L'agricoltura integrata è un sistema agricolo che si basa non solo sulla nutrizione e la protezione della pianta coltivata ma anche dell'ambiente che la circonda in modo da prevenire piuttosto che curare. Una delle azioni, in questo senso, da non sottovalutare è la gestione del suolo che comprende pratiche come lavorazioni, pacciamatura, inerbimento e diserbo. Gli obiettivi sono quelli di controllare le erbe spontanee e migliorare la struttura fisica e chimica del terreno al fine di ottenere un habitat ideale per microrganismi benefici e per la crescita dell'apparato radicale della pianta coltivata.

 

Questo tema è stato approfondito durante la prima giornata dell'evento Vigna & Olivo 2022, tenutosi l'11 marzo scorso in modalità online e dedicata interamente alla vite. Oltre alle pratiche di gestione del suolo e agli effetti sul vigneto, gli altri interventi hanno riguardato gli aggiornamenti del Disciplinare della Regione Puglia 2022 per la vite e le novità di fertilizzazione e controllo sostenibile di parassiti e malattie della vite.

 

Vigna & Olivo è organizzato dall'Associazione Vento di Maestrale con la coorganizzazione e il patrocinio dell'Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia, dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Bari, del Coordinamento Regionale Collegio dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati della Puglia, dell'Associazione Regionale Pugliese Tecnici e Ricercatori in Agricoltura, Arptra, dell'Associazione Italiana per la Protezione delle Piante, Aipp, Rete Gas Puglia, Gruppi di Acquisto Solidale. AgroNotizie è mediapartner dell'evento.

 

La giornata dell'11 marzo 2022 è stata moderato da Gianluca Chieppa, presidente Arptra, e Giannantonio Armentano, giornalista de L'Informatore Agrario e ha visto i saluti di Gerardo Tedesco, presidente dell'Associazione Vento di Maestrale, Salvatore Infantino, dirigente dell'Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia, Oronzo Milillo, presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Bari, Antonio Memeo, presidente del Collegio dei Periti Agrari, Bat, e Gianfranco Romanazzi, professore dell'Università Politecnica delle Marche e presidente Aipp.

 

Il prossimo evento si terrà il 25 marzo 2022, sempre in modalità online, e sarà dedicato interamente alla coltura dell'olivo: difesa fitosanitaria e fertilizzazione in un’ottica di innovazione e sostenibilità.

 

L'inerbimento in vigneto: come funziona e quali i vantaggi

 

La pratica dell'inerbimento consiste nel lasciar crescere un tappeto erboso da controllare attraverso sfalci o trinciature. I vantaggi sono:

  • transitabilità del terreno anche quando è bagnato, maggiore portanza e minore compattamento;
  • formazione di sostanza organica con la vegetazione lasciata sul terreno;
  • contenimento dell'erosione;
  • traslocazione in profondità di fosforo e potassio e riduzione del fenomeno di dilavamento dei nitrati.

L'inerbimento può essere fatto sia con un cotico erboso naturale che artificiale, può essere di durata permanente o temporanea e può riguardare tutta la superficie del vigneto o solo l'interfila.

 

Gli inerbimenti naturali sono caratterizzati da un tappeto erboso spontaneo che va controllato attraverso trinciature e lasciando i residui sul posto. Gli inerbimenti artificiali, invece, consistono in un tappeto erboso che deriva dalla semina di semi o miscugli di semi a fine inverno e inizio primavera su terreno opportunamente preparato. In questo caso l'inerbimento va curato con lo sfalcio della vegetazione quando raggiunge i 25-30 centimetri di altezza e la concimazione prima dell'inverno, prima del germogliamento e a fine primavera.

 

L'inerbimento temporaneo è limitato a quei periodi dell'anno poco critici per la pianta coltivata, in cui c'è meno pericolo di incorrere in fenomeni di competizione tra le piante del cotico e la coltura. In alcune aree del Nord barese si attua l'inerbimento temporaneo spontaneo nel periodo invernale (da settembre a marzo). In questo caso, la vegetazione spontanea che si forma è costituita da un miscuglio di specie adattate all'ambiente.

 

L'inerbimento permanente, invece, è consigliato per lo più in situazioni in cui l'azienda ha una buona disponibilità di acqua e nutrienti.

 

Sia quello spontaneo che artificiale, di norma, provocano nei primi anni rispetto alle tradizionali lavorazioni, una riduzione della produzione della vite, talvolta abbinata ad aumenti nella gradazione zuccherina. Successivamente gli effetti negativi tendono a ridursi.

 

Le specie comunemente utilizzabili in vigneto per la composizione del prato sono: Lolium multiflorum, Secale cereale, Vicia villosa, Trifolium subterraneum, Trifolium incarnatum, Vicia faba minor, Pisum arvense, Lupinus spp., Lathyrus sativus, Sinapis alba e Brassica rapa.

 

Luigi Tarricone, ricercatore presso il Centro Ricerca Viticoltura ed Enologia di Turi (Ba) ha presentato il lavoro di ricerca svolto con la varietà di uva da tavola Sugrathirteen®, precoce e senza semi. Sono state confrontate tra loro tre tesi:

  • lavorazioni tradizionali fatte mediante erpicatura e fresature tra germogliamento e raccolta sia della fila che dell'interfilare;
  • inerbimento semi-permanente dell'interfilare con trifoglio sotterraneo (autoriseminante) a stasi estiva sottoposto a sfalcio periodico e lavorazione della fila;
  • inerbimento spontaneo dell'interfilare e sfalcio periodico del cotico erboso e lavorazione della fila.

Le due tecniche di inerbimento sono risultate sostenibili. Oltre ai numerosi vantaggi menzionati sull'inerbimento, in questo studio non sono stati evidenziati effetti negativi sul vigore delle viti e sui parametri produttivi della varietà apirena Sugrathirteen® in coltivazione biologica.

 

 

Vigna & Olivo 2022 si concluderà, come da programma, con l'appuntamento dedicato all'olivo che si terrà online il 25 marzo 2022.

Per partecipare è possibile registrarsi a questo link

 

Scopri di più sulla pagina Facebook di Vigna & Olivo

 

Scarica la locandina 

 

Interventi

Effetti della gestione del suolo sulle performance del vigneto

Luigi Tarricone - Ricercatore presso il Centro Ricerca Viticoltura ed Enologia di Turi (Ba)


Gli aggiornamenti del Disciplinare Regionale 2022 per la vite 

Agostino Santomauro - Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia

 

Nuove proposte per una corretta fertilizzazione del vigneto

L'innovazione tecnologica del Cmi Roullier al servizio dell'agricoltura: le soluzioni di Timac Agro Italia per la viticoltura

Antonio Ramon Di Pietropaolo - Timac Agro Italia

 

Strategia per aumentare ed uniformare la colorazione dell'uva da tavola

Mario Losito - Biolchim

 

Atonik il fitoregolatore innovativo per uva da tavola e da vino

Domenico Labriola - Chimiberg Diagro Diachem

 

L'innovazione nel controllo sostenibile di parassiti e malattie della vite

Vacciplant® (Laminarina): nuove soluzioni per la difesa del vigneto

Andrea Bergamaschi - Upl

 

Nuove acquisizioni sulla difesa della vite

Roberto Balestrazzi - Nufarm

 

Biootwin L: nuovo diffusore Biodegradabile, per il controllo di Lobesia botrana

Andrea Iodice - R&D Biogard

 

Linea vite Gowan 

Luigi Evangelista - Gowan

 

Orondis al centro delle nuove strategie di difesa dalla peronospora

Teodoro Membola - Syngenta

 

Limocide: un alleato multi target per la vite

Mauro Paolini - Manica

 

La proposta antiperonosporica Adama per una difesa senza mancozeb

Vincenzo Losacco - Adama

 

Estensione di impiego di Sivanto Prime (flupyradifurone) per il controllo di cocciniglie, fillossera e afidi della vite

Giuseppe Cortese - Bayer  

 

Corteva: linea difesa vite

Luca Vieri - Corteva Agriscience

 

Estensioni di impiego di Serifel (Bacillus amyloliquefaciens, ceppo MBI 600) ed evoluzione delle strategie di difesa proposte da Basf

Mirko Valente - Basf Agricultural Solutions

 

Coragen®: soluzione sostenibile per il controllo delle tignole della vite

Stefano Pasquini - Fmc

 


In occasione della presentazione delle sopracitate relazioni, sono state correttamente specificate l'avvenuta registrazione o meno dei formulati, le informazioni relative alle estensioni di impiego già riportate in etichette e/o le prove in campo effettuate, nonché le precise indicazioni relative al corretto uso dei prodotti fitosanitari.