Qualità estrema. Sotto tutti i punti di vista: dall'impianto di nuovi vigneti ai miglioramenti in cantina. L'innovazione e l'attenzione ad ogni passaggio del processo produttivo, dalla scelta del clone al vino, sono elementi chiave del 'progetto di squadra' di Donnafugata. Attenzione alla qualità, rispetto dell'ambiente, valorizzazione del territorio: 150 anni di esperienza e una visione appassionata che guarda al futuro
Abbiamo intervistato Antonino Santoro dell'ufficio tecnico di Donnafugata, per approfondire cosa significhi innovare in viticoltura.
Dalla ricerca alla coltivazione: quali sono i vostri rapporti con istituti e università? Sono strategici per portare l'innovazione 'in vigneto'?
La nostra azienda punta molto alla ricerca. Negli ultimi anni si stanno effettuando due sperimentazioni assieme ad università ed istituzioni pubbliche:
Uno studio sulla 'valutazione e valorizzazione del germoplasma selezionato di Moscato di Alessandria, attraverso la costituzione di un campo sperimentale' a Pantelleria in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano; uno studio sull''Innovazione e Valorizzazione dei vitigni autoctoni' in collaborazione con la Regione Sicilia Assessorato Agricoltura e Foreste.
Uve di qualità per la trasformazione in vini di gamma elevata: è possibile intervenendo in vigneto con la tecnica colturale. Sono numerose le ricerche pubblicate sull'argomento. Qual è la vostra esperienza?
Per l'ottenimento di vini di alta gamma e quindi dotati di una qualità intrinseca superiore alla media è necessario intervenire in vigneto a partire dalla potatura invernale per arrivare al momento della vendemmia, nessuna fase vegetativa deve essere trascurata.
Dalla barbatella all'uva: sono importanti il dialogo ed il confronto con i vivaisti viticoli?
Il dialogo con il vivaista è essenziale in quanto solo con la collaborazione si riesce a scegliere il clone e il portinnesto che meglio si adattano sia alla varietà che si vuole impiantare che al territorio dove si vuole posizionare il nuovo vigneto.
Affrontiamo il tema della difesa del vigneto dalle patologie fungine...
Per quanto riguarda la difesa, la cosa più importante è la prevenzione soprattutto se si parla di peronospora. I prodotti presenti in commercio sono più che sufficienti a combattere tutti i funghi che possono provocare danni ai vigneti, l'importante è utilizzarli nei tempi e nei modi giusti. Per esempio un fattore che molti trascurano è quello dell'acidità dell'acqua che si utilizza per i trattamenti, che nella maggior parte dei casi supera i 7 di pH: questo fattore influisce in maniera sostanziale sull'efficacia degli agrofarmaci utilizzati.
In che modo l'agrometeorologia può essere d'aiuto in vigneto?
La nostra azienda si avvale di informazioni riguardanti le condizioni atmosferiche provenienti da due centraline agro-metereologiche. La prima è stata quella del SIAS (Servizio Informativo Agrometereologico Siciliano); successivamente siamo stati partner nella sperimentazione di un nuovo sistema previsionale in collaborazione con Agriveltha, sistema che ci aiuta molto nel prevenire l'insorgenza di problematiche di natura fitosanitaria.
[NDR: Agriveltha consiste nella realizzazione e gestione nel tempo di un sistema di controllo integrato delle attività colturali ed industriali relative alla produzione vitivinicola attraverso il monitoraggio delle variabili climatiche, patologiche, nutrizionali, fermentative e comunque di variabili che incidono o possono influire o influenzare il processo produttivo qualitativo. Obiettivo primario del progetto è quello di prevedere l'insorgenza di malattie quali peronospora e oidio e di contenere l'impiego dei fitofarmaci nella coltivazione della vite - continua on line]
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Particolare delle tenute di Donnafugata a Contessa Entellina - Foto: Pucci Scafidi
Il Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano è un servizio dell'Assessorato Regionale Agricoltura che si avvale di una rete di centraline per il rilevamento e la trasmissione dei dati meteorologici. Una di queste centraline in telemetria è collocata proprio a Contessa Entellina presso la Tenuta di Donnafugata offrendo un importante supporto alle decisioni agronomiche di conduzione del vigneto.
Quanto è importante la corretta definizione di un piano di concimazione e di irrigazione per la vite?
La concimazione è un'operazione colturale da sempre utilizzata per apportare nutrienti ai terreni soggetti a coltivazioni 'intensive'; in passato l'unica funzione era quella di far aumentare le produzioni, oggi questa tecnica ci consente tramite una studio della composizione chimico-fisica del terreno, derivate da analisi di laboratorio, di intervenire in maniera mirata, andando ad apportare gli elementi nutritivi mancanti e di cui la pianta ha bisogno per la produzione di uva atta ad ottenere vini di grande qualità ed equilibrio.
L'irrigazione del vigneto non ha regole, in quanto le variabili in gioco sono tantissime, fra quali dall'andamento climatico in tutte le sue parti, le caratteristiche del terreno, la tipologia di portinnesto e varietà utilizzate, nonché l'obiettivo enologico che si vuole raggiungere.
Oggi i vecchi sistemi d'irrigazione per aspersione (pioggia) sono stati sostituiti da impianti localizzati (a goccia o sub-irrigazione), che consentono oltre che un risparmio d'acqua non indifferente una maggiore salvaguardia del vigneto da problemi di origine fitosanitaria (peronospora, botrite ecc).
Tuttavia per l'ottenimento di uve di alta qualità enologica, l'irrigazione deve essere utilizzata con oculatezza, intervenendo con irrigazioni dette 'di soccorso' che permettono la salvaguardia del vigneto nei momenti di maggiore stress idrico, con volumi d'acqua sufficienti ad evitare fenomeni di disidratazione dell'acino ma non eccessivi da indurre un elevato rigoglio vegetativo della chioma, in particolare durante le fasi di invaiatura e maturazione del grappolo.
Anche nell'ambito della meccanizzazione è importante introdurre innovazioni. Qual è il vostro approccio?
La nostra azienda è dotata di un parco macchine sufficiente e completo, tenendo conto delle esigenze di un'azienda che mira ad ottenere uve di grandissima qualità. Negli ultimi anni la scelta delle macchine è stata influenzata dal grado di confort delle macchine per l'operatore: cabine ammortizzate, dotate di aria condizionata e filtri a carboni attivi, ...
Un'ultima domanda: utilizzi internet per ricercare informazioni utili per la tua attività? Ci puoi consigliare alcuni siti che ritieni indispensabili o utili?
Sì, utilizzo Internet per ricevere informazioni utili. Oltre a consultare il meteo e i siti delle aziende che mi interessano, ricevo le e-mail da due siti: Image Line e Agronotizie.
Una famiglia, una tradizione
Donnafugata nasce in Sicilia da una famiglia che ha sempre creduto nelle straordinarie potenzialità enologiche della propria terra e che conta 150 anni di esperienza nel vino di qualità.
Giacomo Rallo e la moglie Gabriella, convinti che per crescere e migliorare bisogna sempre essere aperti al cambiamento, nel 1983 danno vita ad un nuovo progetto produttivo: Donnafugata. Un'avventura che prende l'avvio dalle storiche cantine di famiglia a Marsala e dalle vigne di Contessa Entellina nel cuore della Sicilia occidentale, per approdare anche sull'isola di Pantelleria. (Continua la lettura on line)
I Vigneti:
Vigneti in produzione: 260 ha
Territori: Contessa Entellina (Mazzaporro, Duchessa, Miccina, Casale Bianco, Arcera), Sambuca di Sicilia (Pandolfina), Santa Margherita Belìce (Predicatore)
Le uve bianche: Ansonica, Catarratto, Grecanico, Chardonnay, Viognier
Le uve rosse: Nero D'Avola, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah
Vigneti in produzione: 68 ha
Contrade: Khamma, Cala Levante, Ghirlanda, Mueggen, Martingana, Barone, Bukkuram, Sibà, Punta Karace, Favarotta, Kania.
Le uve bianche: Il principe dei vitigni aromatici siciliani: il Moscato d'Alessandria detto anche Zibibbo