La Royal Dutch Shell Plc ha annunciato che collaborerà con HR Biopetroleum per costruire un impianto pilota per la coltivazione di alghe marine come fonte di biocarburanti. La struttura sorgerà sulle rive hawaiane dell'isola di Kona. L'iniziativa è condotta da una joint-venture a maggioranza Shell, battezzata Cellana, che coltiverà all’aria aperta solo microalghe non-modificate utilizzando una tecnologia brevettata e determinando la specie migliore per la trasformazione in combustibile vegetale.
'Le alghe hanno un enorme potenziale come base per la produzione di carburanti per i diesel e il progetto Cellana sarà di importanza cruciale per testare le tecnologie e la commerciabilità di questi prodotti', ha dichiarato il vice-presidente esecutivo di Shell Future Fuels and CO2, Graeme Sweeney. Shell non è l'unica compagnia petrolifera che esplorare il potenziale delle alghe. Alla fine di ottobre, la Chevron corporation e la National renewable energy laboratory (Nrel) hanno annunciato di aver stipulato un accordo di collaborazione per la ricerca e lo sviluppo sempre nell'ambito dei biocarburanti a base di alghe. Secondo l'accordo, scienziati delle due compagnie lavoreranno per individuare e coltivare ceppi marini che possono essere raccolti e trasformati in combustibili di trasporto, come il carburante per gli aerei.