Focus sull'allevamento di vacche da latte. Ad occuparsi del tema è l'esperto Ant Koopmans, dell’Istituto di ricerca Schothorst che ha attivato una collaborazione con l'azienda olandese Sloten che dal 1958 produce e commercializza alimenti per i giovani animali.

"Una buona produzione di latte dipende da vacche sane: qualche allevatore pensa che questo non sia importante?
L'attenzione delle aziende agricole, (alimentazione e investimenti), la maggior parte delle volte è rivolta soprattutto agli animali più adulti. L’allevatore deve, invece, convincersi che la produzione ottimale di latte viene raggiunta solamente da un ottimale svezzamento delle vitelle, che sono le future vacche produttrici.

Diversi studi effettuati negli Stati Uniti dimostrano che una crescita veloce dei vitelli durante la fase di svezzamento influenza una maggiore produzione di latte nella prima lattazione. Una salute ottimale e un impiego minimo di antibiotici nei vitelli sembrano avere un effetto positivo sulla carriera produttiva della vacca. L’Istituto di ricerca Schothorst collaborerà con Sloten per riuscire a determinare la correlazione tra lo svezzamento precoce e la carriera produttiva della vacca da latte.

Nel Centro sperimentale stiamo effettuando lavori utilizzando box singoli mobili che possono essere facilmente spostati all’esterno dell’azienda per la pulizia e la disinfezione. Gli animali possono quindi soggiornare in ambienti puliti, alloggi individuali sin dalla nascita dove, dopo la fase colostrale, possono essere allattati e alimentati con mangime da svezzamento, acqua ed erba medica.

I box sono stati progettati per consentire l’accesso ai vitelli da un lato, attraverso uno sportello, senza che l’allevatore ci debba entrare; si ha così una buona igiene, indispensabile per limitare la trasmissione di malattie. Dopo 14 giorni, quando i vitelli si abituano all’allattamento e all’assunzione di mangime ed erba medica, vengono spostati in box multipli e il latte ai vitelli viene somministrato attraverso l’allattatrice automatica.

Per agevolare la ricerca, l'apparecchiatura di somministrazione del latte sarà adatta per la somministrazione di due tipi di latte con due diversi protocolli di alimentazione.
L’alimentazione solida viene somministrata tramite un trogolo, per una maggiore igiene degli alimenti e per evitare il rischio di sporcare la corsia di alimentazione. Un buon microclima è stato creato nella parte posteriore della stalla, dove i vitelli sono in parte sia su grigliato sia su paglia, in modo che gli animali possano sdraiarsi comodamente sulla lettiera calda. Gli animali vengono tenuti in questa parte di stalla fino all'età di 4-5 mesi, cioè fino a quando non possono adeguatamente regolare la loro temperatura corporea per poi essere trasferiti tutti insieme. In questo secondo ambiente, il concentrato viene somministrato in apposite mangiatoie che consentono la registrazione del consumo individuale. I vitelli in questa fase vengono pesati regolarmente per monitorare con precisione gli effetti dell’alimentazione sulla crescita. Nella ricerca voluta dalla Sloten vengono attualmente utilizzati due tipi di latte in polvere, con diverse tipologie di concentrazione del latte. I risultati durante i test effettuati nel primo anno dimostrano che i vitelli che ricevono sostituti di latte più concentrati crescono più rapidamente e prossimamente queste vitelle avranno il primo parto entro il 24° mese di vita; saremo in grado di dimostrare che un maggior consumo di latte in polvere, porta ad una maggior crescita e crea vacche in grado di produrre più latte dopo il primo parto. Attualmente stiamo collaborando con Sloten per ottimizzare il concetto di allevamento sia in termini di salute che di vantaggio economico".

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