Mancano 38 giorni al primo G8 agricolo, il vertice organizzato nell’ambito del Prossimo incontro degli 8 Grandi. Obbiettivo del summit è individuare una strategia comune a livello globale per fronteggiare le spirali dei prezzi delle materie prime agricole e per limitare l’impatto di future emergenze alimentari mondiali.
Su Agricolturaitalianaonline, il giornale telematico del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali sono state raccolte le aspettative espresse da alcuni protagonisti della cultura nazionale ed internazionale.
 
“In questo drammatico momento tutti elaborano mappe della crisi della finanza internazionale e della economia reale dei vari sistemi nazionali - ha detto Giuseppe De Rita, presidente del Censis -. Ogni mappa non serve se non si capisse cosa sta sotto ogni mappa, cioè il territorio”. De Rita ha sottolineato che “il territorio è sempre e dovunque legato all'agricoltura ed ai suoi operatori, le vere fondamenta su cui basare lo sviluppo del futuro, i grandi protagonisti delle politiche internazionali e domestiche cui dovremo mettere mano. L'elaborazione concreta di questa consapevolezza è chiaramente la sfida della prossima riunione del G8 agricolo a Treviso”.
 
"Perché la nostra 'casa' esca indenne da questa crisi bisogna rafforzarla dalle fondamenta: gli agricoltori. Assumendo la presidenza del primo G8 agricolo, ci prendiamo la responsabilità di tracciare una strada condivisa per uscire dalla crisi e per rispondere all'emergenza alimentare mondiale, restituendo alla produzione agricola e ai contadini il ruolo centrale che spetta loro nell'economia”. Queste le parole del ministro delle Politiche agricole Luca Zaia. Alcuni dei numerosi temi che verranno trattati tra il 18 e il 20 aprile al vertice di Cison di Valmarino, in Provincia di Treviso, sono l’emergenza alimentare mondiale, la centralità della produzione agricola, l'aumento della produttività dei Paesi in via di sviluppo per ridurre il divario fra domanda e offerta, il rafforzamento delle aree rurali e la lotta alla speculazione.
 
Ulderico Bernardi, professore ordinario di Sociologia dei processi culturali nel dipartimento di scienze economiche dell'Università Ca' Foscari di Venezia, ha marcato la valenza del Summit quale "opportunità storica per richiamare l'attenzione della grande politica sull'unica fonte di ricchezza in grado di accrescere insieme il benessere e la bellezza del mondo". E anche Pietrangelo Buttafuoco, giornalista e scrittore, è intervenuto al dibattito sottolineando il valore della ruralità: “Perfino la grave crisi economica trova nella terra l'unico argine a favore degli ultimi. Nessuna parola cade a caso e non è un capriccio del linguaggio che la parola terra sia sinonimo di pianeta, il nostro abitare, infatti è fondato dallo stupore per il creato e dalla facondia del lavoro contadino. Solo chi tiene la zappa in mano saprà trovare un pugno di grano al mondo”. Al dibattito virtuale su  Agricolturaitalianaonline interverranno nelle prossime settimane numerose altre personalità.
 
Il vertice di Cison di Valmarino vedrà la partecipazione - oltre ai ministri dei Paesi G8 (Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, USA, Giappone, Canada, Russia) - anche del ministro dell’Agricoltura della Repubblica ceca, come presidente di turno del Consiglio Ue, della Commissaria Ue all’agricoltura Marianne Fischer Boel e dei ministri dell’agricoltura di Brasile, Cina, India, Messico, Sud Africa ed Egitto (formato G5+Egitto). Verranno invitati a partecipare anche i vertici di Fao, Pam (Programma mondiale degli alimenti), Ifad (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo) e Banca Mondiale e dell’High Level Task Force sulla sicurezza alimentare delle Nazioni Unite, l’Unione Africana e l’Ocse.