Continua la vivace fase instabile con piogge e temporali diffusi: una nuova ondata di maltempo è difatti in arrivo sull'Italia, pronta a scaricare precipitazioni abbondanti accompagnate anche da una sostenuta ventilazione.

Una situazione che caratterizzerà quindi molte regioni italiane fino al weekend, ma all'orizzonte c'è un aggiornamento importante, perché dopo questa lunga parentesi arriverà una decisa svolta portata dall'anticiclone africano, il quale raggiungerà il bacino del Mediterraneo nel corso della prossima settimana.

 

Rischio eventi meteo estremi

Un profondo vortice depressionario sul bacino del Mediterraneo continuerà a trarre energia dalle acque dei mari ancora troppo calde per la stagione. Proprio in tale contesto prenderà vita una nuova fase perturbata con venti forti e precipitazioni intense, una configurazione che favorirà inoltre enormi contrasti tra masse d'aria molto diverse fra loro, aumentando di conseguenza il rischio di eventi meteo estremi come nubifragi e grandinate, già riscontrate oltretutto nel corso degli ultimi giorni.

 

L'area di bassa pressione richiamerà aria calda dai quadranti meridionali che, dopo aver attraversato il Tirreno e raccolto tanta umidità, fornirà carburante per l'innesco di vasti sistemi temporaleschi. Si dovrà prestare particolare attenzione soprattutto sulle regioni centromeridionali e sulle isole maggiori, ove localmente potrebbero cadere punte di 100 millimetri di pioggia nell'arco di poche ore.

 

Rovesci intensi sono attesi anche tra Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Campania e Calabria, ma non ci saranno solo piogge, perché grazie alla flessione delle temperature tornerà la neve sulle zone interne appenniniche oltre i 1.500-1.600 metri di quota.

 

Quadro meteorologico compromesso anche nella giornata di venerdì 28 marzo, con ancora fenomeni specie sulle regioni del Centro Sud, Sardegna e Sicilia, ove le precipitazioni verranno inoltre accompagnate da venti molto forti dai quadranti settentrionali.

 

Raffiche di vento fino a 100 chilometri orari

Le aree più colpite saranno soprattutto quelle del crinale appenninico centromeridionale, la Calabria e la Sicilia, ma venti forti colpiranno anche le coste tirreniche; i mari si presenteranno in genere molto agitati, non escludendo quindi delle burrasche, in quanto le onde raggiungeranno facilmente i 3 metri di altezza.


Una sostenuta ventilazione di Bora e Grecale caratterizzerà invece il medio ed alto Adriatico, qui con raffiche fino a 60 chilometri orari, mentre sulla Liguria la Tramontana potrebbe muovere gli anemometri ad oltre 50 chilometri orari.

 

Weekend: la maledizione del maltempo

Come accennato, avremo poche novità per il fine settimana. Nel corso di sabato 29 marzo attendiamo ancora rovesci a possibile sfondo temporalesco, soprattutto sulle aree nordorientali, parte del Centro e sul versante tirrenico meridionale. Fenomeni generalmente con evoluzione veloce, anche se sulle zone colpite potrebbero risultare molto intensi con locali grandinate. Grazie al calo delle temperature, specie in quota, la neve imbiancherà i settori alpini orientali dai 1.400 metri, più in alto invece in Appennino.

 

Andrà meglio al Nord Ovest e sulle isole maggiori, con ampi spazi sereni alternati al più a qualche annuvolamento, più compatto in serata quando non si esclude qualche piovasco sulla Sardegna e sulla Sicilia.

Tutta la penisola verrà ancora caratterizzata da una sostenuta ventilazione di Maestrale, con possibili raffiche sul Tirreno che potrebbero arrivare a 100 chilometri orari.

 

Nella giornata di domenica 30 marzo avvertiremo un sostanziale miglioramento, il ciclone si sposterà difatti più a Sud lasciando spazio al sole soprattutto al Centro Nord, con massime che torneranno a sfiorare i 20 gradi; qualche residua pioggia potrebbe comunque interessare ancora le regioni meridionali, le adriatiche centrali e la Sardegna.

 

Prossima settimana: aprile aprirà con l'anticiclone

Nel corso della giornata di lunedì 31 marzo, si potranno registrare ancora sporadiche precipitazioni al Sud e sulla Sicilia, talvolta a sfondo temporalesco. Altrove il tempo sarà bello con ampi spazi sereni, pur sempre in un contesto piuttosto ventilato grazie ai vivaci venti dai quadranti settentrionali, i quali faranno calare i valori termici anche sul Mezzogiorno italiano.

 

Arriva l'anticiclone africano

Una svolta radicale è invece attesa da martedì 1° aprile quando l'anticiclone africano guadagnerà terreno su buona parte del bacino del Mediterraneo, fino a raggiungere anche l'Europa centrale. Stabilità diffusa con tanto sole caratterizzerà molte regioni della penisola, ove è attesa inoltre una sensibile ascesa delle temperature che spingerà le massime oltre 20 gradi sulle regioni del Nord.

 

Una residua ventilazione nordorientale potrebbe però ancora interessare l'Adriatico ed il Sud, la quale frenerà l'aumento dei valori termici: su questi settori non sarà esclusa la formazione di locali temporali ad evoluzione diurna, specie tra mercoledì 2 e giovedì 3 aprile, per i marginali effetti dell'area depressionaria in evoluzione sulla Grecia.

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