Il mercato del grano duro pastificabile a livello internazionale permane in una fase complessa e stenta a prendere una precisa direzione: l'incertezza sembra proprio dominare sovrana. Mentre arrivano i primi dati sui danni da siccità in Puglia, con la compromissione di almeno il 20% del raccolto in provincia di Foggia, non si registrano novità sull'analogo fenomeno in Canada.
Conferme su un ottimo raccolto invece pervengono dalla Turchia e rinfocolano i timori per un ritorno del grano turco sul mercato anche nella campagna 2024-2025. La Commissione Ue intanto stima al ribasso la produzione italiana e unionale di grano duro per il 2024, quest'ultima al di sotto del 10% rispetto alla media Ue degli ultimi cinque anni.
I mercati internazionali reagiscono con prudenza; nell'ultima settimana i prezzi Fob del Northern Durum in Usa e del Cwad in Canada (al St. Lawrence Market di Toronto) espressi in dollari Usa restano stabili. Nel Saskatchewan aumenta il prezzo del Fob del Cwad di prima qualità, ma quasi esclusivamente per l'aumento dei costi di trasporto, mentre il prezzo all'ingrosso all'esportazione sulla piazza di Rosetown è solo in lieve ripresa.
Intanto l'Indice sui Future del Durum alla Borsa di Chicago torna a crescere, seppur di pochi decimali per la seconda settimana consecutiva, mentre i noli confermano i segnali di ripresa, della scorsa settimana.
Il tutto mentre le borse merci italiane monitorate da AgroNotizie® nell'ultima settimana sono ancora in prevalenza positive per il grano duro fino nazionale, al netto della stabilità registratasi il 16 aprile a Milano. In particolare a Foggia, Roma e Bari si registrano aumenti di 10 euro alla tonnellata, mentre a Napoli il frumento duro cresce di 15 euro, più contenuti gli aumenti ad Altamura (+5 euro) e Bologna (+3 euro). I grani duri esteri comunitari e non comunitari nel capoluogo lombardo restano fermi, mentre il frumento canadese di qualità torna a crescere sia sulla piazza di Bari (+10 euro) che su quella di Altamura (+8 euro).
Infine, Ismea conferma i prezzi della prima settimana di aprile, già pubblicati la settimana scorsa, in attesa di aggiornare i listini.
Noli, il Baltic Dry si conferma in ripresa
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 17 aprile 2024 - è aumentato per la sesta sessione consecutiva, salendo del 3,7% al massimo da tre settimane fino a 1.844 punti. Rispetto ai 1.587 punti del 10 aprile scorso, l'indice ha subìto un incremento di ben 257 punti (+16,19%). Dai 2.419 punti del 18 marzo 2024 - valore massimo degli ultimi mesi - l'indice ieri registra ancora una caduta di 575 punti (-23,77%). L'indice - al 17 aprile 2024 - su base annuale guadagna ora il 30,59%.
La performance per l'Indice Panamax, che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate, è salito ieri del 2,9% fino al massimo da due settimane di 1.805 punti, pari ad un guadagno di 174 punti rispetto ai 1.631 punti di una settimana fa (+10,67%).
Questa fase di ripresa del Baltic sembra ora trovare conferme nelle previsioni a breve e medio termine, che sono però in lieve flessione sulla settimana precedente: "Baltic Dry è diminuito di 250 punti o dell'11,94% dall'inizio del 2024, secondo la negoziazione su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa merce - afferma una nota di Trading Economics diramata ieri, 17 aprile 2024, dove si riferisce: "Si prevede che il Baltic Exchange Dry Index venga scambiato a 1.818,23 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che venga scambiato a 2.110,77 tra 12 mesi".
Chicago, Future Durum Wheat Index +0,29%
Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 16 aprile 2024 si è portato a 756,03 punti (pochissimo oltre i 7,56 dollari Usa per bushel), crescendo di 2,21 punti sul 9 aprile scorso (+0,9%), quando si era attestato a 753,82 punti, guadagnando altri 2,21 punti sul 2 aprile scorso, data dell'ultimo movimento al ribasso. Si tratta di un valore raggiunto dall'indice lungo l'arco di una settimana all'insegna di piccoli ma costanti rialzi a partire dal 12 aprile.
Al momento queste ultime due sedute - mettendo insieme un incremento di 4,42 punti - accreditano quantomeno il possibile inizio di una nuova pausa nella discesa delle quotazioni in questo mercato che si inscrive sempre nella spirale ribassista avviata lo scorso anno e seguita alle quotazioni del 9 agosto 2023, quando l'indice era attestato a 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel), e che ancora il 19 dicembre 2023 si attestava a 904,50 punti (9,04 dollari per bushel), valore rispetto al quale il prezzo attuale è in perdita di 148,47 punti (-16,41%).
Inoltre, la quotazione del 16 aprile è pari a 261,01 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 17 aprile 2024, in aumento di 3,48 euro alla tonnellata rispetto ai 257,53 euro originati dalla quotazione del 9 aprile valorizzata al cambio del 10 aprile 2024.
Tale aumento è spiegato parzialmente dalla pur lieve crescita dell'indice, alla quale si è accompagnata una rivalutazione della moneta Usa, passata da 0,93 euro per un dollaro Usa della scorsa settimana a 0,94 euro per un dollaro Usa di ieri.
Prezzi Fob contrastati in Canada
Secondo il rapporto del 15 aprile 2024 stilato dagli analisti dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi è di 482,54 dollari canadesi alla tonnellata, in rialzo di 6,38 dollari canadesi sulla quotazione dell'8 aprile scorso, attestata a 476,16 dollari. Si tratta di un primo segno di recupero sulle quotazioni del 12 febbraio 2024, attestate a ben 530,63 dollari.
La ripresa delle quotazioni è visibile anche guardando ai valori in euro: il valore del 15 aprile valorizzato in euro al cambio di ieri, 17 aprile 2024, è pari a 328,54 euro alla tonnellata, in crescita di 4,68 euro alla tonnellata rispetto alla quotazione dell'8 aprile scorso valorizzata in euro al cambio del 10 aprile 2024. Una differenza che non trova significative interferenze nel cambio, rimasto nelle due date considerate intorno a 0,68 euro per un dollaro canadese. Resta ovviamente lontana la quotazione del 12 febbraio, attestata a 364,97 euro alla tonnellata.
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato al 10 aprile scorso, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 360 dollari Usa alla tonnellata e di 331 euro alla tonnellata, registrando così stabilità sul precedente dato rilevato dalla Commissione il 3 aprile scorso per i contratti in dollari, mentre si apprezza un calo di tre euro alla tonnellata per quelli stipulati in eurovaluta.
Dal 5 dicembre 2023 - quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari e 393 euro alla tonnellata - al 10 aprile 2024 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 65 dollari e 62 euro alla tonnellata.
Il prezzo Fob statunitense stabile a 351 dollari
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob dell'12 aprile 2024 compilato dalla Us Wheat Associates, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dai porti dei grandi laghi è indicato a 351 dollari Usa alla tonnellata con consegna maggio 2024, stabile sulla precedente rilevazione del 5 aprile scorso. L'ultima variazione risale al 15 marzo, quando invece si era registrato il calo di 44 dollari alla tonnellata sulle precedenti rilevazioni mantenutesi stabili a 395 dollari Usa tra il 26 gennaio e l'8 marzo 2023 (-11,14%), per consegne ad aprile 2024.
La più recente quotazione del Northern Durum vale ora 329,79 euro alla tonnellata, al cambio di ieri, 17 aprile 2024, in aumento di 3,11 euro alla tonnellata sulla precedente quotazione del 5 aprile valorizzata al cambio del 10 aprile 2024 pari a 326,68.
Essendo rimasto costante il valore del grano espresso in dollari Usa, la variazione positiva in euro (+0,95%) esprime solo l'apprezzamento della divisa americana, passato dagli 0,93 euro pe un dollaro Usa della scorsa settimana a 0,94 euro per un dollaro Usa.
Canada, prezzi all'ingrosso in lieve crescita
Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 15 aprile scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 386,18 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 0,37 dollari canadesi sui 385,81 dollari registrati lo scorso 8 aprile, quando invece si era rilevata la stabilità della quotazione sulla settimana ancor precedente.
Dal 25 settembre 2023 - quando era attestato a 514,42 dollari canadesi alla tonnellata - questo prezzo ha comunque perso ben 128,24 dollari canadesi alla tonnellata. Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 146,61 dollari canadesi.
Questa settimana gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti, sono stati calcolati in 96,36 dollari canadesi alla tonnellata, in crescita di 6,01 dollari canadesi sui 90,35 dollari canadesi rilevati lo scorso 8 aprile. Pertanto, l'incremento del prezzo Fob di 6,38 dollari canadesi alla tonnellata è spiegato per il 94,2% dalla crescita dei prezzi di trasporto interni canadesi.
E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 15 aprile è di 393,43 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 2,94 dollari canadesi rispetto all'8 aprile scorso, quando invece si era registrato un aumento di ben 9,37 dollari sulla settimana ancor precedente. Dal 2 ottobre 2023, quando questo prezzo medio era ancora attestato a 504,86 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite si portano ora a 111,43 dollari canadesi alla tonnellata.
Infine, il 15 aprile, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a giugno 2024 - risulta essere di 377,45 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 3,58 dollari canadesi rispetto ai 373,87 dollari dell'8 aprile scorso, quando si era verificato un calo di 3,95 sulla settimana ancor precedente. Dal 25 settembre 2023, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, le perdite ora si attestano a 127,69 dollari canadesi alla tonnellata.
Canada, la Turchia aumenterà l'export del 33%
Il rapporto del 15 aprile 2024 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan, riportando le stime sull'export relative alla campagna di commercializzazione 2023-2024 scrive: "le esportazioni di grano duro della trentaseiesima settimana sono state di 90mila e 200 tonnellate e rimangono al di sopra del ritmo settimanale necessario per soddisfare la stima di esportazione di 3,2 milioni di tonnellate del Ministero dell'Agricoltura del Canada".
Intanto gli agricoltori canadesi hanno ormai venduto quasi tutto il raccolto 2023 e gli analisti della Commissione continuano a raccomandare di "vendere il 30% del nuovo raccolto previsto al prezzo attuale".
Secondo il rapporto si prevede che la Turchia, in vista della campagna commerciale 2024-2025 produrrà "4,4 milioni di tonnellate di grano duro, in aumento del 10% rispetto allo scorso anno, poiché gli agricoltori cercano di esportare una quota maggiore della produzione per trarre vantaggio dai prezzi globali relativamente alti del grano duro".
Secondo il rapporto della Commissione "le esportazioni di grano duro per il 2024-2025 sono stimate a due milioni di tonnellate, presupponendo che il Governo autorizzi nuovamente l'esportazione del grano duro in eccesso. (Le esportazioni di grano duro nel 2023-2024 sono stimate a 1,5 milioni di tonnellate)". In pratica per la prossima campagna commerciale è previsto dai canadesi un ulteriore aumento dell'export turco di grano duro pari a circa 500mila tonnellate (+33,3%).
Infine un dettaglio che sembra smentire l'attività di triangolazione della Turchia con il grano duro russo: "le importazioni di grano da parte della Turchia quest'anno vengono utilizzate solo dalle attività di riesportazione di pasta e farina, a causa della tariffa commerciale proibitiva del 130% sul grano importato, in vigore dallo scorso maggio".
Commissione Ue, la produzione interna sarà in calo
La Commissione Ue, nel rapporto sulla produzione interna di cereali aggiornata a fine marzo 2024 stima una produzione utilizzabile di grano duro con la prossima mietitura pari a non più di 6 milioni e 654mila tonnellate, a fronte di una previsione consolidata per il 2023 di 6 milioni e 991mila tonnellate. A preoccupare è il dato stimato per il 2024, che appare in diminuzione di oltre il 10% rispetto alla media produttiva degli ultimi cinque anni.
Più in dettaglio, l'Italia - a rese costanti - è attesa produrre non più di 3 milioni e 470mila tonnellate di grano duro nel 2024, in flessione del 4,90% rispetto ai 3 milioni e 649mila tonnellate dello scorso anno. Si tratta di stime ancora suscettibili di variazioni, ma di sicuro scontano alla base una riduzione delle superfici investite tra le due mietiture di 134mila ettari. Sono questi fattori che possono alimentare nell'immediato degli aumenti di prezzo, che potrebbero non reggere fino alla prossima semina, causando un'ulteriore fuga dal frumento duro.
Intanto, i dati della Commissione sulle importazioni Ue nella campagna commerciale 2023-2024 parlano chiaro: il 54,5% delle importazioni di grano duro dell'Unione - pari ad oltre un milione e 137mila tonnellate - proviene da Turchia e Russia, che hanno ormai messo nell'angolo il Canada. E almeno la Turchia potrebbe ritentare l'impresa, visti i dazi che insisteranno a breve sui cereali provenienti dalla Russia.
Borsa Merci Foggia
La Borsa Merci di Foggia ieri - 17 aprile 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati ieri sono: 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi, in aumento di 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 10 aprile, quando invece si era rilevata stabilità sulla seduta del 3 aprile 2024.
Nonostante i recuperi intervenuti dal 27 marzo - pari a ben 35 euro alla tonnellata - dal 20 dicembre 2023 le quotazioni di Borsa Merci Foggia risultano ora comunque diminuite di 30 euro alla tonnellata.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano sulla piazza dauna al 17 aprile 2024 perdite per 105 euro alla tonnellata. Ma questi prezzi risultano essere maggiori di 10 euro delle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri, 17 aprile 2024, ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi assegnati ieri: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi, in aumento di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta sulla precedente seduta del 10 aprile, quando invece i prezzi erano rimasti stabili sulla ancor precedente seduta del 3 aprile 2024.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 17 aprile 2024 perdite pari a 93 euro alla tonnellata.
E i valori registrati ieri sulla piazza romana si mostrano inferiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 7 euro sui minimi e di 2 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 16 aprile 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%. Sono stati assegnati prezzi di 365 euro alla tonnellata sui minimi e 370 euro sui massimi, in aumento di 15 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 9 aprile scorso, quando si era verificato un aumento di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 26 marzo 2024.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 16 aprile perdite pari a 100 euro alla tonnellata sui minimi e di 110 euro sui massimi.
L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 16 aprile 2024 risultano in aumento sugli ultimi della mietitura 2022 di 15 euro sui minimi e 5 euro sui massimi.
Il frumento duro Turco-Russo al 13% di proteine, dal 9 aprile scorso non è più quotato. Ultima quotazione risale al 26 marzo scorso, quando era rimasto stabile sui valori raggiunti nella precedente seduta, confermandosi a 345 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Questo cereale d'importazione dal 16 gennaio ha perso complessivamente 55 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bari
Alla Borsa Merci di Bari il 16 aprile 2024 si è riunita la Commissione Cereali, rilevando le quotazioni del grano duro fino nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi: 344 euro alla tonnellata sui minimi e 349 euro sui massimi, in aumento di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 9 aprile, quando si era verificato un altro aumento di 10 euro sulla ancor precedente seduta del 26 marzo 2024.
Dal 1° agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 16 aprile perdite pari a 101 euro. L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 16 aprile 2024 si presentano maggiori di 9 euro alla tonnellata sui minimi e minori di 1 euro sui massimi.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 9 aprile scorso era stato fissato a 398 euro alla tonnellata sui minimi ed a 403 euro sui massimi, in aumento di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 9 aprile, quando si era verificato un aumento di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 26 marzo 2024.
Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - sono in perdita di 117 euro alla tonnellata.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 16 aprile 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 330 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 9 aprile scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 85 euro alla tonnellata. I valori del 16 aprile 2024 risultano più bassi di 20 euro sui minimi e 15 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
- Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 345 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 9 aprile scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 85 euro alla tonnellata. I valori del 16 aprile risultano minori di 9 euro sui minimi e di 4 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.
Il 16 aprile scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi, valori stabili sulla precedente seduta del 9 aprile 2024.
Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 65 euro alla tonnellata sui minimi e 75 euro sui massimi. Si tratta di valori inferiori di 20 euro alla tonnellata sui minimi e di 15 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.
Risultano anche stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 16 aprile 2024, son stati quotati 415 euro alla tonnellata sui minimi e 430 euro sui massimi. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 82 euro alla tonnellata.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 12 aprile 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri. Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 345 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi, in rialzo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 5 aprile, quando si era verificato un aumento di pari importo sull'ancor precedente seduta del 29 marzo 2024.
Dal 15 dicembre 2023 all'ultima seduta del 12 aprile scorso il cereale pastificabile su questa piazza ha perso comunque 34 euro alla tonnellata. Dal 28 luglio, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano comunque perdite ad oggi pari a 110 euro alla tonnellata.
I valori del 12 aprile 2024, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, si presentano ora in rialzo di soli 3 euro sui minimi e 5 euro sui sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno, 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.
Nella seduta del 12 aprile 2024 il grano duro canadese di prima qualità è stato fissato a 402 euro alla tonnellata sui minimi ed a 405 euro sui massimi, in aumento di 8 euro alla tonnellata sui valori del 5 aprile, quando si era invece registrata stabilità sul 29 marzo 2024. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi si registrano perdite per 122 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino l'11 aprile 2024 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 323 euro alla tonnellata sui minimi e 328 euro sui massimi, valori in aumento di 3 euro sulla precedente seduta del 4 aprile, quando si era verificato un altro aumento di 5 euro sull'ancor precedente seduta del 28 marzo 2024.
Dal 3 agosto, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 97 euro alla tonnellata. I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati l'11 aprile 2024 sono minori di 17 euro di quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, attestati a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.
I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 17 aprile 2024
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea sono sostanzialmente fermi alla prima settimana del mese di aprile e sono quelli dal 1° all'8 aprile 2024 e monitorati da AgroNotizie® il 10 aprile 2024. Presentano - su base settimanale - 9 piazze in aumento, 3 in calo ed una stabile su 13 monitorate.
Dopo due settimane consecutive di piazze in prevalenza stabili per la prima volta si registra una prevalenza di piazze in aumento, ma tornano i cali sulle tre piazze ritenute fino ad ora più impermeabili alle variazioni di mercato: Macerata, Perugia ed Ancona perdono l'8 aprile dal 4,3% al 5,7% per ritrovarsi tutte e tre con un prezzo medio di 330 euro alla tonnellata, tutto sommato in linea con i prezzi espressi dalle altre piazze.
Spicca poi Matera, stabile, sempre l'8 aprile, a 330 euro alla tonnellata. Aumenti anche consistenti si registrano su tutte le altre piazze monitorate, come meglio illustrato nella tabella scaricabile al link sottostante, dove si ripropone la stessa tabella della settimana scorsa.
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 10 aprile 2024
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, è quello pubblicato il 10 aprile 2024: quota il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 322 euro alla tonnellata sui minimi e 327 euro sui massimi, in aumento di 2 euro sulla precedente rilevazione del 3 aprile 2024.
Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile rileggere l'articolo dell'11 aprile 2024.
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