L’Algeria guarda all’Italia ed al suo sistema di produzione agricola e di allevamento per diminuire le importazioni dei prodotti alimentari dall’estero. Attualmente, oltre il 50% del fabbisogno alimentare del Pese è assicurato da prodotti che arrivano da Paesi stranieri (animali vivi, carni bianche e rosse, ortaggi e frutta).
Per uscire da questa dipendenza economica, l’Algeria guarda ad un modello tutto italiano: la fattoria ed il sistema diffuso di aziende.

Se ne è parlato durante un incontro ufficiale tra il presidente della Camera di commercio italo-araba, Mario Mancini ed il segretario generale del ministero dell’Agricoltura Kamel Chadi.
Il modello della fattoria italiana è il cuore del progetto che la Camera di commercio ha illustrato al Governo di Algeri e che il ministero dell’Agricoltura ha deciso di adottare per aumentare la produzione di alimenti di derivazione animale e vegetale.

L’Algeria è intenzionata a diminuire in tempi rapidi “una spesa che non è più sostenibile per l’economia nazionale”. I programmi del ministero dell’Agricoltura prevedono la realizzazione di colture redditizie (come per esempio mais e soia), l’autonomia nella produzione del mangime per gli animali e la creazione di allevamenti nei settori bovino, ovino e del pollo.

“Il modello della fattoria che abbiamo proposto - afferma Mario Mancini - è in grado di soddisfare tutte le esigenze che sono poste alla base dei nuovi programmi del Governo algerino in campo agricolo e dell’allevamento animale. Il sistema delle fattorie all’italiana è in grado di rendere autonomo il Paese in campo alimentare: si parte dal basso, dalle colture, per arrivare ai mangimi, agli allevamenti, alla macellazione, alla produzione di latte e formaggio, fino alla creazione di impianti per il recupero energetico da scarti da lavorazione”.

“La fattoria italiana - sottolinea Mancini - ha tutti questi requisiti ed è per questa ragione che il ministero dell’Agricoltura ha dato mandato ai suoi funzionari di seguire il progetto della Camera di commercio italo-araba. Noi abbiamo la competenza per realizzate tutto ciò”.

Una delegazione del ministero algerino dell’Agricoltura sarà il prossimo 24 maggio a Milano. In quella data sarà fissato il calendario delle visite nelle aziende e fattorie italiane che, probabilmente, avverranno tra il mese di luglio e quello di agosto.