Il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, sotto la guida del ministro Francesco Lollobrigida, ha potenziato la dotazione del Fondo Grano Duro di 20 milioni di euro, intervento autorizzato con l'approvazione del pacchetto agricoltura da 200 milioni approvato nella Conferenza Stato Regioni del 18 dicembre 2024.

 

Si tratta di un incremento significativo, previsto dal Decreto Legge Agricoltura, che porta le risorse del Fondo dedicato agli agricoltori che sottoscrivono contratti di filiera - per l'annualità 2024 - da 12 milioni di euro a complessivi 32 milioni di euro.

 

Secondo una nota del Masaf "Grazie a questo aumento, il contributo ad ettaro viene raddoppiato, passando da 100 a 200 euro per la campagna 2024, con l'Organismo Pagatore Agea identificato come soggetto gestore dell'aiuto, un passo importante per aumentare la redditività di una coltura strategica e sostenere la sovranità alimentare nazionale".

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I 200 euro ad ettaro, come noto, sono il valore massimo dell'aiuto, che va incontro comunque alla possibile tagliola determinata dalla capienza del plafond. Pertanto, resta vero che nel caso le domande complessive presentate fossero superiori al valore di 160mila ettari - dato che si ottiene dividendo il valore complessivo del Fondo (32 milioni) per i 200 euro di massimale - il contributo verrebbe ridotto per tutti in proporzione.

 

Le domande di aiuto per la campagna 2024 sul Fondo Grano Duro, sono state già presentate dagli agricoltori aderenti ad un contratto di filiera, come richiesto dalle norme regolamentari, entro il 16 settembre 2024, termine per quest'anno prorogato al 30 settembre 2024 da Agea.

 

Il contributo per la produzione del grano duro in filiera è concesso in regime di de minimis con il massimale di 25mila euro, quello che era ancora vigente al momento della presentazione della domanda.

 

Pertanto, gli agricoltori che avessero ricevuto nell'ultimo triennio altri contributi in regime di de minimis vedrebbero ridursi comunque il sostegno sul grano duro, per far sì che la somma complessiva degli aiuti ricevuti non superi la soglia dei 25mila euro. Infine, l'aiuto resta concesso nel limite di 50 ettari per impresa agricola.