In quel lasso di tempo, infatti, la pianta continua a vegetare, ed anzi è proprio in questo periodo che accumula più sostanze nutritive da utilizzare poi la primavera successiva durante la fase di ripresa vegetativa.
I risultati che si possono ottenere da una concimazione autunnale sono un migliore equilibrio vegeto produttivo, un aumento della fertilità delle gemme a fiore, un aumento della produzione ed infine una riduzione dell'alternanza produttiva, punto cardine fondamentale per mantenere elevata e costante la redditività dei frutteti.
È importante non confondere però la concimazione autunnale con quella primaverile: le due concimazioni sono complementari tra loro, senza che l'una escluda l'altra; ciò va preso in considerazione per non superare le unità fertilizzanti previste annualmente dal piano di concimazione aziendale.
Per la distribuzione al terreno, Cifo consiglia Top N e Top 7-5-14: entrambi fanno parte della Linea Top, ad alta efficienza nutrizionale e a basso impatto ambientale.
In applicazione fogliare, i prodotti suggeriti sono Macys BC 28, il biostimolante che influenza positivamente la pianta durante le funzioni fisiologiche creando le condizioni per sopportare inverni rigidi, BZ Fast che apporta boro e zinco per il regolare sviluppo di fiori e frutti e per l'irrobustimento dei tessuti vegetali e Floral 20-20-20, che consente di somministrare alla pianta la giusta quota di elementi nutritivi fondamentali, inclusi i microelementi, per ripristinare la naturale riserva nutrizionale e per affrontare nel modo migliore la ripresa vegetativa nella primavera successiva.
Mettiamo a riposo le piante ben nutrite per farle lavorare al meglio alla ripresa vegetativa.
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Fonte: Cifo