Il prezzo del latte spot, quello venduto fuori contratto, segue il trend di questo periodo contrassegnato da una progressiva flessione delle quotazioni, come si nota dal grafico che segue, elaborato da Assolatte.
Spicca il divario con i prezzi dello scorso anno, oggi più alti del 23,7%.
Se il mercato seguirà la tendenza del passato, occorrerà attendere l'inizio della stagione estiva per un'inversione di tendenza più sostenuta. Ma potrebbe esserci un'accelerazione.
Nelle rilevazioni di mercato del 17 marzo il prezzo del latte spot ha mostrato segnali di recupero, con un aumento dello 0,5% rispetto alla settimana precedente (da 55,25 euro a 55,50 euro al quintale).
Un recupero modesto, che ha riguardato peraltro solo la provenienza nazionale, mentre il prodotto tedesco e francese non ha subìto variazioni.
Movimenti di mercato troppo deboli per un balzo in avanti più deciso, ma comunque un segnale di "forza" del quale tenere conto.
Andamento del prezzo del latte spot italiano negli ultimi tre anni
(Fonte Assolatte)
Quanto latte c'è
Molti i fattori da prendere in considerazione per anticipare le prossime mosse del mercato, a iniziare dall'andamento delle consegne.
Il grafico che segue, anche in questo caso elaborato da Assolatte, mostra una caduta della produzione sul finire del 2024.
Significativo il divario rispetto agli anni precedenti, quando in questo stesso periodo la produzione mostrava un deciso aumento.
Un'inversione che tuttavia non modifica il quadro complessivo del 2024 (13,028 milioni di tonnellate), che si è chiuso con un aumento di oltre 172mila tonnellate rispetto al 2023.
Andamento delle consegne di latte negli ultimi tre anni
(Fonte Assolatte)
Il mercato europeo
Per avere un quadro più definito occorre guardare a cosa accade sul fronte internazionale a iniziare dal mercato europeo.
I dati elaborati dalla Commissione Europea mostrano prezzi mediamente in flessione a inizio anno sia per il latte, sia per i principali prodotti lattiero caseari.
Fa eccezione il burro che continua a registrare aumenti.
Da osservare la marcata flessione del Cheddar, formaggio di riferimento nel commercio internazionale.
I mercati internazionali
Questa flessione del Cheddar la ritroviamo sui mercati dell'Oceania e degli Usa anche a inizio marzo.
Situazione analoga, con flessioni marcate, anche per il latte in polvere.
Non però sul mercato europeo, dove il prezzo si mantiene stabile, come pure quello degli altri prodotti lattiero caseari, in controtendenza nel caso del latte in polvere scremato.
Il latte nel mondo
Altri elementi di incertezza sulla possibile evoluzione dei mercati lattiero caseari si incontrano nell'andamento della produzione a livello mondiale.
In Europa, come mostra il grafico che segue, si ha un leggero aumento complessivo (+ 0,6%) che va ad alimentare soprattutto la destinazione a prodotti trasformati.
In calo la produzione di latte in polvere e burro.
Diversificato lo scenario per gli altri grandi produttori mondiali di latte.
In Australia un aumento dello 0,9% e del 3,1% in Nuova Zelanda negli ultimi sei mesi del 2024. Stabile (-0,2%) la produzione 2024 registrata negli Usa.
I formaggi
Per completare il quadro occorre prendere in esame l'andamento dei formaggi in Italia e in particolare dei due principali "grana".
Iniziamo dal Grana Padano, con le informazioni diffuse dal Consorzio di tutela sull'andamento delle esportazioni.
Nel 2024 l'export è aumentato del 9,4%, con oltre 2,68 milioni di forme vendute.
Aumentata anche la produzione, che segna un più 4,3%.
Grazie a questi risultati positivi, Ismea, Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, registra per il Grana Padano con stagionatura 12/15 mesi prezzi in aumento anche nella seconda settimana di marzo.
Ampio il divario positivo rispetto allo stesso periodo del 2023.
Situazione analoga si registra per il Parmigiano Reggiano di analoga stagionatura.
Bene anche altri importanti formaggi, come ad esempio Asiago, Montasio o Taleggio, che pur a fronte di prezzi stabili mostrano un divario significativo rispetto a un anno fa.
Le prospettive
Se da una parte le curve di mercato prospettano una flessione per il latte, dall'altro non vanno trascurati segnali di segno opposto.
Uno di questi è il recente aumento del prezzo del latte spot.
Poi la favorevole congiuntura dei principali formaggi, che sono la principale destinazione del latte prodotto in Italia.
Il prezzo potrebbe dunque salire, anticipando la ripresa di fine primavera e inizio estate.
Ma bisogna anche fare i conti con l'andamento dei mercati internazionali e con le tensioni geopolitiche che ancora generano molte incertezze.