Quasi 48 milioni di bottiglie prodotte nel 2023. È questo il bilancio delle cantine che vengono rappresentate da Assovini Sicilia, secondo il rapporto "Cultivating the future. La Sicilia del vino si racconta", presentato a Roma e commissionato all'Università degli Studi di Messina.

 

I numeri

All'analisi hanno partecipato 80 imprese su 101, per più di 11.022 ettari coltivati. L'83% della produzione riguarda vini Doc, il 18% Docg e il 74% Igt. Il 31,2% è biologico. Vini bianchi in primis, seguiti dai rossi e dai rosati. C'è anche un ampio spazio per la produzione di vini spumanti (55,6%), e vini dessert sia dolci naturali che vini da meditazione.

 

"Con Assovini Sicilia inizia il Rinascimento del vino siciliano - afferma Mariangela Cambria, presidente dell'associazione - inteso come una nuova era che ha unito la qualità del vino prodotto dalle aziende alla capacità delle stesse nel veicolare la storia, la cultura siciliana, attraverso il vino".

 

I vitigni autoctoni e le varietà internazionali

In Sicilia dominano i vitigni autoctoni: i più rappresentativi sono Nero d'Avola con il 74,1%, e Grillo con il 70,4%. Anche il Catarratto può vantare un importante 57,4% (l'Insolia al 42,6% e il Nerello Mascalese al 40,7%). Da citare anche il Carricante, il Moscato bianco, il Frappato, lo Zibibbo, il Grecanico, la Malvasia di Lipari (9.3%). In cima alle varietà internazionali, il Syrah e lo Chardonnay.

 

Crescita dell'enoturismo e della sostenibilità

L'impegno di Assovini poi guarda all'enoturismo come rappresentazione dell'unione tra la passione per il vino e la scoperta del territorio: l'84,8% delle imprese ha già implementato servizi enoturistici. Il cuore green dell'isola è rappresentato da un significativo 65% delle imprese che ha investito nelle fonti energetiche rinnovabili. Il 56,5 % delle imprese ha già acquisito delle certificazioni di sostenibilità.

 

25 anni di storia

Assovini Sicilia è stata fondata nel 1998 da Giacomo Rallo, Diego Planeta e Lucio Tasca. Dopo 25 anni - osserva Cambria - "Assovini ha vinto la sua sfida: la Sicilia del vino è contemporanea, dinamica, moderna, capace di raccontare e raccontarsi attraverso il vino come parte di un progetto corale dove le singole storie si intrecciano e compongono uno straordinario mosaico di territori".