Primo report della settimana della consueta rubrica riguardante i costi di produzione in agricoltura in riferimento all'anno 2014. Oggi concentriamo la nostra analisi sul ciliegio, e in particolare un ettaro di varietà “Lapins”, allevato a palmetta con sesti d'impianti di m.5 tra le fila e m.4 sulla fila, con densità teorica di 500 piante per ettaro, situato in zona di pianura. L'esempio considerato riguarda un ettaro di ciliegio preso naturalmente nel suo periodo di piena produzione (4°-18° anno).

Prendiamo come riferimento di produzione media un intervallo fra i 100 e 150 quintali per ettaro e posizioniamo la nostra stima sui 120 quintali per ettaro. Analizzando il costo colturale medio nei casi specifici di imprenditore puro (caso astratto) e in quello di imprenditore in economia e coltivatore diretto (caso reale), vediamo il forte contrasto tra i primi due e il coltivatore diretto proprietario. La differenza nella struttura dei costi è molto più grande rispetto alle altre colture, in quanto sia nell'imprenditore puro che quello in economia pesano moltissime le operazioni di potatura e specialmente di raccolta.














Quest'ultima addirittura incide per il 57% del totale dei costi nell'imprenditore puro e per il 61% per l'imprenditore in economia. Alla fine il costo totale di un ettaro di ciliegie “Lapins” per un imprenditore puro è di 22369 euro per ettaro, il che equivale a 1,86 euro per chilo di ciliegie prodotte. Per un'azienda in economia il costo totale è poco inferiore, attestandosi a 20809 euro per ettaro, che significa spendere 1,73 euro per produrre un chilo di ciliegie.

Focalizziamo maggiormente l'attenzione sul coltivatore diretto proprietario, che presenta una struttura dei costi naturalmente più leggera. Il suo costo medio raggiunge quota 4794,63 euro, l'equivalente di 0,40 euro per chilo di ciliegie prodotte. Occorre però precisare che questa cifra è relativa a una superficie di mezzo ettaro di ciliegie. Questo perché su dimensioni aziendali maggiori, per esempio su un ettaro, il coltivatore diretto proprietario, a causa di un sostanziale aumento del lavoro, dovrà iniziare ad assumere collaboratori per potatura e raccolta, diventando così imprenditore in economia. Senza considerare naturalmente le operazioni a mano, che rientrano nel lavoro del coltivatore diretto proprietario, il costo maggiore è di 1307,49 euro ed è relativo all'assicurazione per la grandine. Seguono i costi relativi all'ammortamento dell'impianto (854,29 euro), l'irrigazione (576,50 euro) e i costi per i macchinari (699,88 euro), mentre sono leggermente meno pesanti le voci per fertilizzanti e fitofarmaci.


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