Gli occhi di molti agricoltori italiani ed europei sono puntati sulla grande opportunità rappresentata dall'agrivoltaico, la possibilità cioè di combinare la produzione di energia elettrica con la coltivazione del suolo. Una opportunità che permette di aumentare il reddito (avendo due fonti di entrata) e al contempo di soddisfare le richieste provenienti da Ue e consumatori che chiedono un aumento dell'energia prodotta da fonti rinnovabili (e per le quali il Pnrr ha disposto ingenti somme).

Leggi anche Interessati all'agrovoltaico? Il bando per i fondi Pnrr in arrivo entro fine anno

Insomma, l'agrivoltaico piace, ma ad oggi non ci sono progetti su larga scala davvero funzionanti, in grado cioè di coniugare in maniera equilibrata la produzione di energia elettrica e di cibo. Per questo risulta interessante un esperimento portato avanti dalla francese Tse, che nella regione di Haute-Saône ha allacciato in questi giorni il primo impianto fotovoltaico che convive con la produzione di frumento e soia.

 

Il primo impianto fotovoltaico che convive con la produzione di frumento e soia


L'impianto agrovoltaico Tse a Haute-Saône

Quello nella regione di Haute-Saône è il primo di undici impianti che la Ditta Tse sta realizzando in Francia in diverse regioni e con differenti configurazioni. Nello specifico si tratta di un impianto sospeso a 5,5 metri di altezza, attraverso dei cavi d'acciaio, che monta pannelli solari ad inseguimento, in grado cioè di inclinarsi per seguire il movimento del sole e intercettare al meglio la radiazione solare.

 

I pannelli, in tutto 5.500 per una potenza di 2,5 megawatt, sono in grado di resistere a venti fino a 160 chilometri orari e possono inclinarsi perpendicolarmente al suolo per far passare la pioggia oppure parallelamente per schermare parzialmente la coltura in caso di grandine.

 

Un momento della costruzione dell'impianto

Un momento della costruzione dell'impianto

(Fonte foto: Tse)

 

La struttura, che si basa su pochi pali d'acciaio e da cavi tirati lungo il campo, consente il passaggio dei mezzi agricoli. Sia trattori con attrezzature al seguito, ma anche grandi macchine come trince o mietitrebbie.

 

L'esperimento portato avanti nella regione di Haute-Saône per ora è stato fatto su soia, ma il vero obiettivo è quello di associare la produzione di energia con la coltivazione del frumento, il vero core business dell'agricoltura francese. In ogni caso le colture abbinabili sono moltissime, dalla barbabietola al mais, dalla colza all'orzo.

Leggi anche L'agrivoltaico prende forma