Sin dai primi mesi del 2021 è infatti disponibile il sito internet a libero accesso che rappresenta per tecnici e agricoltori un valido supporto per la gestione in campo della cimice asiatica. Inoltre, tutti i dati raccolti nel corso del progetto saranno messi in relazione con altre informazioni come l'andamento meteorologico, l'uso del suolo o la presenza di acque interne, e questo permetterà di individuare i fattori ambientali che maggiormente favoriscono la presenza dell'insetto sul territorio emiliano romagnolo.
Il progetto ha già raggiunto alcuni degli obiettivi che si era prefissato, come la standardizzazione della metodologia di monitoraggio e la raccolta dei dati di H. halys sul territorio regionale e la creazione di un database con i dati raccolti dal monitoraggio, in grado di fornire in tempo reale informazioni sulla presenza e abbondanza della popolazione e sullo stato del ciclo biologico dell'insetto.
In merito al primo aspetto, il monitoraggio consiste nel controllo settimanale di 165 trappole "AgBio" innescate con feromone di aggregazione "Trécé" installate nell'intero territorio regionale in prossimità di frutteti e geolocalizzate. Inoltre, in alcuni siti al monitoraggio con trappole è stato abbinato il frappage (scuotimento) su piante nei frutteti e su altre piante presenti in azienda (giardini, siepi, rimboschimenti) per controllare anche lì la presenza della cimice.
Per quanto riguarda il secondo obiettivo raggiunto, è possibile, entrando nella piattaforma Big Data ottenere una serie di informazioni: consultare in tempo reale le catture di cimice asiatica, filtrando i dati per provincia o per stadio di sviluppo; visualizzare puntualmente lo storico di ciascun sito di monitoraggio; visionare i dati 2020 e 2021; avere diversi livelli di visualizzazione della mappa (parametri meteorologici, uso del suolo e presenza di acque).
Dati 2021
I dati raccolti nell'annata in corso hanno evidenziato come le prime ovature siano state rilevate solo negli ultimi giorni di maggio, con un ritardo di circa dieci giorni rispetto al 2020. La presenza diffusa di ovature e neanidi di prima e seconda età si è registrata a partire dalla seconda settimana di giugno, mentre a fine giugno e inizio luglio sono state osservate le ninfe di quarta e quinta età. Per quanto riguarda gli adulti, nel 2021 il picco di catture di cimici svernanti è stato registrato l'ultima decade di maggio, mentre il picco di catture estive a metà agosto; da inizio settembre a oggi sono in aumento le catture delle cimici che entreranno in svernamento.
Dati 2020
Nel 2020 con il monitoraggio attivo mediante frappage è stato possibile evidenziare che nel frutteto monitorato era presente un maggior numero di cimici a inizio stagione (maggio e giugno), mentre in estate (luglio - settembre) la maggior presenza è stata rilevata nelle siepi di bordura. Nel 2020, inoltre, è stato possibile confrontare i dati delle catture in trappola con quelli del frappage, sebbene questi due sistemi siano da ritenere complementari e non alternativi; la trappola infatti prevede un'esposizione passiva del feromone 24 ore al giorno e 7 giorni alla settimana, mentre il controllo settimanale con frappage è realizzato attivamente in uno specifico momento temporale e per una durata circoscritta.
I dati della stagione 2021, ancora in corso, saranno analizzati a fine anno. Nei prossimi mesi del progetto verrà collegato il database a un sistema informativo territoriale (Geographic information system, Gis) per mettere in relazione le catture di cimice con la presenza di corsi d'acqua artificiali e zone umide, che possono influenzare H. halys e i suoi antagonisti.
Inoltre, verranno messi in relazione i dati sulla presenza di H. halys con dati e informazioni riguardanti fattori e condizioni ambientali (ad esempio, dati meteorologici, copertura e uso del suolo, dati fenologici) provenienti da fonti sia private sia pubbliche, per individuare i principali fattori che possono condizionare la presenza della cimice asiatica a livello territoriale.
Visita la pagina dedicata al progetto Cimice.Net o chiedi maggiori informazioni al contatto: mgtommasini@crpv.it
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Fonte: Agronotizie