Molto hi-tech e innovazione sui periodici degli ultimi giorni, a iniziare da “Nova”, il dorso de Il Sole 24 Ore dedicato alla scienze e alla tecnica che il 25 giugno ha ospitato un articolo sulle ricerche in corso per la coltivazione delle terre aride. Ed è ancora “Nova” che dà alcune anticipazioni sulle ricerche in corso per nuove selezioni di melo resistenti alla Melolonta, un parassita che sta devastando i meleti della Val d'Aosta. Non meno interessante l'articolo sulla possibile evoluzione tecnologica delle aziende agricole, riportato anche questo da “Nova”. Dalle pagine de “La Libertà” del 29 giugno apprendiamo poi a che punto sono le ricerche per la messa a punto del “pomodoro nero”, progetto al quale sta lavorando la Scuola superiore Sant Anna di Pisa per ottenere un prodotto che, a quanto pare, ha un importante contenuto di antiossidanti. E' in arrivo anche il vino in polvere, ideale, a detta di chi lo ha messo a punto, per il trekking. Se ne parla su “La Repubblica” del 29 giugno. Dalle curiosità ai suggerimenti pratici con “Italia Oggi” del 27 giugno che dedica un articolo all'utilità dei pseudo-ormonici in campo ortofrutticolo, mettendo in luce pro e contro sull'impiego dei biostimolanti.

 

Economia

L'attenzione dedicata ai temi della tecnica e dell'innovazione non ha sottratto spazio agli argomenti di economia e politica agricola. Interessante a questo proposito l'articolo pubblicato su “Il sole 24 Ore” del 24 giugno che fa un'analisi degli andamenti di mercato dei valori fondiari evidenziando l'attenzione che sul bene “terra” stanno rivolgendo i professionisti della finanza. Fra le letture consigliate questa settimana in tema di economia c'è da segnalare “Avvenire” del 24 giugno con un intervista a Gabriele  Canali, docente di economia alla Smea (alta scuola di economia agroalimentare dell'Università del Sacro Cuore) nella quale si pone l'accento sull'influenza che alcuni grandi gruppi possono esercitare sull'andamento dei mercati delle materie prime. Si parla anche (“Italia Oggi”, 25 giugno) del riordino in tema di lavoro e previdenza conseguente all'Avviso Comune siglato dalla parti sociali agricole e inviato al Governo (argomento del quale si occupa anche Agronotizie di questa settimana).

 

Mercati

Mentre si discute di riforme occorre anche fare i conti con l'andamento di mercato dei diversi comparti agricoli. Mentre per le patate pugliesi (“Gazzetta di Bari”, 26 giugno) si prepara un annata difficile, continuano gli alti e bassi del riso che secondo quanto pubblica “La Stampa” del 28 giugno, si trova stretto fra la caduta dei prezzi e un forte quantitativo di invenduto. Sui problemi del riso si sofferma anche “Italia Oggi” del 27 giugno analizzando le motivazioni delle attuali difficoltà. Anche il mais non vive un periodo facile, dalla Lombardia arrivano segnali preoccupanti per l'attacco di diabrotica, come si può leggere su alcuni quotidiani, fra i quali “Libero” e “Il Giorno” del 30 giugno. Per il mais i problemi continuano sul fronte della produzione, visto che le superfici destinate a questa coltura, stando ai dati riportati dal “Gazzettino del Friuli” del 26 giugno, sono calate drasticamente. Calo delle superfici coltivate anche per il grano duro, come riporta “Il Quotidiano di Sicilia”, attribuendo la colpa di questa flessione ai bassi prezzi di mercato, ma anche all'effetto “disaccoppiamento” dei premi comunitari. Un tema, questo della Pac, ripreso dalla “Gazzetta di Mantova” che il 26 giugno sollecita la Ue a mantenere il regime dei pagamenti diretti. Non dovranno invece attendere le decisioni di Bruxelles le aziende agroalimentari che avranno accesso agli aiuti messi a disposizione da Isa (Istituto sviluppo agroalimentare) che potrà disporre di un budget più ricco destinato anche alle aziende di piccole dimensioni. I particolari sono pubblicati da “Italia Oggi” del 27 giugno. Parlando di aiuti che interessano le aziende agricole, è bene ricordare la scadenza del 17 luglio, data entro la quale, come si legge su “Italia Oggi” del 27 giugno, occorre presentare le domande per ottenere l'aiuto di riserva.

 

Gli allevamenti

Aiuti sono necessari anche per sostenere le stalle da latte, sempre più a rischio chiusura come denuncia “Libero” del 24 giugno. Che la situazione sia difficile emerge anche dall'allarme lanciato dalle colonne di “Finanza e Mercati” del 26 giugno, che sottolinea la necessità di fare delle scelte in tempi rapidi. Risposte che si fanno ancora più urgenti con l'approssimarsi della scadenza, fra soli tre mesi come ricorda “Italia Oggi” del 27 giugno, della prima rata delle multe. Si tratta di cifre importanti, oltre 700 milioni di euro con gli interessi, come si può leggere sul settimanale “La Gazzetta” e il mancato pagamento può rendere vana la possibilità di accedere all'aumento delle quote. Di latte si occupa anche “Economy” in edicola il 26 giugno con un lungo servizio sull'andamento del settore lattiero caseario dove si ricorda la sua importanza nel comparto agroalimentare italiano.

 

Il vino e la borsa

A differenza del latte, con i suoi mai risolti problemi, il comparto del vino continua a far parlare si sé in toni positivi. Tanto che dalle colonne de “La Stampa” del 27 giugno si apprende che solo l'oro si è comportato, in termini finanziari, meglio del vino che ha visto crescere dal 2001 ad oggi dell'11% il valore delle etichette di maggior prestigio. Buone notizie arrivano poi per il Prosecco che dopo il via libera alla denominazione Doc interregionale si avvia, a quanto afferma il “Messaggero Veneto”, a diventare leader a livello mondiale. E per arrivare a questo ambizioso risultato potrà contare su una nuova campagna di marketing i cui dettagli sono illustrati su “Italia Oggi” del 27 giugno. Se per il Prosecco la strada è in discesa, altri vini avvertono le prime difficoltà e corrono ai ripari, come nel caso del Chianti, che ha deciso opportunamente di ridurre già dalla prossima vendemmia l'immissione di sfuso sul mercato. Lo riferisce “Italia Oggi” ricordando che questa è una delle opportunità previste dalla nuova Ocm del settore. A proposito di novità, ma della scuola in questo caso, l'”Avvenire” del 30 giugno si dice preoccupato per la riforma dell'insegnamento, che potrebbe cancellare il diploma di perito agrario con specializzazione in enologia.