I mercati internazionali del grano duro fino - dopo aver iniziato ad accentuare i movimenti al ribasso nella scorsa settimana - nell'ultima riprendono quota, per lo meno in termini di prezzi Fob in euro, sotto la spinta anche della rivalutazione del dollaro Usa e del dollaro canadese contro euro.
Il prezzo Fob del Cwad di prima qualità al 13% di proteine in Saskatchewan il 24 marzo scorso, pur perdendo circa mezzo dollaro canadese in termini di quotazioni ufficiali, si ritrova ad aumentare di circa 3,80 euro alla tonnellata, mentre il 19 marzo sul St. Lawrence Market di Toronto va in scena un aumento netto di 4 euro alla tonnellata.
Negli Usa il prezzo Fob del Northern Durum resta stabile in dollari, ma riguadagna altri 2,70 euro solo perché interessato da un lieve apprezzamento della valuta Usa su euro.
Una situazione, questa, cui fanno da corollario i livelli dei noli marittimi in temporanea ascesa per le navi che trasportano grano, un dollaro Usa ora in ripresa su euro e il Future sul Durum a Chicago che torna a calare, questa volta in maniera più consistente, ma per la quarta settimana consecutiva.
Intanto, sulle borse merci italiane monitorate da AgroNotizie® nell'ultima settimana iniziano a pesare la vicinanza del nuovo raccolto, che fa sentire meno la scarsità, e le buone previsioni per i raccolti canadesi e la tregua sul Mar Nero siglata da Russia e Ucraina, che potrebbe aprire la porta a sbarchi di grano duro russo, anche se sotto dazi elevati. Infatti le borse accusano tutte perdite sul frumento duro fino nazionale, mentre a Milano restano stabili solo i prezzi dei frumenti duri esteri. I prezzi all'origine rilevati da Ismea consolidano i segni di cedimento, con 7 piazze in calo su 13 rilevate.
Noli, il Panamax guadagna il 25% in due settimane
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 26 marzo 2025 - è sceso per il secondo giorno consecutivo, perdendo circa lo 0,5% così da portarsi al minimo dal 12 marzo scorso a 1.634 punti, trainato dalla debolezza nel segmento di navi di grandi dimensioni. Si tratta della seconda settimana negativa per l'indice che non a caso scende anche sotto il valore raggiunto il 19 marzo scorso (1.637 punti) se pur di sole 3 unità.
Al netto di questa seconda inversione di tendenza, questo valore risulta ancora maggiore di 75 punti rispetto al livello raggiunto durante la fase dei rialzi il 12 marzo scorso e che pure aveva toccato i 1.559 punti (+4,8%).
E rispetto al 15 gennaio scorso, quando l'indice era attestato a 1.063 punti, si registra un aumento pari a 571 punti (+53,7%). Un aumento di ancor maggiore entità - pari a 668 punti - si registra anche sul valore di 966 punti espresso l'8 gennaio scorso (+69,15%), quando l'Indice Baltic era calato ai minimi da fine luglio 2023. L'indice - al 26 marzo 2025 - su base annuale perde il 17,85%, mentre la scorsa settimana perdeva il 31,56%.
L'Indice Panamax, specifico per il trasporto di grano in navi da 60-70mila tonnellate, ieri è cresciuto di circa il 2,3% a un nuovo massimo da cinque mesi di 1.456 punti; su base settimanale il Panamax ha guadagnato 79 punti rispetto ai 1.377 raggiunti dall'indice il 19 marzo scorso (+5,73%). Da notare che l'indice per i trasporti marittimi più frequentemente utilizzati per trasferire grano è aumentato di ben 298 punti rispetto ai 1.158 registrati solo il 12 marzo 2025 (+25,73%), due settimane fa.
Inoltre, una nota di Trading Economics diramata ieri, 26 marzo 2025, afferma: "Baltic Dry è aumentato di 637 punti o del 63,89% dall'inizio del 2025, secondo le negoziazioni su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa commodity". E ancora, secondo la medesima fonte, "Si prevede che Baltic Exchange Dry Index verrà scambiato a 1.576,79 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che verrà scambiato a 1.393,76 tra 12 mesi". Ovvero previsioni di segno opposto rispetto alla scorsa settimana e decisamente ribassiste nel brevissimo periodo, mentre sull'orizzonte a 12 mesi prevale una certa prudenza.
Chicago, Future Durum Wheat Index -1,06%
Il Future Durum Wheat Index $Cdwi (ex Dwyoo) alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 25 marzo scorso scende a 663,86 punti, quasi 6,64 dollari Usa per bushel, in diminuzione di 7,14 punti rispetto al 18 marzo scorso, quando con 671,00 punti aveva già perso altre 3,24 unità rispetto all'11 marzo 2025 (-1,06%). Si tratta del quarto segno meno consecutivo in poco più di un mese. In particolare, la curva dell'indice ha iniziato la sua visibile discesa a partire dal 28 febbraio scorso, quando si attestava a 678,00 punti, da allora ha perso 14, 14 punti (-2,08%).
Nonostante questo, il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre scorso, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha comunque recuperato 39,38 punti (+6,30%). Rispetto al più recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021- l'indice il 25 marzo assesta il recupero a 56,29 punti (+9,26%).
Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.
Inoltre, la quotazione del 25 marzo scorso, valorizzata al cambio di ieri, 26 marzo 2025, è pari a 226,25 euro alla tonnellata, in lieve flessione di 0,34 euro sulla quotazione del 18 marzo scorso valorizzata al cambio del 19 marzo 2025. La pur minima diminuzione del valore in euro è dovuta essenzialmente alla lieve flessione delle quotazioni in dollari Usa, solo parzialmente neutralizzata da una rivalutazione del biglietto verde, passato dal valore di 0,92 euro per un dollaro Usa della scorsa settimana a 0,93 euro per dollaro di ieri.
Prezzi Fob in Canada aumentano in eurovaluta
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 19 marzo 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 330 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati sul biglietto verde e di 303 euro alla tonnellata per i contratti in eurovaluta, registrandosi così sul 12 marzo scorso aumenti di 5 dollari e di 4 euro alla tonnellata. In questa ultima data si erano registrati sul 5 marzo stabilità sui contratti in moneta Usa e un calo di 5 euro.
In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 19 marzo 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 95 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 19 marzo 2025 perdono 90 euro alla tonnellata.
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 24 marzo 2025, riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti nella regione dei grandi laghi canadesi, fissato in 460,28 dollari canadesi alla tonnellata, in flessione di 0,59 dollari canadesi sul valore espresso il 17 marzo scorso di 460,87 (-0,1%), quando si era apprezzato un aumento di 11,02 dollari sull'ultima quotazione prima dell'avvento dei ghiacci, pari a 449,45 dollari canadesi alla tonnellata e registrata il 2 dicembre 2025 (+2,45).
La quotazione del 2 dicembre 2024 peraltro registrava un aumento di 2,30 dollari canadesi rispetto alla quotazione del 25 novembre scorso. La quotazione del 2 dicembre 2024 aveva registrato un incremento di valore sulla quotazione del 23 settembre scorso, pari a 391,29 dollari canadesi, di 57,16 (+14,60%).
La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 24 marzo scorso nella regione dei grandi laghi canadesi è pari a 299,23 euro alla tonnellata al cambio del 26 marzo 2025, in aumento di 3,80 euro alla tonnellata sui 295,43 euro alla tonnellata della quotazione del 17 marzo valorizzata al cambio del 19 marzo 2025. In pratica, l'effetto della rivalutazione della moneta canadese, passata dagli 0,64 euro per un dollaro canadese della scorsa settimana agli attuali 0,65 euro per dollaro, è stato ben più forte della lieve diminuzione delle quotazioni espresse in dollari, pertanto il prezzo Fob espresso in euro è lievemente aumentato.
Prezzo Fob Usa sfiora i 300 euro
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 21 marzo 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna aprile 2025 è di 323 dollari Usa alla tonnellata, stabile dal 31 gennaio scorso in avanti, quando si era manifestato un calo di 4 dollari sui 327 dollari Usa alla tonnellata raggiunti il 24 gennaio 2025 a seguito di un aumento di 20 dollari sulle precedenti quotazioni di 307 che si erano tenute stabili tra il 6 dicembre 2024 ed il 17 gennaio 2025.
La quotazione del 21 marzo 2025, valorizzata al cambio del 26 marzo 2025, è pari a 299,54 euro alla tonnellata, in aumento di 2,69 euro sulla quotazione di pari valore in dollari Usa del 14 marzo, ma valorizzata al cambio del 19 marzo 2025 in 296,85 euro alla tonnellata. Tanto accade unicamente per la rivalutazione del biglietto verde intervenuta tra il 19 ed il 26 marzo 2025, passato da 0,92 euro per un dollaro a 0,93 euro per un dollaro.
Canada, prezzo all'ingrosso in flessione
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 24 marzo 2025 ha rilevato il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine in 330,70 dollari canadesi alla tonnellata, in perdita di 9,18 dollari canadesi sulla quotazione del 17 marzo scorso, pari a 339,88 dollari canadesi alla tonnellata. Dal 24 febbraio scorso, quando sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - tale valore era stato di 349,07 dollari canadesi alla tonnellata, si registra un calo del prezzo di vendita all'ingrosso di 18,37 dollari. Una tendenza al calo che è ancor più pesante se raffrontata al valore raggiunto il 3 febbraio (367,44 dollari canadesi alla tonnellata) e pari a 36,74 dollari (-10%).
In ogni caso, il prezzo all'ingrosso del Cwad dal 1° ottobre scorso, quando stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, ha guadagnato comunque fino al 24 marzo 2025 ben 36,38 dollari canadesi alla tonnellata (+12,36%).
Il 24 marzo scorso, sono stati calcolati i corrispettivi export basis in 129,58 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 8,59 dollari sulla scorsa settimana, quando questo valore era attestato a 120,99. Pertanto la lieve flessione del prezzo Fob, pari a 0,59 dollari, è stata determinata dalla diminuzione del prezzo all'ingrosso di 9,18, solo parzialmente neutralizzata dall'incremento degli export basis di 8,59.
Canada, prezzi all'origine non rilevati
Il 24 marzo 2025 la Commissione non ha rilevato il prezzo medio spot del Cwad di prima qualità offerto dagli agricoltori nel Saskatchewan. L'ultimo valore utile risale al 17 marzo scorso ed era pari a 332,54 dollari canadesi alla tonnellata, stabile sulla rilevazione del 10 marzo scorso, quando invece si era rilevato un aumento di 4,29 dollari canadesi sui 328,25 dollari raggiunti il 24 febbraio scorso, quando si era evidenziato un altro rialzo di 2,94 sui 325,31 dollari del 18 febbraio 2025.
Con il valore del 17 marzo scorso, sui 289,08 dollari canadesi registrati il 26 agosto 2024, si continuava a registrare una tendenza di ripresa dei prezzi, pari a 43,46 dollari (+15%). È da tenere presente che il 3 settembre 2024, per la prima volta dal maggio 2024, si era interrotta la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si era ridotto così di 54,46 dollari (-14,07%).
Il 24 marzo 2025 la Commissione non ha rilevato neanche il prezzo medio offerto dagli agricoltori del Saskatchewan per le consegne differite a maggio 2025. E per il cereale pastificabile di prima qualità gli ultimi valori rilevati sono quelli del 17 marzo scorso, pari a 333,51 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 0,97 sui 332,54 dollari canadesi alla tonnellata registrati il 10 marzo, quando era stato rilevato un altro aumento di 2,70 sui 329,84 dollari canadesi alla tonnellata registrati lo scorso 24 febbraio.
Tra il 18 febbraio, quando il valore era attestato a 327,15 dollari, ed il 17 marzo, il prezzo medio per le consegne differite a maggio 2025 offerto dagli agricoltori era aumento di 6,36 dollari canadesi alla tonnellata. Rispetto al prezzo medio offerto del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto 2024 all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continuava a registrare una tendenza, fino al 17 marzo 2025, di ripresa dei prezzi pari a 43,88 dollari (+15,15%).
Grano duro canadese, previsioni contrastanti
Secondo il rapporto del 24 marzo 2025 della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan "Il Ministero dell'Agricoltura del Canada prevede che le rese di grano duro nel 2025-2026 saranno basse a 31,7 bushel per acro. Moltiplicata con l'area seminata invariata di Stats Canada, il Ministero prevede che la produzione di grano duro diminuirà del 9% a 5,3 milioni di tonnellate. Il Ministero stima esportazioni inferiori, uso alimentare invariato e uso di mangimi superiore poiché prevede che l'uso totale diminuirà del 4%. Inoltre il Ministero stima scorte finali 2025-2026 uguali all'anno scorso a 600mila tonnellate". Ma gli analisti della Commissione dissentono: "Ci aspettiamo che l'area seminata e le rese saranno superiori a quanto previsto da Aafc. La nostra stima della produzione è più o meno la stessa dell'anno scorso".
Grano duro canadese, export al 68% in più sul 2024
Le esportazioni canadesi di grano duro nella trentaduesima settimana di campagna commerciale 2024-2025 sono state pari a "125mila e 300 tonnellate" è scritto nel rapporto, dove si sottolinea: "Le esportazioni totali di 3,4 milioni di tonnellate sono superiori del 68% rispetto all'anno scorso, ma lo scarto tra quest'anno e l'anno scorso si è ridotto del 4% nel corso della settimana".
Borsa Merci Foggia
La Borsa Merci di Foggia ieri - 26 marzo 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 330 euro alla tonnellata sui minimi ed a 335 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 19 marzo scorso, quando aveva subìto un primo ribasso di 2 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 12 marzo, quando si era mantenuto stabile sulle precedenti sedute dal 5 febbraio scorso in avanti. Nonostante i recenti cali, dall'8 gennaio al 26 marzo 2025, il prezzo del cereale pastificabile sulla piazza di Foggia è cresciuto di 13 euro alla tonnellata.
Dal 18 settembre 2024, quando le quotazioni di questo cereale a Foggia stazionavano su valori di 310-315 euro, al 26 marzo 2025 si rileva comunque un recupero complessivo delle quotazioni pari a 20 euro alla tonnellata. In pratica le quotazioni di ieri del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 7 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 20 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 26 marzo 2025 perdite per 125 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri - 26 marzo 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 290 euro alla tonnellata sui minimi e 295 euro sui massimi, in calo sulla precedente seduta del 19 marzo scorso, quando invece era stato rilevato stabile sulle precedenti sedute dal 5 febbraio in avanti, quando invece si era manifestato un aumento di 3 euro sulla ancor precedente seduta del 29 gennaio scorso.
Dall'8 gennaio al 26 marzo 2025, il frumento duro fino sulla piazza di Roma è comunque aumentato così di 10 euro alla tonnellata.
Tra il 3 luglio 2024 e il 26 marzo 2025, il frumento duro fino nazionale ha comunque lasciato sul terreno 5 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 290-295 euro. Mentre sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 22 euro alla tonnellata sui minimi e di 27 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 26 marzo 2025 perdite pari a 115 euro alla tonnellata sui minimi e a 120 euro sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 25 marzo 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13% a 345 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 18 marzo 2025, quando invece era stato rilevato stabile sulle precedenti sedute dell'11 e 4 marzo scorso.
Nonostante i recenti cali, dal 17 dicembre 2024 al 25 marzo 2025, sulla piazza di Napoli il frumento duro fino è aumentato di 5 euro alla tonnellata. La quotazione di 345-350 euro del 25 marzo è inferiore di 15 euro a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli.
Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 5 euro, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 25 marzo 2025 perdite pari a 120 euro sui minimi e 130 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
Alla Borsa Merci di Bari il 25 marzo 2025 si è riunita la Commissione Cereali, che ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale. Il cereale pastificabile nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, è stato fissato a 330 euro alla tonnellata sui minimi ed a 335 euro sui massimi, in calo di 2 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 18 marzo, quando era stato rilevato stabile sulle precedenti sedute dal 28 gennaio 2025 in avanti, quando si era invece verificato un aumento di 6 euro alla tonnellata sul 21 gennaio 2025.
Il frumento duro fino sulla piazza di Bari tra il 7 gennaio e il 25 marzo 2025 ha visto un incremento di valore pari a 10 euro alla tonnellata. Al 25 di marzo l'incremento complessivo delle quotazioni è di 20 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 310-315 euro, che si erano mantenuti stabili dal 30 luglio al 17 settembre 2024. Dalla seduta di esordio del 25 giugno - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - al 25 marzo 2025 sono stati invece bruciati 15 euro alla tonnellata di valore.
E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 19 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 25 marzo 2025 perdite pari a 115 euro.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 25 marzo non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - è di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.
Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 25 marzo 2025 non è stato quotato. L'ultima quotazione è della seduta del 28 gennaio scorso, quando questo frumento è stato fissato a 328 euro alla tonnellata sui minimi e 338 euro sui massimi.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 25 marzo 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddiviso per provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 327 euro alla tonnellata sui minimi e 337 euro sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 18 marzo, quando si era verificato un calo di pari importo sulla seduta ancora precedente dell'11 marzo scorso. Dal 7 gennaio al 25 marzo 2025 le quotazioni di questo cereale hanno comunque guadagnato 7 euro alla tonnellata, rispetto ai valori di 320-330 euro rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Ciò nonostante, i prezzi del 25 marzo 2025 risultano in calo di 18 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 18 marzo 2025 perdite pari a 88 euro alla tonnellata.
- Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 339 euro alla tonnellata sui minimi e 349 euro sui massimi, in calo di 3 euro sulla precedente seduta del 18 marzo scorso, quando si era verificato un altro calo di pari importo sulla ancor precedente seduta dell'11 marzo scorso. Dal 7 gennaio al 25 marzo 2025 le quotazioni di questo cereale hanno guadagnato 14 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Ciò nonostante, i prezzi del 25 marzo 2025 risultano in calo di 23 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 25 marzo 2025 pari a 91 euro alla tonnellata.
Il 25 marzo scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 326 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 4 febbraio scorso in avanti, quando invece si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata solo sui valori massimi della ancor precedente seduta del 28 gennaio 2025. Dal 7 gennaio scorso, questi frumenti risultano aumentati di 6 euro sui minimi e di 5 euro sui massimi.
Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 74 euro alla tonnellata sui minimi e 85 euro sui massimi.
I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 25 marzo a 370 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 17 settembre 2024 in avanti, quando invece si era verificato un calo di 15 euro sulla ancor precedente seduta del 10 settembre 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 127 euro alla tonnellata.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
Venerdì 21 marzo 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024. Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 335 euro alla tonnellata sui minimi e a 340 euro sui massimi, in calo di 4 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 14 marzo scorso, quando si era verificato un primo calo di 3 euro alla tonnellata sulla quotazione del 7 marzo 2025, che invece si era rivelata stabile sulle precedenti sedute dal 7 febbraio scorso in avanti.
Dal 10 gennaio scorso, quando il frumento duro fino ad Altamura era quotato 321-326 euro alla tonnellata, si registra - nonostante i recenti cali - un incremento di valore complessivo al 21 marzo 2025 pari a 14 euro alla tonnellata. Dal 13 settembre 2024, quando il frumento duro fino quotava 315-320 euro alla tonnellata, al 21 marzo 2025 si registra un aumento complessivo di 20 euro alla tonnellata. Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è comunque calato di 12 euro alla tonnellata.
E si registra un deprezzamento di 15 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 21 marzo 2025 pari a 120 euro alla tonnellata.
Il 21 marzo 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta per la diciannovesima seduta consecutiva non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi ed a 410 euro sui massimi. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre 2024 si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 20 marzo 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa.
Questi i prezzi assegnati: 320 euro alla tonnellata sui minimi e 325 sui massimi, in calo di 2 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 13 marzo, quando si era verificato un altro calo di 3 euro sulla ancor precedente seduta del 6 marzo 2025. Tra il 9 gennaio ed il 20 marzo il frumento duro fino sulla piazza di Bologna ha comunque guadagnato così 5 euro alla tonnellata.
I valori del 20 marzo 2025 risultano in calo di 15 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 20 marzo 2025 pari a 100 euro alla tonnellata.
Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 26 marzo 2025
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 17 e il 24 marzo 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 26 marzo 2025, danno 7 piazze in calo e 6 stabili su 13 rilevate. Lo scorso 19 marzo erano state riscontrate 9 piazze stabili e 4 in calo su 13 rilevate. Lo scorso 12 marzo si erano palesate 13 piazze stabili su 13 rilevate. Le ultime tre settimane disegnano un chiaro cambio di tendenza in atto di segno ribassista.
I cali - mai superiori all'1,6% - sono diffusi in tutta la penisola, dalle piazze siciliane di Palermo e Catania fino a Milano, passando per Ferrara, Bologna. Foggia e Bari. Resistono alla caduta dei prezzi le piazze umbro marchigiane di Perugia, Ancona e Macerata rilevate il 24 marzo, sono tutte attestate su valori peraltro relativamente bassi di prezzo medio all'origine, tra i 300 ed i 310 euro alla tonnellata. Ma a tenere la posizione sono anche piazze del Sud, note per avere quotazioni elevate: Matera, attestata a 345 euro alla tonnellata il 24 marzo 2025, Grosseto ferma a 366 euro il 20 marzo, oppure Napoli che conferma il 18 marzo i 352,50 euro alla tonnellata di prezzo medio da produttore. Tutti i dettagli sono nella tabella scaricabile sotto.
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 26 marzo 2025
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato la scorsa settimana, il 19 marzo 2025, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 311 euro alla tonnellata sui minimi e 316 euro sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulle quotazioni del 12 marzo scorso che si erano invece rivelati ancora stabili sulle quotazioni dal 5 febbraio 2025 in avanti, quando si era verificato un aumento di 2 euro sul 29 gennaio 2025; valori in ogni caso cresciuti di 6 euro sul 15 gennaio 2025.
Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 20 marzo 2025.
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