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Il carbon farming ha le potenzialità per rendere l'agricoltura più sostenibile, ma anche più redditizia, grazie all'emissione dei crediti di carbonio. Uno degli ostacoli più grossi al suo sviluppo è la complessità di gestione di questo approccio e di misurazione e rendicontazione dei sequestri di carbonio. Un fronte su cui il digitale può essere di grande aiuto
Tra le attività di monitoraggio in campo, la creazione di uno strumento digitale per calcolare e stimare il contenuto di carbonio organico nei suoli viticoli e l'avvio delle procedure per la certificazione dei crediti generati dal sequestro di carbonio nei vigneti pilota, il progetto vuole dimostrare che il carbon farming può essere una concreta opportunità economica per la viticoltura europea
L'emissione dei crediti di carbonio si basa sul sequestro dell'anidride carbonica nei suoli o nella biomassa vegetale. Ma calcolare la CO2 sequestrata è tutt'altro che facile. E soprattutto, il carbon farming è remunerativo per gli agricoltori?
Incontro aperto con i partner del progetto, il 22 novembre 2024 a Noventa di Piave (Ve), per approfondire la conoscenza delle pratiche di carbon farming in viticoltura
Il documento, a cura del Crea e sviluppato nell'ambito del progetto LIFE VitiCaSe, nasce dalla necessità condivisa di ridurre le emissioni di gas serra e di contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Guarda i video ai protagonisti
Il progetto sarà protagonista di un convegno, il prossimo 16 aprile in occasione del Vinitaly, a cura di Upa Siena e in collaborazione con i partner
