L'agricoltura come attività 'naturale', un idillio bucolico dalle tradizioni immutabili. E l'innovazione?

Sembra non esserci spazio per discorsi del genere in un immaginario dominato da biondi mari di grano sempre, immancabilmente, abbondante. Negli ultimi mesi, però, diverse pubblicazioni hanno toccato l'argomento, con un approccio inedito al tema.

'Mangi chi può. Meglio, meno e piano. L'ideologia di Slow Food'
Ideologia, ovvero "falsa coscienza", diceva Marx. Ma tra i riferimenti di questo libro, che con raro rigore si dedica a smontare una delle prospettive culturali più "in" degli ultimi anni, quella di Slow Food, ci sono anche Cattaneo, Leopardi e Bobbio.
Sono i padri nobili di cui l'autore del saggio Luca Simonetti si serve per analizzare i testi prodotti dall'associazione di Carlo Petrini e far emergere le contraddizioni di una visione del mondo indicata come "antiprogressista".
Certo, alla fine vien da pensare che proprio quelle che Simonetti denuncia come "aporie" sono in realtà le chiavi del successo di Slow Food in una società che nel paradosso e nell'ossimoro sembra trovarsi a meraviglia.
Il libro verrà presentato il 25 settembre a Villa Emaldi a Faenza nell'ambito della manifestazione 'Cancelli aperti – l'agricoltura si presenta', organizzata da Confagricoltura Ravenna.

'Pane e Bugie'
Scienza e notizie in tavola, potrebbe essere il sottotitolo del libro di Dario Bressanini (chimico, ricercatore all'Università dell'Insubria, blogger con Scienza e cucina).
Perché, oltre a seppellire con linguaggio agile e diretto tanti luoghi comuni, pone anche la questione di una corretta informazione sull'agroalimentare da parte dei mass media.
Sbarazzatosi di bufale come la "fragola pesce" Ogm o delle leggende sullo zucchero di canna, Bressanini affronta il nodo delle news a tavola.
Le vorrebbe meno allarmiste e più resistenti alle sirene del marketing, in grado di trasferire in modo limpido i risultati raggiunti dalla ricerca. Utopia? Forse no, visto che proprio l'autore del libro è un bell'esempio di ponte tra i laboratori e il mondo della comunicazione.

'Dai Geni ai Semi'
Scritto dai ricercatori dell'Inran Simona Baima e Giorgio Morelli, 'Dai Geni ai Semi' approccia il tema della genetica e delle biotecnologie in agricoltura in modo chiaro e in prospettiva storica. Si parte dalla basilare considerazione che il miglioramento genetico è parte essenziale dell'attività agricola, si arriva agli ogm di prossima generazione.
Perché, dicono agli autori, "grazie alla ricerca, il futuro è sempre aperto". Il volume è pubblicato dall'Inran ed è disponibile anche sul sito dell'Istituto: www.inran.it/701/DAI_GENI_AI_SEMI.htm