Con i suoi 35 anni di conoscenza del mercato, ricerca e sperimentazione, Cifo si pone nei confronti delle esigenze del consumatore con la consapevolezza di dover continuare a lavorare per soddisfare la sempre più elevata richiesta di qualità.
L’obiettivo primario sono i risultati produttivi, il miglior utilizzo delle informazioni e delle risorse umane. La pubblicazione dei risultati di ricerche e sperimentazioni rappresenta la volontà di dimostrare agli utilizzatori che la “ricerca finalizzata” non può essere fatta con slogan pubblicitari o parole, ma con forti investimenti e contenuti tecnico-scientifici dati dall’esperienza e dalla conoscenza del mercato.
Fruttiferi, ortaggi, colture estensive, floricole e ornamentali sono i settori colturali che la sperimentazione Cifo ha interessato. Per i fruttiferi gli obiettivi delle prove hanno riguardato l’aumento dell’allegagione dei frutti, la miglior colorazione e qualità dei frutti, il miglioramento della maturazione, l’uniformità di pezzatura e le migliori caratteristiche dei frutti per il post-raccolta.
Per gli ortaggi si è puntato sul miglior sviluppo radicale, sull’uniformità di maturazione dei frutti, sulla maggiore produzione, sulla concimazione a basso impatto ambientale, sui piani di coltivazione in fuori suolo.
Gli obiettivi perseguiti invece nelle colture estensive riguardavano la maggior qualità delle produzioni, il miglior effetto starter, l’incremento produttivo, le esperienze di coltivazione biologica, la capacità di superare stress termici, l’uniformità di maturazione. Infine le floricole e ornamentali, per le quali si è puntato sulla identificazione della fertilizzazione ottimale, sulla maggiore produzione, sull’incremento di sviluppo delle piante, sulla coltivazione di piante biologiche, sulla biostimolazione di piante ad alto fusto.
Al progetto hanno collaborato i Dipartimenti universitari, gli enti sperimentali, gli Istituti di ricerca, funzionari e tecnici commerciali Cifo, molti clienti e utilizzatori finali che si sono resi disponibili con l’azienda durante tutto il periodo interessato dalle prove sperimentali e dimostrative.
Per informazioni: Cifo spa – tel. 051/6655511 – fax 051/6650453 – www.cifo.it
L’obiettivo primario sono i risultati produttivi, il miglior utilizzo delle informazioni e delle risorse umane. La pubblicazione dei risultati di ricerche e sperimentazioni rappresenta la volontà di dimostrare agli utilizzatori che la “ricerca finalizzata” non può essere fatta con slogan pubblicitari o parole, ma con forti investimenti e contenuti tecnico-scientifici dati dall’esperienza e dalla conoscenza del mercato.
Fruttiferi, ortaggi, colture estensive, floricole e ornamentali sono i settori colturali che la sperimentazione Cifo ha interessato. Per i fruttiferi gli obiettivi delle prove hanno riguardato l’aumento dell’allegagione dei frutti, la miglior colorazione e qualità dei frutti, il miglioramento della maturazione, l’uniformità di pezzatura e le migliori caratteristiche dei frutti per il post-raccolta.
Per gli ortaggi si è puntato sul miglior sviluppo radicale, sull’uniformità di maturazione dei frutti, sulla maggiore produzione, sulla concimazione a basso impatto ambientale, sui piani di coltivazione in fuori suolo.
Gli obiettivi perseguiti invece nelle colture estensive riguardavano la maggior qualità delle produzioni, il miglior effetto starter, l’incremento produttivo, le esperienze di coltivazione biologica, la capacità di superare stress termici, l’uniformità di maturazione. Infine le floricole e ornamentali, per le quali si è puntato sulla identificazione della fertilizzazione ottimale, sulla maggiore produzione, sull’incremento di sviluppo delle piante, sulla coltivazione di piante biologiche, sulla biostimolazione di piante ad alto fusto.
Al progetto hanno collaborato i Dipartimenti universitari, gli enti sperimentali, gli Istituti di ricerca, funzionari e tecnici commerciali Cifo, molti clienti e utilizzatori finali che si sono resi disponibili con l’azienda durante tutto il periodo interessato dalle prove sperimentali e dimostrative.
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Fonte: Agronotizie
