Ha preso il via il 4 giugno in Emilia il Cold Chain Pilot, un progetto che mira a studiare e realizzare il monitoraggio della temperatura nella catena logistica frutticola post-raccolta per il mantenimento della catena del freddo. Il Cold Chain Pilot si inserisce nell'ambito delle attività previste dal progetto Frutticoltura Post Raccolta, presentato da CRPV, Centro Ricerche Produzioni Vegetali e da una ventina di partner accademici e industriali, e finanziato dalla Regione Emilia Romagna.

Lo svolgimento del progetto
Montalbano Technology fornirà MTsens, un'innovativo tag RFID in grado di monitorare la temperatura alla quale vengono sottoposti gli ortofrutticoli freschi passando dalla cooperativa di produzione ai magazzini della catena distributiva fino ai punti di vendita. MTsens rileverà la temperatura e memorizzerà nella sua memoria interna una coppia di dati tempo/temperatura che potranno essere agevolmente da lettori RFID compatibili con lo standard ISO 15693; questi saranno poi trasferite al sistema di elaborazione, rendendo disponibili i dati rilevati per le analisi.
- L'Università degli Studi di Parma svolgerà la funzione di coordinamento e progettazione delle attività ed elaborerà i dati sperimentali.
- Apo Conerpo seguirà la fase di fornitura del prodotto (ciliegie) mediante predisposizione delle confezioni munite di tag.
- Nordiconad il ricevimento e lo smistamento a 3 punti vendita per area, 6 in totale (Emilia/Liguria) diversi per formato di vendita.
- Di.Tech si occuperà insieme all'Università di Parma della supervisione e degli aspetti squisitamente informatici delle attività.

Dato il costo non trascurabile dei tag e la modalità manuale della attivazione e disattivazione della registrazione, la rilevazione sarà a campione su alcune unità, per individuare fasi o punti critici nel mantenimento della catena del freddo. L'obiettivo è il mantenimento del livello qualitativo ottimale del prodotto. Per gli operatori della supply chain il progetto non comporta attività operative supplementari, se non avere l'accortezza di inviare il prodotto taggato verso i punti coinvolti nel pilota. Il progetto vedrà il coinvolgimento anche dell'RFID Lab dell'Università degli Studi di Parma, centro di eccellenza sulla sperimentazione dell'applicazione della tecnologia RFID ai processi di Business, con cui le aziende coinvolte collaborano attivamente già da alcuni anni.

Approfondimento: RFID Lab
Si tratta di un laboratorio di eccellenza a livello mondiale del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università degli Studi di Parma. Il laboratorio ha come mission la ricerca, la formazione e il trasferimento tecnologico in materia di applicazione della tecnologia RFID per l'ottimizzazione dei processi di business, con particolare riferimento a quelli logistici e di gestione della supply chain. La ricerca vede RFID Lab inserito in un Network internazionale di eccellenza, denominato Global RF Labs Alliance, insieme ad altri 8 centri di riferimento a livello mondiale. Da un punto di vista della formazione, RFID Lab forma nei corsi di laurea dell'Università di Parma, le future risorse che si occuperanno di implementare progetti RFID in azienda, e offre corsi di formazione agli stakeholders in partnership con Cegos s.p.a. Il trasferimento tecnologico prevede invece un modello in cui fornitori di tecnologia e gli utilizzatori sviluppano insieme al laboratorio progetti di ricerca comuni o personalizzati sulle specifiche esigenze aziendali.