del pagamento degli stipendi di febbraio dei dipendenti, si è decisa l’accelerazione nella costituzione della nuova società interamente pubblica, ma anche il rinnovo dei contratti a tempo determinato, previa verifica delle condizioni di legge. L'attuazione di tali indicazioni dovrebbe scongiurare il blocco dell’operatività della rete composta di 10 invasi, 4 traverse fluviali e degli acquedotti di grande adduzione interconnessi che portano acqua nelle campagne, nelle città e nelle aree industriali di Puglia meridionale, Basilicata e Calabria settentrionale.

All’incontro, presieduto da Salvatore Capone, consigliere della ministra Teresa Bellanova, erano presenti, insieme agli Uffici del Mipaaf e del ministero dei trasporti, il commissario liquidatore Antonella Guglielmetti, i rappresentanti dei sindacati della funzione pubblica e dei lavoratori idraulico forestali di Cgil, Cisl e Uil.
 

Necessaria nuova società in tempi rapidi

“Nel corso dei lavori da parte del ministero è stata rivendicata la necessità di una decisa inversione sul governo della vicenda rispetto agli anni precedenti, con l’individuazione di un indirizzo chiaro, per giungere in tempi rapidi alla costituzione della nuova società, lavorando di concerto con ministero delle Infrastrutture, ministero dell’Economia e delle finanze, dipartimento per le Politiche di coesione e per il Mezzogiorno, e d’intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri" è scritto in una nota stampa del Mipaaf giunta in serata di ieri nelle redazioni.

Incontro interlocutorio ma importante”. E’ questo il commento di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil della Puglia che ieri hanno preso parte al tavolo di confronto convocato dal Mipaaf per rappresentare i lavoratori del settore idraulico-forestale nella difficile vertenza dell’ex Eipli. Positiva nel complesso la valutazione dei sindacati, che difendono le ragioni di 169 dipendenti dell’ente. Al punto che lo sciopero previsto da oggi è stato revocato, pur restando tra le maestranze in atto lo stato di agitazione.

“La convocazione del tavolo è stata quanto mai opportuna - sottolineano Paolo Frascella, Antonio Gagliardi e Pietro Buongiorno, rispettivamente segretari regionali di Fai, Flai e Uila - perché ci ha consentito di sospendere lo sciopero con sit-in di protesta dei lavoratori ai quali si applica il contratto idraulico-forestale”.

Le tre sigle avevano indetto lo sciopero nei giorni scorsi, all’indomani della diffusione delle dichiarazioni del Commissario, Antonella Guglielmetti, che aveva paventato la possibilità del mancato pagamento degli stipendi già di febbraio, delineando chiaramente il precipitare della situazione che avrebbe potuto compromettere l’operatività dell’ente, con conseguenze importanti.