Il mercato dei crediti di carbonio potrebbe essere una risorsa per gli agricoltori, perché il settore primario per sua natura ha grandissime capacità di assorbimento. Quello dei crediti di carbonio è un tema di cui si dibatte quotidianamente, ma merita sempre aggiornamenti, anche perché tutti al giorno d'oggi cercano di arrivare alla carbon neutrality, ovvero alle emissioni zero.
Tante sono le curiosità e le domande che gli agricoltori si fanno su questo argomento e proprio per fare chiarezza su alcuni aspetti Upa Siena ha organizzato lo scorso 7 novembre il webinar "Il mercato dei crediti di carbonio, quanto ne sappiamo?" in live streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Confagricoltura Siena nell'ambito della rubrica Dal campo all'attualità.
Con la moderazione di Gianluca Cavicchioli, direttore dell'Unione Provinciale Agricoltori Siena, si sono alternati i relatori per fare una sorta di stato dell'arte, visto l'interesse per il tema.
Agricoltura e stoccaggio di CO2
"A tutti i settori produttivi è richiesto di compensare le emissioni di CO2 e altri gas serra che vengono emanate durante l'attività produttiva. L'agricoltura da questo punto di vista rappresenta un unicum" ha detto Roberta Farina, Crea Agricoltura e Ambiente di Roma, spiegando che l'agricoltura, come tutte le attività produttive, produce emissioni ma "è anche l'unico settore che può attivamente funzionare come serbatoio del carbonio. La CO2 viene intrappolata nel suolo, auspicabilmente in maniera duratura, sotto forma di composti, diciamo genericamente sotto forma di humus".
Gli agricoltori potrebbero avere quindi un'opportunità di produrre dei crediti, cioè di misurare e certificare il carbonio stoccato nei loro suoli. Per fare ciò sono richiesti comportamenti virtuosi, che favoriscano il sequestro del carbonio e riducano le emissioni. In questo modo l'azienda raggiunge la neutralità, ma addirittura è "a credito" di carbonio, con la possibilità di vendere i crediti di carbonio.
Il Ministero dell'Agricoltura ha istituito presso il Crea il Registro del Carbonio e "siamo nella fase di messa a punto anche delle linee guida per gli agricoltori" ha detto Farina che ha poi evidenziato un aspetto importante: "Sequestrare carbonio nel suolo vuol dire avere un effetto duraturo di miglioramento dei suoli. E un suolo che ha un buon contenuto di carbonio resiste meglio al cambiamento climatico e agli eventi piovosi molto intensi che spesso dilavano la superficie del suolo portandosi via la parte più fertile".
L'aumento del carbonio organico nel suolo è quindi una strategia di miglioramento generale dell'azienda agricola, e se poi si possono vendere i crediti c'è anche un effetto economico immediato che è possibile monetizzare.
Come funziona il mercato dei crediti di carbonio
Con Marcello Maggioli, Carbon Credits Consulting, si è poi cercato di fare chiarezza sul mercato dei crediti d carbonio. Anche se va molto di moda negli ultimi anni, ha spiegato Maggioli, è un meccanismo che esiste già dal 1997, dal Protocollo di Kyoto ed è stato rinnovato nel 2015 con l'Accordo di Parigi.
Ma cosa vuol dire un credito di carbonio?
Un credito di carbonio corrisponde a una tonnellata di CO2 equivalente che viene assorbita o che viene ridotta.
Il mercato è volontario: le aziende si inseriscono volontariamente in questo mercato, ha spiegato Maggioli, comprando i crediti di carbonio e attuando delle strategie di compensazione delle emissioni. "Questo deve andare di pari passo con un piano di riduzione delle emissioni".
"Il mercato dei crediti è molto dinamico e molto giovane, e bisogna sottolineare che esistono dei meccanismi internazionali e degli standard internazionali che regolano il mercato".
L'utilizzo di questi standard consente di "avere delle garanzie sul fatto che i crediti abbiano dei determinati requisiti, che sono quelli dell'addizionalità (il progetto non esisterebbe se non ci fosse il credito), quello della permanenza, (la permanenza di quel carbonio che viene stoccato in quel progetto). È quindi importante sottolineare che esistono questi standard che rilasciano delle metodologie per le varie tipologie di progetti che vengono che vengono fatti ed è molto importante seguirle".
Il progetto LIFE VitiCaSe
Gabriele Mongardi, Image Line®, technical project manager del progetto LIFE VitiCaSe ha presentato questo importante progetto che vede Image Line® capofila, e tra le altre realtà coinvolte anche Upa Siena perché, come ha detto il direttore Cavicchioli "volevamo toccare con mano e dare un contributo".
"Come Image Line® siamo molto contenti di partecipare a questo progetto che è finanziato all'interno del programma LIFE, quindi dall'Unione Europea e ha come obiettivo l'attenzione alla sostenibilità ambientale e alla cura dell'ecosistema. Il progetto coinvolge noi di Image Line®, Confagricoltura Siena, il Crea come ente di ricerca, Carbon Credits Consulting come esperti per quanto riguarda il mercato dei crediti di carbonio, e anche aziende agricole molto importanti come San Felice, Castello d'Albola e Poderi Ducali Ruffino e EZ Lab che è un'altra società che come Image Line® lavora nell'ambito della tecnologia in agricoltura".
"Il progetto ha come obiettivo, innanzitutto, di studiare quelle che possono essere le pratiche di carbon farming in particolare in viticoltura: quindi quali pratiche agricole possono andare ad aumentare il contributo del vigneto in questo caso al sequestro del carbonio. Quindi sia limitare le emissioni ma anche assorbire più carbonio e stoccarlo nel terreno in maniera stabile, e generare così dei benefici in termini ambientali ma appunto anche andando a certificare questo stoccaggio, per creare dei crediti di carbonio che possono poi remunerare lo sforzo degli agricoltori".
E tutto questo verrà fatto anche grazie al supporto delle tecnologie in agricoltura: "lo scopo del progetto è anche quello di semplificare il più possibile, o comunque sfruttare le tecnologie in agricoltura, per andare ad aiutare e a velocizzare quello che è il processo di certificazione del credito".
Questo approccio potrebbe diventare così più sostenibile anche a livello economico per le aziende, un circolo virtuoso insomma: se sempre più aziende agricole si interessano ad adottare queste tecnologie, più si diffondono pratiche sostenibili in agricoltura e si ottengono maggiori effetti benefici per l'ambiente; in termini di anidride carbonica sequestrata "stimiamo migliaia di tonnellate, ovviamente a seconda di quante sono le superfici coinvolte".
Questo è solo un estratto del webinar, si è parlato anche di sperimentazione e ricerca, definizione degli standard, di come si sta muovendo l'Europa e dei tanti tipi di crediti, guarda il video sul canale YouTube di Upa Siena
Non perdere i prossimi appuntamenti con gli eventi di Upa Siena:
- Lunedì 20 novembre 2023, ore 14:30 - Tartuficoltura: l'ora della svolta - Scopri di più
- Mercoledì 22 novembre 2023, ore 9:30 - L'imprenditore? Idee, ambizione e coraggio di iniziare - Scopri di più
Il progetto LIFE VitiCaSe ha ricevuto finanziamenti dal Programma Life dell'Unione Europea
Project 101113620 — LIFE22-CCA-IT-LIFE VitiCaSe - "Viticulture for Soil Organic Carbon Sequestration".
LIFE VitiCaSe è un'iniziativa dalle caratteristiche uniche in Europa e all'avanguardia a livello mondiale dedicata al carbon farming in viticoltura; è caratterizzata da una serie di pratiche agricole e di gestione del suolo volte ad aumentare la capacità dell'ecosistema vitivinicolo di catturare e trattenere il carbonio atmosferico
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Upa Siena