Nonostante l'emergenza Covid-19 renda impossibile organizzare prove in campo aperte al pubblico, lo scorso 4 giugno il Campo demo cereali organizzato da Agricola 2000 è stato visitato da numerosi tecnici e aziende che hanno valutato le prove effettuate relativamente alla difesa fungicida del frumento, al diserbo, alla biostimolazione e al confronto varietale.
Il Campo demo cereali è stato organizzato presso l'azienda agricola La Madonnina di Renato Bellaviti, a Liscate, in provincia di Milano. Il frumento è stato seminato il 12 novembre 2020 e ha avuto uno sviluppo ottimale, complici le piogge che sono cadute abbondanti da novembre a febbraio e la neve che ha coperto i campi a cavallo tra fine dicembre e inizio gennaio. Da metà febbraio 2021 ad inizio aprile vi è stata una assenza quasi totale di piogge, che ha imposto uno stop alla crescita, che è poi ripresa con regolarità al ritorno delle precipitazioni.
Campo demo cereali - Biostimolanti
Durante questa edizione di Campo demo cereali diverse aziende hanno voluto testare l'impiego di formulati biostimolanti per aiutare il frumento a superare stress abiotici di differente origine: mancanza di acqua, asfissia radicale, stress da diserbo, basse temperature e altri ancora. La valutazione delle prove sarà fatta dopo la raccolta e tenendo in considerazione l'andamento stagionale. I risultati saranno resi disponibili sul sito di Campo demo.
"Nel caso del frumento i biostimolanti possono aiutare le piante a superare alcuni problemi, legati ad esempio al periodo primaverile, in cui può presentarsi una mancanza di precipitazioni e temperature basse. Ma i biostimolanti possono essere una alternativa anche alla nitratura, tecnica impiegata per superare l'asfissia radicale causata dall'allagamento dei campi in seguito a piogge abbondanti", spiega Antonio Ferrante, docente del dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell'Università degli studi di Milano e consulente scientifico del Campo demo cereali.
"I biostimolanti possono avere un effetto anche sulla produttività delle piante. L'applicazione di alcuni prodotti può aiutare l'attività fotosintetica, soprattutto nella fase di riempimento della granella, portando ad un aumento della qualità delle produzioni. Mentre altri biostimolanti possono ritardare la senescenza fogliare e assicurare alla pianta più tempo per sintetizzare nutrienti e quindi aumentare le produzioni".
Tra le aziende che hanno impiegato biostimolanti ad applicazione fogliare troviamo (in ordine alfabetico) A.I.Chem, Chimiberg, Green Has Italia, Ilsa, Lainco, Rotam e Sumitomo. Mentre altre aziende (Euro Tsa, Green Has Italia, Isagro e Upl) hanno optato per il trattamento del seme. I biostimolanti impiegati possono essere suddivisi in due macro categorie, quelli di origine animale e vegetale.
Campo demo cereali - Difesa fungicida
La difesa fungicida gioca un ruolo chiave in cerealicoltura in quanto ha l'obiettivo di prevenire lo sviluppo di due malattie fungine chiave, quali la septoriosi (Septoria tritici e Stagonospora nodorum) e la fusariosi della spiga (Fusarium graminearum, Fusarium culmorum, Fusarium avenaceum, Fusarium poae e Microdochium nivale). La prima è una malattia che colpisce le foglie del frumento e causa quindi una ridotta attività fotosintetica e dunque un calo delle produzioni. La seconda invece colpisce la spiga e produce la micotossina Don (deossinivalenolo).
L'andamento climatico favorevole ha gettato le basi per avere ottime produzioni sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo. Secondo Amedeo Reyneri, docente presso il Disafa dell'Università di Torino, l'assenza di piogge tra febbraio e marzo e le temperature notturne basse ad aprile e maggio hanno frenato lo sviluppo dei patogeni che anche nel testimone non trattano erano presenti in maniera limitata.
La presenza di septoriosi è stata limitata a causa dell'andamento climatico favorevole
Solo a giugno il rialzo delle temperature e l'aumento della piovosità potrebbero consentire uno sviluppo della fusariosi. Anche in questo caso analisi puntuali saranno fatte nel post raccolta e diffuse sul sito di Campo demo.
In campo sono state testate diverse strategie di difesa. Sul fronte dei trattamenti convenzionali la classe di molecole maggiormente impiegata è stata quella dei triazoli, mentre su quello del biologico la scelta è ricaduta su prodotti a base di rame, zolfo ma anche sui funghi antagonisti.
Tra le aziende che hanno partecipato troviamo Agrotecnologia, Gowan, Manica e Sumitomo. Le applicazioni sono state effettuate in tre momenti chiave: ad inizio levata, a foglia a bandiera e in spigatura.
Campo demo cereali - Difesa erbicida
L'andamento climatico della campagna cerealicola 2020-2021 è stato sfavorevole anche per la flora spontanea. L'assenza di piogge che si è protratta da metà febbraio a metà aprile ha rallentato l'emergenza delle infestanti che nelle parcelle non trattate erano rappresentate principalmente da loietto, poa, papavero, stellaria e camomilla.
Come sottolineato da Aldo Ferrero, docente del Disafa dell'Università di Torino e consulente scientifico sul fronte malerbologico, la carenza di pioggia si è fatta sentire soprattutto sullo sviluppo del papavero, che avendo una rizosfera superficiale non è riuscito a svilupparsi appieno, limitando la sua competitività col frumento.
Tra le erbe infestanti presenti c'erano il papavero, l'avena selvatica, il Lolium e la camomilla
Sono state due le strategie di diserbo verificate. Una in pre emergenza e una in post emergenza. Entrambe hanno controllato in maniera ottimale le infestanti, tranne rari casi.
Nel pre emergenza hanno lavorato molto bene miscele di prosulfocarb +diflufenican e triallate+diflufenican. Hanno giocato in loro favore le piogge cadute dopo l'applicazione che hanno attivato il diserbo. In post emergenza hanno avuto ottimi risultati il mesosulfuron in miscela, pyroxsulam+florasulam e diclorprop+Mcpa.
Tra le aziende che hanno partecipato al Campo demo troviamo Belchim, Certis, Corteva e Gowan.
Campo demo cereali - Prove varietali
Una parte del Campo demo cereali è stata dedicata al confronto varietale di grano tenero e duro, triticale, orzo nonché miscugli da foraggio. Le prove sono state condotte in coordinamento con il Crea, che coordina la Rete nazionale cereali e con le ditte sementiere.
Particolare attenzione è stata posta alle prove dei miscugli, consociazioni di più specie che hanno come obiettivo quello di massimizzare la biomassa prodotta e la componente energetica. Proprio i miscugli si stanno ritagliano uno spazio crescente per quanto riguarda l'alimentazione animale e avranno un ruolo sempre più importante anche per quanto riguarda la produzione di biometano, insieme a triticale e sorgo.
Un'ampia parte del Campo demo cereali è stata dedicata alle prove varietali
"Questi campi di confronto sono la dimostrazione che la genetica fa la differenza. Varietà diverse hanno performance diverse ed oggi, in una situazione di cambiamento climatico, è essenziale scegliere la varietà giusta per ogni località. La Rete nazionale coordinata dal Crea effettua prove su frumento duro e tenero, orzo e triticale e fornisce ogni anno informazioni fondamentali per scegliere le varietà che meglio si adattano all'areale di semina”, spiega Luigi Cattivelli, direttore del Centro Crea di genomica e bioinformatica.
"Avere varietà resistenti alle malattie consente di evitare trattamenti o comunque di avere performance migliori anche in presenza di difesa fungicida. Ma la genetica ci permette anche di avere maggiori livelli di produttività, nonché una qualità della granella più elevata".