"Il G20 dell'agricoltura prende il via con il prezzo del grano che è sceso ai valori minimi da una anno anche per effetto delle speculazioni finanziarie che provocano una insostenibile volatilità dei prezzi". Lo afferma la Coldiretti in occasione del G20 dell'agricoltura sulla base delle quotazioni rilevate al Chicago board of trade dove il grano per consegna a luglio è quotato attorno ai 6,5 dollari per bushels, pari alla metà del valore raggiunto con il record storico nel febbraio 2008. 

"L'emergenza alimentare - sostiene Coldiretti - non si risolve certo con i prezzi bassi all'origine per i produttori perché questi non consentono all'agricoltura di sopravvivere. Con la chiusura delle imprese poi si destruttura il sistema che così non è più in grado di riprendersi, anche in condizioni positive".

Coldiretti sottolinea che l'andamento delle quotazioni dei prodotti agricoli è sempre più condizionato dai movimenti di capitale che si sposta con facilità dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi come l'oro fino alle materie prime come grano, mais e soia dove hanno provocato una volatilità dei prezzi definita "insostenibile" che mette a rischio le coltivazioni e l'allevamento in molti Paesi.

"Si tratta degli effetti drammatici di una globalizzazione senza regole che ha drammaticamente legittimato la derubricazione del tema cibo fino a farlo considerare una merce qualsiasi con effetti che vanno al furto di milioni di ettari di terre fertili a danno dei Paesi più poveri fino alla speculazione sulle materie prime - avverte Coldiretti, che sottolinea l'importanza di garantire la stabilità dei prezzi in un mercato a domanda rigida come quello alimentare. "Un obiettivo di interesse pubblico" che  va sostenuto con l'introduzione di interventi di mercato innovativi nell'ambito della riforma della Pac. "Occorre investire nell'agricoltura delle diverse realtà del pianeta, dove servono prima di tutto politiche agricole regionali che sappiano potenziare le produzioni locali con la valorizzazione delle identità territoriali e sfuggire all'omologazione che deprime i prezzi e aumenta la dipendenza dall'estero. Alle agricolture di tutto il mondo - conclude Coldiretti - devono essere garantiti credito e investimenti adeguati se si vuole continuare a sfamare una popolazione che aumenta vertiginosamente". Inoltre "si devono applicare regole chiare per evitare che sul cibo si inneschino speculazioni vergognose, e occorre garantire trasparenza e informazione ai consumatori".