Numerose innovazioni, soprattutto digitali, stanno accelerando l'evoluzione del comparto agricolo, a lungo considerato chiuso nei suoi percorsi produttivi naturali. Si aprono straordinarie possibilità non solo per le fasi di produzione, ma anche per una nuova connessione tra mondi rurali e metropolitani, confermando le possibilità di una migliore trasparenza e valorizzazione della qualità e dei territori di provenienza.


Le cinque innovazioni dell'agricoltura

Le cinque importanti mutazioni che si stanno imponendo nel settore sono: innovazioni varietali e colturali, agricoltura 4.0, sistemi di supporto alle decisioni agricole, identità genetica, filiere digitali.

Queste componenti si integrano tra loro e realizzano una agricoltura diversa da quella conosciuta, molto più presente nelle nostre vite e nelle nostre esperienze quotidiane di cittadini.

Le innovazioni varietali e colturali affrontano i temi dei cambiamenti climatici e dei fabbisogni nutrizionali dei prossimi decenni: le soluzioni rispondono a esigenze alimentari e processi produttivi più sani, sicuri, con minori consumi idrici, minori dosaggi o assenza di fertilizzanti/biofertilizzanti.

Al contempo, l'agricoltura 4.0 affianca lo sviluppo di un'operatività sempre più "automatica e robotizzata" alle funzioni di geolocalizzazione, di supporti alla guida, di sensoristica, di identificazione e riconoscimento automatico delle informazioni inerenti oggetti, animali o persone, alle funzioni di "internet of things". E' interessante notare che questa "automazione 4.0" non è più limitata soprattutto alle "grandi macchine" adatte esclusivamente all'agricoltura estensiva, ma è rivolta anche a ambiti dimensionali più contenuti, molto più coerenti con le filiere italiane.

Potremmo definire le innovazioni varietali e lo sviluppo dell'agricoltura 4.0 "meno insolite" tra le cinque innovazioni, in quanto intervengono migliorando e automatizzando l'operatività conosciuta dei processi produttivi, ma sono fondamentali perché lo fanno in modo nuovo, producendo dati digitali e rendendo così possibile l'accesso a ulteriori innovazioni.


Nuovi mondi per un'agricoltura anche "da remoto"

Attraverso l'utilizzo di informativa digitale è infatti possibile elaborare e realizzare modelli che simulino la realtà agricola e propongano decisioni ottimali di intervento: entra in gioco il terzo elemento di innovazione: la possibilità di utilizzare sistemi di supporto alle decisioni in agricoltura. Gli interventi diventano più precisi, otteniamo risultati di maggiore qualità, con minori costi, maggiore salubrità, minori consumi idrici, minori fertilizzanti, anticipazione delle informazioni per migliori flussi logistici e una migliore interazione con i mercati.

L'imprenditore non è più solo con la propria competenza, dipendente da un supporto spesso non tempestivo di tecnici locali e dai consigli spesso interessati dei fornitori. L'imprenditore agricolo può contare sulla capacità di portare a sintesi una grande massa di informazioni prima non gestibili, provenienti da sensori installati in campo o in stalla, dai dati di macchina, da serie storiche, dai dati meteo, da immagini satellitari ad alta risoluzione, oggi disponibili per tutti gli agricoltori europei.

La quarta direttrice di innovazione è relativa all'identità genetica e alla certificazione delle cultivar, fondamentale per le produzioni di qualità e straordinaria per definire una identità di prodotto e di territorio non solo dichiarata. I servizi di riconoscimento e di certificazione dell'identità sono ormai disponibili: i metodi di analisi si basano sull'amplificazione delle sequenze di Dna presenti in tutte le piante, rendendo facile e a basso costo, ad esempio, la certificazione genetica dei vitigni o delle altre cultivar.
 

Filiere digitali 

Tutte queste innovazioni, essendo fonti di dati digitali, innescano un nuovo rapporto dell'agricoltura con i sistemi a valle, aprendo la via a filiere digitali in grado di gestire straordinarie informazioni sui prodotti, sui loro processi di produzione e di trasformazione e sui relativi territori di provenienza.

Questa quinta componente innovativa consente una straordinaria tracciabilità dei flussi di prodotto e una reale possibilità di anticipare le informazioni tra le diverse fasi di una stessa filiera. Una cantina, ad esempio, può anticipare il proprio programma di vinificazione sulla base di informazioni digitali trasmesse da analisi effettuate su uve ancora in vigna, i distributori possono simulare meglio i propri programmi logistici, gli importatori possono conoscere in tempo reale le condizioni di trasporto, le temperature, i livelli di umidità a cui sono soggetti i beni alimentari nei loro percorsi sino al consumatore.

E' una straordinaria tracciabilità che offre risposte credibili e puntuali a cittadini sempre più sensibili ai temi della qualità, della sicurezza alimentare, dei territori di provenienza. Sono informazioni così "a valore" da innescare nuove opportunità di lavoro, nuovi assetti e nuove alleanze lungo i percorsi che connettono i mondi dell'agricoltura e dei territori con i mercati, le aree metropolitane, i cittadini.