Nella Regione Toscana è aperto il bando per i contributi agli apicoltori per l'annata 2025, con a disposizione un totale di 500mila euro per tutta la regione.
Il bando è diviso in quattro azioni per sostenere l'acquisto di attrezzature e macchinari, di api regine e sciami, di farmaci veterinari e sistemi per la lotta alle avversità degli alveari e per migliorare il nomadismo, sempre con un contributo del 60% delle spese sostenute.
Possono fare domanda tutti gli apicoltori in possesso di partita Iva con sede in Toscana.
Andando a vedere nel dettaglio le varie azioni, l'Azione B1, con a disposizione 100mila euro, offre contributi per l'acquisto di materiali e attrezzature per la lotta alla varroa, con un contributo massimo di 10mila euro e uno minimo di 1.200 euro ad azienda.
L'Azione B3, per il ripopolamento apistico, mette a disposizione 100mila euro per l'acquisto di sciami e regine, esclusivamente di sottospecie Apis mellifera ligustica certificata, con un contributo massimo per ogni azienda di 5mila euro e uno minimo di 1.800 euro.
L'Azione B4, con 150mila euro, offre contributi per l'acquisto di macchinari e attrezzature per il nomadismo, con un massimo di 30mila euro e un minimo di 1.800 euro ad azienda.
Infine, l'Azione B5, con a disposizione 150mila euro, fornisce contributi per l'acquisto di attrezzature e di sistemi di gestione aziendale, anche in questo caso con un contributo massimo ad azienda di 30mila euro e uno minimo di 1.800 euro.
Le domande, assieme a tutta la documentazione necessaria, dovranno essere inviate tramite il portale Artea entro il 20 dicembre 2024.
Una volta che le richieste di contributo saranno arrivate, la Regione Toscana farà una graduatoria per assegnare i contributi. La graduatoria premierà soprattutto chi ha un numero elevato di alveari e poi gli Imprenditori Agricoli Professionali (Iap), chi opera in biologico, i giovani e le donne.
Per tutti i dettagli si rimanda alle pagine ufficiali delle varie azioni consultabili qui sotto:
Non solo Toscana, un bell'esempio nelle Marche
Un esempio di un giovane apicoltore che, aiutato dai fondi regionali del Psr, questa volta delle Marche, ha fondato la sua azienda, è quello di Luca Bianchi. Da quando ha conosciuto il mondo delle api ha visto la sua vita cambiare e oggi produce dieci tipologie di miele biologico da apicoltura stanziale.
La storia di Luca Bianchi, apicoltore dell'Azienda Agricola Luca Bianchi
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