I mercati internazionali del grano duro fino iniziano ad accentuare i movimenti al ribasso, se pur interpretabili più alla luce dei recenti eventi di politica commerciale internazionale che su un piano di gioco tra domanda e offerta.

Un esempio abbastanza eclatante è dato dal ritorno delle quotazioni del prezzo Fob del Cwad di prima qualità al 13% di proteine in Saskatchewan il 17 marzo scorso, grazie al disgelo che ha sbloccato i porti canadesi nella regione dei grandi laghi: nonostante un aumento di oltre 11 dollari canadesi rispetto al 2 dicembre 2024, la svalutazione del dollaro canadese intervenuta nel frattempo comporta un calo del prezzo di oltre 9 euro alla tonnellata.

 

Altro segnale negativo giunge dai prezzi espressi dal St. Lawrence Market di Toronto per lo stesso cereale pastificabile: stabile in dollari Usa, ma in calo di 5 euro alla tonnellata. Negli Usa il prezzo Fob del Northern Durum resta stabile in dollari, ma riguadagna 0,29 euro solo perché alleggerito da un lieve apprezzamento della valuta Usa su euro, in evidente rimbalzo tecnico, dopo due settimane di cali.

 

Una situazione, questa, cui fanno da corollario i livelli dei noli marittimi già in discesa e - stando alle previsioni - in futura ascesa, un dollaro Usa ora quasi stabile su euro e il Future sul Durum a Chicago che torna a calare, se pur di poco, ma per la seconda settimana consecutiva.

 

Sullo sfondo se ne stanno i dazi doganali Usa sul grano canadese al 25%: prima annunciati e poi esclusi, hanno comunque provocato un'ondata di acquisti da parte dei trader Usa in vista della loro prevista entrata in vigore il 2 aprile prossimo.

 

Intanto, le borse merci italiane monitorate da AgroNotizie® nell'ultima settimana iniziano ad essere sensibili ai movimenti al ribasso sopra descritti: si registrano cali sul frumento duro fino nazionale a Foggia, Milano, Altamura e Bologna. Stabili tutte le altre borse merci e i frumenti duri esteri.

Mentre i prezzi all'origine rilevati da Ismea iniziano a dare segni di cedimento in Sicilia, a Grosseto e a Bologna. In calo anche il prezzo all'origine nelle Marche rilevato dalla Borsa Merci di Bologna.

 

Noli, inizia la discesa dopo l'impennata

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 19 marzo 2025 - è calato di 13 punti a 1.637 punti, segnando il suo terzo calo consecutivo a causa della domanda più debole nel segmento delle navi più grandi. Al netto di questa prima inversione di tendenza, questo valore risulta ancora maggiore di 78 punti rispetto al livello raggiunto durante la fase dei rialzi il 12 marzo scorso e che pure aveva toccato i 1.559 punti.

 

E rispetto al 15 gennaio scorso, quando l'indice era attestato a 1.063 punti, si registra un aumento pari a 574 punti (+54%). Un aumento di ancor maggiore entità - pari a 671 punti - si registra anche sul valore di 966 punti espresso l'8 gennaio scorso (+69,46%), quando l'indice Baltic era calato ai minimi da fine luglio 2023. L'indice - al 19 marzo 2025 - su base annuale perde il 31,56%, mentre la settimana scorsa perdeva il 34,22%.
 
L'Indice Panamax, specifico per il trasporto di grano in navi da 60-70mila tonnellate, ieri ha perso 28 punti pervenendo a 1.377, ponendo fine così a una serie di otto sessioni con il segno positivo. Nonostante questa prima perdita su base giornaliera, il valore raggiunto dal Panamax risulta maggiore di ben 219 punti rispetto ai 1.158 registrati il 12 marzo scorso (+18,91%).

 

Inoltre, una nota di Trading Economics diramata ieri, 19 marzo 2025, afferma: "Baltic Dry è aumentato di 640 punti o del 64,19% dall'inizio del 2025, secondo le negoziazioni su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa commodity". E ancora, secondo la medesima fonte, "Si prevede che Baltic Exchange Dry Index verrà scambiato a 1.603,07 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che verrà scambiato a 1.420,49 tra 12 mesi". Ovvero previsioni di segno opposto rispetto alla scorsa settimana e decisamente rialziste nel brevissimo periodo, mentre sull'orizzonte a 12 mesi prevale una certa prudenza.

 

Chicago, Future Durum Wheat Index -0,30%

Il Future Durum Wheat Index $Cdwi (ex Dwyoo) alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 18 marzo scorso scende a 671,00 punti, esattamente 6,71 dollari Usa per bushel, in diminuzione di 3,24 punti rispetto all'11 marzo scorso, quando con 674,24 aveva perso già 1,97 punti sul 4 marzo, quando quotava 676,21 punti.

Si tratta del terzo segno meno consecutivo in poco più di un mese. Nonostante questo, il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre scorso, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha comunque recuperato 46,52 punti (+7,45%).

 

Rispetto al più recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021- l'indice il 18 marzo assesta il recupero a 63,43punti (+10,44%).

 

Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.

Inoltre, la quotazione del 18 marzo scorso, valorizzata al cambio di ieri, 19 marzo 2025, è pari a 226,59 euro alla tonnellata, in diminuzione di 0,78 euro alla tonnellata sulla quotazione dell'11 marzo scorso valorizzata in euro al cambio del 12 marzo 2025 e pari a 227,32 euro (-0,34%).

 

La pur minima diminuzione del valore in euro è dovuta essenzialmente alla lieve flessione delle quotazioni in dollari Usa, solo parzialmente neutralizzata da una lieve rivalutazione del biglietto verde, rimasto comunque intorno al valore di 0,92 euro per un dollaro Usa.

 

Prezzi Fob in Canada calano ancora, ma solo in euro

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato al 12 marzo 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 325 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati sul biglietto verde e di 299 euro alla tonnellata per i contratti in eurovaluta, registrandosi così sul 5 marzo scorso stabilità sui contratti in moneta Usa e un ulteriore calo di 5 euro su quelli in eurovaluta. In questa ultima data si erano registrati sul 26 febbraio 2025 un aumento di 5 dollari Usa sui contratti legati al biglietto verde e un calo di 1 euro su quelli in eurovaluta.

 

In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 12 marzo 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 100 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 12 marzo 2025 perdono 94 euro alla tonnellata.


Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 17 marzo 2025, torna a riportare il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti nella regione dei grandi laghi canadesi, fissato in 460,87 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 11,02 dollari canadesi alla tonnellata sull'ultima quotazione dello scorso anno, rilevata il 2 dicembre 2024, quando tale valore si era portato a 449,45 dollari canadesi alla tonnellata (+2,45%), in aumento di 2,30 dollari canadesi rispetto alla quotazione del 25 novembre scorso. La quotazione del 2 dicembre 2024 aveva registrato un incremento di valore sulla quotazione del 23 settembre scorso, pari a 391,29 dollari canadesi, di 57,16 (+14,60%).

 

La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 17 marzo scorso nella regione dei grandi laghi canadesi è pari a 295,43 euro alla tonnellata al cambio del 19 marzo 2025, in calo di 9,33 euro rispetto ai 304,76 euro alla tonnellata della quotazione del 2 dicembre 2024 valorizzata al cambio del 4 dicembre 2024. La pesante svalutazione del dollaro canadese sull'eurovaluta, passato dagli 0,68 euro per un dollaro canadese del 4 dicembre 2024 agli 0,64 euro per un dollaro canadese del 19 marzo, ha inciso negativamente sul valore commerciale del grano duro canadese arrivando a neutralizzare del tutto l'incremento di valore pure consistente avvenuto sul mercato canadese.

 

Prezzo Fob Usa recupera 0,29 euro

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 14 marzo 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna aprile 2025 è di 323 dollari Usa alla tonnellata, stabile dal 31 gennaio scorso in avanti, quando si era manifestato un calo di 4 dollari sui 327 dollari Usa alla tonnellata raggiunti il 24 gennaio 2025 a seguito di un aumento di 20 dollari sulle precedenti quotazioni di 307 che si erano tenute stabili tra il 6 dicembre 2024 ed il 17 gennaio 2025.

 

La quotazione del 14 marzo 2025, valorizzata al cambio del 19 marzo 2025, è pari a 296,85 euro alla tonnellata, in aumento di 0,29 euro alla tonnellata sull'identica quotazione in dollari del 7 marzo scorso, ma valorizzata al cambio del 12 marzo 2025. Tanto accade unicamente per la leggera rivalutazione del biglietto verde intervenuta tra il 12 ed il 19 marzo 2025, comunque rimasto intorno ai 0,92 euro per un dollaro Usa.


Canada, prezzo all'ingrosso stabile dopo i cali

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 17 marzo 2025 ha rilevato il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine in 339,88 dollari canadesi alla tonnellata, confermando la rilevazione del 10 marzo scorso, quando invece si era manifestato un calo di 9,19 sulla rilevazione del 24 febbraio scorso, quando sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - tale valore era stato di 349,07 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Si conferma così che, nel giro di poco più di un mese, il prezzo all'ingrosso all'esportazione ha decisamente perso terreno, calando di ben 27,56 dollari canadesi alla tonnellata tra i 367,44 dollari del 3 febbraio e i 339,88 dollari del 17 marzo 2025. In ogni caso, il prezzo all'ingrosso del Cwad dal 1° ottobre scorso, quando stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, ha guadagnato comunque fino al 17 marzo 2025 ben 45,56 dollari canadesi alla tonnellata (+15,65%).

 

Il 17 marzo scorso, per effetto della riapertura per disgelo dei porti della regione dei grandi laghi, sono stati calcolati nuovamente i corrispettivi export basis in 120,99 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 2,23 sui 118,76 dollari dell'ultima rilevazione utile, risalente al 2 dicembre 2024.

 

Canada, prezzi all'origine spot stabili

Il 17 marzo la Commissione ha rilevato il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori in 332,54 dollari canadesi alla tonnellata, stabile sulla rilevazione del 10 marzo scorso, quando invece si era rilevato un aumento di 4,29 dollari canadesi sui 328,25 dollari raggiunti il 24 febbraio scorso, quando si era evidenziato un altro rialzo di 2,94 sui 325,31 dollari del 18 febbraio 2025.

 

Con il valore del 17 marzo scorso, sui 289,08 dollari canadesi registrati il 26 agosto 2024, si continua a registrare una tendenza di ripresa dei prezzi, pari a 43,46 dollari (+15%). È da tenere presente che il 3 settembre 2024, per la prima volta dallo scorso maggio, si era interrotta la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 54,46 dollari (-14,07%).


Infine, secondo la Commissione nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 17 marzo scorso, il prezzo medio offerto dagli agricoltori per le consegne differite a maggio 2025 è pari a 333,51 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 0,97 sui 332,54 dollari canadesi alla tonnellata registrati il 10 marzo, quando era stato rilevato un altro aumento di 2,70 sui 329,84 dollari canadesi alla tonnellata registrati lo scorso 24 febbraio.

 

Tra il 18 febbraio, quando il valore era attestato a 327,15 dollari, ed il 17 marzo, il prezzo medio per le consegne differite a maggio 2025 offerto dagli agricoltori è aumento di 6,36 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Rispetto al prezzo medio offerto del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto 2024 all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continuava a registrare una tendenza, fino al 17 marzo 2025, di ripresa dei prezzi pari a 43,88 dollari (+15,15%).


Canadese, superfici investite oltre i 2,6 milioni di ettari

Secondo il rapporto del 17 marzo 2025 della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan "Stats Canada stima che la superficie coltivata a grano duro rimarrà invariata rispetto all'anno scorso, attestandosi a 6,4 milioni di acri (quasi 2 milioni e 590mila ettari)". Di diverso avviso gli analisti della Commissione che invece stimano una crescita della superficie investita a grano duro in Canada del 2% "data la redditività rispetto ad altre colture concorrenti".

 

Grano duro canadese, export al 72% in più sul 2024

Le esportazioni canadesi di grano duro nella trentunesima settimana di campagna commerciale 2024-2025 sono state pari a "126mila e 400 tonnellate" è scritto nel rapporto, dove si sottolinea: "Le esportazioni totali di 3,2 milioni di tonnellate restano superiori del 72% rispetto all'anno scorso. Le consegne restano forti a 168mila e 100 tonnellate". Ultime notazioni: il mercato tira, la domanda di grano duro è definita "forte" e con prezzi all'origine che possono raggiungere i 9,00-9,25 dollari canadesi per bushel, mentre si avvia a conclusione la vendita del raccolto dello scorso autunno.

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 19 marzo 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 335 euro alla tonnellata sui minimi ed a 340 euro sui massimi, in ribasso di 2 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 12 marzo, quando si era mantenuto stabile sulle precedenti sedute dal 5 febbraio scorso in avanti, quando invece si era verificato un aumento di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 29 gennaio scorso. Dall'8 gennaio al 19 marzo 2025, il prezzo del cereale pastificabile sulla piazza di Foggia è cresciuto di 18 euro alla tonnellata.

 

Dal 18 settembre 2024, quando le quotazioni di questo cereale a Foggia stazionavano su valori di 310-315 euro, al 19 marzo 2025 si rileva comunque un recupero complessivo delle quotazioni pari a 25 euro alla tonnellata. In pratica le quotazioni di ieri del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 2 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 15 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.


Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 12 marzo 2025 perdite per 120 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 19 marzo 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 5 febbraio in avanti, quando invece si era manifestato un aumento di 3 euro sulla ancor precedente seduta del 29 gennaio scorso.

 

Dall'8 gennaio al 19 marzo 2025, il frumento duro fino sulla piazza di Roma è aumentato così di 13 euro alla tonnellata.

Tra il 3 luglio 2024 e il 19 marzo 2025, il frumento duro fino nazionale ha comunque lasciato sul terreno 2 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 293-298 euro. Mentre sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 19 euro alla tonnellata sui minimi e di 24 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.


Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 19 marzo 2025 perdite pari a 112 euro alla tonnellata sui minimi e a 117 euro sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 18 marzo 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13% a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dell'11 e 4 marzo scorso, quando si era verificato un calo sulla ancor precedente seduta del 25 febbraio 2025.

 

Il 4 febbraio scorso si era verificato un aumento di 20 euro alla tonnellata sulla seduta del 21 gennaio scorso, incremento ora completamente vanificato dai successivi cali. Infatti le quotazioni del 18 marzo e del 21 gennaio 2025 risultano identiche. E dal 17 dicembre 2024 al 18 marzo 2025, sulla piazza di Napoli il frumento duro fino è aumentato di 10 euro alla tonnellata. La quotazione di 350-355 euro del 18 marzo è inferiore di 10 euro a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli.

 

Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano pertanto prezzi uguali sia sui minimi che sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno furono proprio di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 18 marzo 2025 perdite pari a 115 euro sui minimi e 125 euro sui massimi.


Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 18 marzo 2025 si è riunita la Commissione Cereali, che ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale. Il cereale pastificabile nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, è stato fissato a 332 euro alla tonnellata sui minimi ed a 337 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 28 gennaio 2025 in avanti, quando si era invece verificato un aumento di 6 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 21 gennaio scorso.

 

Il frumento duro fino sulla piazza di Bari tra il 7 gennaio e il 18 marzo 2025 ha visto un incremento di valore pari a 14 euro alla tonnellata. Al 18 di marzo l'incremento complessivo delle quotazioni è di 22 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 310-315 euro, che si erano mantenuti stabili dal 30 luglio al 17 settembre 2024. Dalla seduta di esordio del 25 giugno - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - al 18 marzo 2025 sono stati invece bruciati 13 euro alla tonnellata di valore.

E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 17 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 18 marzo 2025 perdite pari a 113 euro.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 18 marzo non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - è di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.

 

Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 18 marzo 2025 non è stato quotato. L'ultima quotazione è della seduta del 28 gennaio scorso, quando questo frumento è stato fissato a 328 euro alla tonnellata sui minimi e 338 euro sui massimi.


Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 18 marzo 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddiviso per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 330 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta dell'11 marzo scorso, quando invece si era rivelato stabile sulle precedenti sedute dal 4 febbraio scorso in avanti, quando si era verificato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 28 gennaio 2025. Dal 7 gennaio al 18 marzo 2025 le quotazioni di questo cereale hanno guadagnato 10 euro alla tonnellata, rispetto ai valori di 320-330 euro rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Ciò nonostante, i prezzi del 18 marzo 2025 risultano in calo di 15 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 18 marzo 2025 perdite pari a 85 euro alla tonnellata.
  • Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 342 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, in calo di 3 euro sulla precedente seduta dell'11 marzo scorso, quando i valori si erano rivelati stabili sulle precedenti sedute dal 4 febbraio scorso in avanti, quando si era verificato un aumento di 5 euro sulla precedente seduta del 28 gennaio 2025. Dal 7 gennaio al 18 marzo 2025 le quotazioni di questo cereale hanno guadagnato 17 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Ciò nonostante, i prezzi del 18 marzo 2025 risultano in calo di 20 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 18 marzo 2025 pari a 88 euro alla tonnellata.

Il 18 marzo scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 326 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 4 febbraio scorso in avanti, quando invece si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata solo sui valori massimi della ancor precedente seduta del 28 gennaio 2025. Dal 7 gennaio scorso, questi frumenti risultano aumentati di 6 euro sui minimi e di 5 euro sui massimi.

Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 74 euro alla tonnellata sui minimi e 85 euro sui massimi.

 

I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 18 marzo a 370 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 17 settembre 2024 in avanti, quando invece si era verificato un calo di 15 euro sulla ancor precedente seduta del 10 settembre 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 127 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

Venerdì 14 marzo 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024. Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 339 euro alla tonnellata sui minimi e a 344 euro sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulla quotazione del 7 marzo scorso, che invece si era rivelata stabile sulle precedenti sedute dal 7 febbraio scorso in avanti, quando si era invece registrato un aumento di 2 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 31 gennaio 2025.

 

Dal 10 gennaio scorso, quando il frumento duro fino ad Altamura era quotato 321-326 euro alla tonnellata, si registra un incremento di valore complessivo al 14 marzo 2025 pari a 18 euro alla tonnellata. Dal 13 settembre 2024, quando il frumento duro fino quotava 315-320 euro alla tonnellata, al 14 marzo 2025 si registra un aumento complessivo di 24 euro alla tonnellata. Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è comunque calato di 8 euro alla tonnellata.

 

E si registra un deprezzamento di 11 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 14 marzo 2025 pari a 116 euro alla tonnellata.

 

Il 14 marzo 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta per la diciottesima seduta consecutiva non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi ed a 410 euro sui massimi. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre 2024 si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 13 marzo 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 322 euro alla tonnellata sui minimi e 327 sui massimi, in calo di 3 euro sulla precedente seduta del 6 marzo scorso, quando invece si erano mostrati stabili sulle precedenti sedute dal 30 gennaio 2025 in avanti, quando invece si era verificato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla precedente quotazione del 23 gennaio 2025. Tra il 9 gennaio ed il 13 marzo il frumento duro fino sulla piazza di Bologna guadagna così 7 euro alla tonnellata.

 

I valori del 13 marzo 2025 risultano in calo di 13 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 13 marzo 2025 pari a 98 euro alla tonnellata.

 

Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 19 marzo 2025

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 10 e il 17 marzo 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 19 marzo 2025, danno 9 piazze stabili e 4 in calo su 13 rilevate. Lo scorso 12 marzo si erano palesate 13 piazze stabili su 13 rilevate. Tra l'ultima settimana e quella precedente si avverte che è in atto un possibile cambio di tendenza, anche se le piazze stabili restano prevalenti.

 

I cali si sono registrati sulle piazze siciliane di Palermo e Catania, che perdono 10 euro tra il 6 ed il 13 marzo, calando a 307,50 euro alla tonnellata di prezzo medio pagato all'agricoltore (-3,1%), ma anche a Grosseto e Bologna: sulla piazza della Maremma il prezzo medio cala di 6 euro tra il 6 ed il 13 marzo, pervenendo a 366 euro alla tonnellata (-1,6%), mentre nell'area felsinea il ritocco al ribasso è di 3 euro alla tonnellata, che porta il valore del grano duro al 13 marzo a 338,50 euro alla tonnellata (-0,9%). Stabili tutte le altre piazze.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 19 marzo 2025

(Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 19 marzo 2025, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 311 euro alla tonnellata sui minimi e 316 euro sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulle quotazioni del 12 marzo scorso che si erano invece rivelati ancora stabili sulle quotazioni dal 5 febbraio 2025 in avanti, quando si era verificato un aumento di 2 euro sul 29 gennaio 2025; valori in ogni caso cresciuti di 6 euro sul 15 gennaio 2025.

Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 13 marzo 2025.

 

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