Il mercato delle macchine agricole va a rilento, complice la fine degli incentivi statali legati all’agricoltura 4.0 e alla farraginosità del piano Industria 5.0. Se poi ci si mette anche un contesto internazionale poco favorevole, l’inflazione e i cambiamenti climatici, nell’ultimo biennio il saldo è negativo.
Per cercare di capire le motivazioni che spingono gli agricoltori ad acquistare una nuova macchina agricola, sia essa un trattore o un'attrezzatura, Image Line® in collaborazione con Agronotizie® e Nomisma, ha svolto una indagine all’interno della sua community e ha presentato ad Eima 2024 i risultati del sondaggio.
Scopri le tendenze e i fattori di scelta per gli investimenti in macchine agricole
Durante l’evento dal titolo “La propensione agli investimenti in macchine agricole: tendenze, prospettive e fattori di scelta”, ha preso la parola Simona Rapastella, direttore generale di FederUnacoma, che ha ricordato come il settore produttivo italiano esprima delle eccellenze a livello globale, aziende in grado di proporre sul mercato macchinari innovativi e performanti. Macchinari che sono indispensabili ad affrontare le sfide che l’agricoltura ha davanti, come ad esempio la sostenibilità economica e ambientale. Ma l’innovazione ha un costo e, sottolinea Rapastella, non sempre il settore pubblico incentiva adeguatamente l'adozione di macchine innovative.
Un momento del dibattito sul palco di EIMA. Da sinistra Michela Lugli, Simona Rapastella, Ivano valmori e Denis Pantini
(Fonte foto: Tommaso Cinquemani)
E anche quando ci sono, gli incentivi possono avere un ruolo controproducente. L’annuncio di fondi, senza che poi ci sia una celere apertura dei bandi, crea una sospensione della decisione di acquisto. Come anche avere bandi di breve durata, che concentrano le vendite in 1-2 anni, lasciando poi un mercato depresso. L’ideale, propone Rapastella, è che si creino degli incentivi strutturali, di durata quinquennale o superiore, e che ci sia armonia tra le varie misure proposte.
Versatilità, tecnologia e assistenza post vendita
Ma quali sono le motivazioni che spingono gli agricoltori ad acquistare una macchina agricola? A presentare i risultati della ricerca condotta da Nomisma, all'interno della community di Image Line® e AgroNotizie®, è stato Denis Pantini, responsabile Agrifood di Nomisma.
Come raccontato da Pantini, la versatilità, intesa come la possibilità di usare una macchina su più colture e per più scopi, è il principale driver di scelta, con il 33% del campione (composto da 361 aziende) che l’ha scelto come prima opzione. Seguono poi il livello di tecnologia, con il 17% delle risposte, a pari merito con l'assistenza post-vendita. Più giù, al 15%, il brand e la possibilità di accedere a finanziamenti.
Versatilità e tecnologia sono due dei driver di acquisto
(Fonte foto: Image Line® - Nomisma)
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Nota poco confortante è l’età del parco macchine, con il 42% del campione che afferma di avere esemplari, in media, di 10-20 anni. E se un 8% ha macchine di oltre 30 anni, il 28% ne possiede di relativamente nuove, sotto i 10 anni.
Cosa fa la differenza quando si decide di comprare una macchina nuova rispetto ad un usato? Prima di tutto il maggiore livello di sicurezza e la garanzia del costruttore (il 68% degli agricoltori è d’accordo), segue la motivazione degli incentivi, con il 62%, e il tema della sostenibilità e della raccolta di dati, con il 39%.
Neanche a dirlo, la disponibilità economica è uno dei fattori limitanti all’acquisto. L’84% del campione infatti, monitora la marginalità aziendale, mentre un 16% non conosce l’andamento economico della propria impresa. E il 61% del campione acquista una macchina nuova quando la marginalità lo consente, il 22% quando la macchina non funziona più e il 13% quando ci sono incentivi all’acquisto.
La disponibilità di risorse frena gli acquisti
(Fonte foto: Image Line® - Nomisma)
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Infine, un dato interessante è il fatto che il 51% delle aziende è intenzionato ad investire in macchine agricole, mentre un 49% vorrebbe investire, ma non è nelle condizioni di farlo.
Decisioni di marketing data-driven
Image Line®, che dal 1988 sviluppa software e banche dati per gli agricoltori, può fornire dati preziosi alle aziende che producono macchine agricole. Nel corso degli anni, Image Line® ha infatti creato un vero e proprio ecosistema digitale, fatto di portali di informazione, come AgroNotizie, ma anche banche dati, come Fitogest®, e software, come QDC® - Quaderno di Campagna®, che raccolgono ogni giorno dati preziosi sull’agricoltura italiana.
I dati gestiti da QDC® - Quaderno di campagna®
(Fonte foto: Image Line®)
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Come spiegato da Ivano Valmori, fondatore e ceo di Image Line® e direttore editoriale di Agronotizie®, questi dati, una volta aggregati e resi anonimi, possono fornire alle aziende produttrici di macchinari informazioni strategiche sulla base delle quali prendere le giuste decisioni.
Delle 350 colture in Italia, è possibile selezionarne una e segmentarla per Regione, per poi avere informazioni sulla tipologia di coltivazione, sulle operazioni colturali svolte e sui macchinari che vengono utilizzati. Ad esempio, è possibile selezionare la coltura dell'uva da vino e andare a vedere, in Toscana, quali sono i brand di irroratrici più diffusi nel 2023. E si scopre così che il 28,9% delle aziende agricole si affida a VMA, il 24,9% a Martignani, l’11,3% a New Holland e così via.
Un esempio dei dati disponibili
(Fonte foto: Image Line®)
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Come sottolineato da Valmori, queste informazioni, in mano ad una azienda produttrice di macchine agricole, sono di fondamentale importanza per pianificare strategie di marketing che siano data-driven e non invece frutto di una percezione personale della realtà, che può essere fallace.
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