Fin dalla stipula dei Trattati di Roma, il 25 marzo 1957, la meccanizzazione agricola, soprattutto quella italiana, è stata il braccio operativo della politica agricola comunitaria, lo strumento che ha reso praticabili le indicazioni strategiche delle istituzioni europee.
"Oggi, le tecnologie meccaniche e i sistemi digitali sono ancora più essenziali per realizzare un modello europeo di agricoltura sempre più sostenibile e di qualità" ha evidenziato la presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio nel corso dell’evento dal titolo Agricoltura È, che si sta svolgendo a Roma e che ha come partner l’associazione dei costruttori di macchine agricole.
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L’innovazione dei processi e delle lavorazioni agricole costituisce un tassello fondamentale per raggiungere gli obiettivi delineati dalla Pac e ribaditi dal Commissario europeo per l’Agricoltura e l’Alimentazione Christophe Hansen, nel suo intervento alla manifestazione romana.
L’innovazione si ferma se il mercato non investe
L’innovazione, però, è possibile in un tessuto produttivo solido e con margini per investire nella ricerca e nello sviluppo tecnologico, e questo risulta oggi sempre più difficile.
"La congiuntura economica resta negativa a livello globale - ha affermato la presidente di FederUnacoma - e in Italia registriamo cali nelle vendite e nelle esportazioni, rese più incerte dall’attuale situazione geopolitica e dalle tensioni commerciali citate dallo stesso Presidente Sergio Mattarella nel suo intervento alla manifestazione. Invece di fare spazio alle macchine di nuova generazione – aggiunge la presidente dei costruttori – si registra un incremento di compravendite di mezzi usati e questo rischia di indebolire molto la capacità produttiva delle imprese agricole”.
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Nel solo 2023, a fronte di 17.600 trattrici di prima immatricolazione, sono state acquistate in Italia ben 52.800 trattrici di seconda mano. Mezzi che molto spesso hanno un’età di esercizio superiore ai 20 anni e che non sono in grado di soddisfare le esigenze della moderna agricoltura.
Un'agenda specifica per la meccanizzazione
Per questo, secondo l’associazione dei costruttori, è necessario che a supporto delle attuali politiche agricole europee venga considerata un’agenda specifica per la meccanizzazione, di cui alcuni punti sono stati segnalati oggi al commissario europeo per l’agricoltura Christophe Hansen:
- partecipazione del comparto alla definizione dei criteri tecnici di assegnazione dei fondi;
- un regolamento per la revisione dei trattori di ogni cilindrata;
- disposizioni in materia tecnologica declinate per gli specifici comparti.
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Da sinistra, la Presidente e la Direttrice generale di Federunacoma Maria Teresa Maschio e Simona Rapastella, il Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida e il Commissario europeo per l’Agricoltura e l’Alimentazione Christophe Hansen
(Fonte foto: FederUnacoma)
“Tale agenda non può prescindere dal rilancio e dall’efficientamento degli incentivi pubblici nazionali ed europei a sostegno del mercato, né dal supporto alle attività di ricerca le quali – ha spiegato Mariateresa Maschio –, comportano investimenti ingenti che le singole imprese faticano a garantire, soprattutto in presenza di una congiuntura sfavorevole come quella attuale”.
Prioritaria per FederUnacoma è anche l’individuazione di nuovi settori di applicazione delle tecnologie agromeccaniche, come quello delle filiere bioenergetiche, strategiche per la riduzione della dipendenza da fonti fossili e della manutenzione del territorio per contrastare l’erosione dei suoli.
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Fonte: FederUnacoma