Favorito da una depressione ciclonica in evoluzione sulle coste del Portogallo, l’anticiclone africano raggiungerà l’areale del Mediterraneo centrale. Le ultime emissioni modellistiche sembrano ridimensionare - in parte - la portata dell'ondata rovente rispetto alle precedenti corse modellistiche, che comunque prenderà il via dal prossimo weekend.
Il punto della situazione
Venti freschi settentrionali scorrono su parte dell'Europa centro-orientale coinvolgendo anche l’Italia, ove le temperature si mantengono di qualche grado inferiori alle medie. Sulla parte occidentale del continente troviamo però condizioni diametralmente opposte, con un clima pienamente estivo e valori termici sopra la norma.
Un divario assolutamente netto innescato da una condizione barica anomala, che vede l’alta pressione, principalmente a carattere subtropicale, molto sbilanciata sull’ovest europeo con massimi sulle isole britanniche.
La penisola iberica, ritrovandosi direttamente investita dalle masse d’aria roventi, vede massime vicine ai 42 gradi in Andalusia e di poco inferiori anche a Madrid, dove si sono registrati 38 gradi.
Singolari, ma non troppo, i 30 gradi di Londra, i 29°C delle pianure meridionali inglesi ed i 27 - 28 gradi di Irlanda e Scozia, temperature nel complesso distanti dalle medie anche di 6-8 gradi. Il contrario di quanto invece si è registrato sull’est Europa e sull'Italia adriatica, sotto il flusso delle correnti fresche dal Nord Europa che scorrono sul bordo orientale dell'anticiclone.
Analisi
Come accennato, la lacuna barica al largo della Penisola Iberica tenderà ad approfondirsi ulteriormente verso il Marocco, incentivando la risalita di masse d’aria molto calde direttamente dal cuore dell’Africa. Rispetto alle precedenti elaborazioni il caldo potrebbe risultare meno forte del previsto soprattutto nella fase iniziale. Così, dopo il break fresco di questi giorni, l’estate busserà con delicatezza sul territorio italiano attivando un incremento graduale delle temperature nel fine settimana, con valori generalmente compresi tra i 30 ed i 33 gradi, con qualche picco superiore - indicativamente non oltre i 35°C - sulle aree interne vallive e pianeggianti di Sardegna e Sicilia.
La parentesi estiva si presenterà entro i ranghi stagionali e non così estrema come ipotizzato, ma potrebbe conseguentemente tenerci compagnia per più giorni posponendo il prossimo break, che avrà inizio non prima del 6-7 luglio.
Caldo africano: quanto durerà?
Con luglio si entra nel cuore della stagione estiva e, come ci suggeriscono anche le statistiche, non è difficile incappare in qualche ondata di caldo intenso. Il prossimo fine settimana arriverà quella che possiamo considerare la prima vera incursione africana, un'espansione del promontorio subtropicale che innalzerà la colonnina di mercurio oltre i 35 gradi in diverse località.
Su Sardegna, Sicilia e su alcune zone pianeggianti del Sud il caldo risulterà intenso, con picchi fino ai 40 gradi. I massimi li raggiungeremo lunedì e martedì, quando sulle regioni settentrionali si inizierà ad avvertire già una lieve flessione per via delle infiltrazioni più fresche che faranno breccia sulle Alpi con possibili forti temporali, in locale estensione alle pianure limitrofe.
Sulle regioni del Centro-Sud invece il caldo africano terrà compagnia almeno fino alle porte del fine settimana successivo, ma è un’ipotesi ancora da confermare.
Evoluzione
La circolazione fresca abbandonerà gradualmente l'Italia apportando le ultime interferenze fresche soprattutto sulle aree del basso versante adriatico, con residui fenomeni sparsi. Non mancheranno le classiche nubi ad evoluzione diurna sui settori alpini nord occidentali ed orientali, con cieli invece nel complesso sereni su quelli centrali.
Il sole prenderà maggiore spazio ovunque nella giornata di domenica, quando il clima gradevole verrà sostituito da un marcato, ma graduale, rialzo termico ad iniziare dalle regioni tirreniche, Sicilia e Sardegna. Si passerà dagli attuali 3-4 gradi sotto le medie ai 6-7 gradi oltre le medie, con un incremento nell’ordine dei 10 gradi.
Le masse d’aria roventi, attraversando lo specchio del Mediterraneo, si caricheranno di umidità. Proprio quel vapore acqueo che porterà sensazioni di afa opprimente, soprattutto in Val Padana.
Lungo termine: attenzione ai temporali
Tanta energia in gioco, possibili forti contrasti. Le anomalie termiche saranno diffusamente positive: ciò significa che avremo modo di immagazzinare ulteriore carburante per fenomeni meteo estremi. Dalle ultime proiezioni a lungo termine, indicativamente attorno al 7-8 luglio, si inizia a scorgere una rottura più convincente anche se potrebbe non essere così radicale come si intravedeva nelle precedenti elaborazioni, ma anche deboli infiltrazioni fresche in quota potrebbero bastare per dar luogo a imponenti celle temporalesche.