Nonostante la pressione mediatica contro il rilascio delle autorizzazioni per emergenza fitosanitaria, in Italia si continua a cercare di sopperire alle lacune di mezzi tecnici contro fitoparassiti che la revoca di principi attivi molto efficaci sta rendendo sempre più dannosi.
È la volta della mosca dell'olivo che, privata ormai da tempo del suo principale nemico, il dimetoato, è più dannosa che mai, anche se in questa annata siccitosa e torrida si è un po' ridimensionata, tanto che le previsioni sui suoi attacchi sono prevalentemente ottimistiche.
Appare quindi in controtendenza l'approvazione dell'emergenza fitosanitaria concessa nel mese di ottobre dal Servizio Fitosanitario Nazionale, riguardante l'uso nel mese di novembre dell'insetticida microbiologico Metarhizium brunneum strain Ma 43, che vanta formulati autorizzati su moltissime orticole, vite, fragola, forestali contro tripidi, mosche bianche e acari.
L'apparente contraddizione è presto spiegata: il rilascio di autorizzazioni di emergenza tenta di colmare la carenza di mezzi tecnici considerati a basso impatto ambientale perché le lungaggini delle procedure "normali" non consentono l'immissione sul mercato di questi mezzi in tempi ragionevoli.
Questo tema è sentito in tutta Europa e sarà uno dei punti di discussione della riunione annuale delle autorità del Sud Europa, che verrà ospitata a Madrid dal presidente di turno Spagna il 17-18 novembre prossimo. Ma gli altri stati dell'Europa del Sud come si comportano? Osservando l'archivio del Pppams, il portale europeo sulle autorizzazioni di prodotti fitosanitari, attualmente limitato a quelle di emergenza, notiamo che l'Italia è l'unica ad aver segnalato come mezzo di emergenza contro la mosca dell'olivo questo microrganismo (ricordiamo che la segnalazione dell'emergenza deve essere seguita dall'apposita autorizzazione rilasciata dalle autorità solitamente su istanza dell'impresa titolare del prodotto), mentre i cugini greci si sono rivolti ai più tradizionali cyantraniliprole e acetamiprid (quest'ultimo in trappole), anche se ci potrebbero essere sorprese in quanto l'archivio è aggiornato a settembre 2022.
Consueto avviso per i lettori
Affinché queste soluzioni di emergenza possano essere utilizzate in campo si dovrà aspettare la pubblicazione di un decreto del Ministero della Salute che le autorizza per un periodo di 120 giorni, come previsto dall'articolo 53 del citato regolamento 1107/2009. Ricordiamo che il confronto delle soluzioni disponibili per la risoluzione delle emergenze fitosanitarie deve in primis tenere conto dell'eventuale disponibilità di prodotti autorizzati e della percorribilità di alternative non chimiche.
Non sempre la segnalazione di un'emergenza porta automaticamente all'autorizzazione: le aziende produttrici devono infatti presentare domanda di autorizzazione per emergenza fitosanitaria, corredata dai dati sperimentali per dimostrare l'efficacia e la sicurezza del prodotto per l'uomo e l'ambiente.
Pppams in pensione, arriva Esfc
Forse questo aggiornamento non interesserà tutti gli addetti alla filiera, anche se come vengono spesi e spesso sprecati i soldi delle nostre tasse crediamo interessi un po' tutti. Cosa è successo? Il Pppams (Plant Protection Products Application Management System) è una sorta di archivio centralizzato di tutte le autorizzazioni di prodotti fitosanitari rilasciate dai 27 Paesi membri Ue.
Poiché quasi tutti i Paesi ha un proprio database accessibile dall'esterno, spesso anche tradotto in inglese, la tenuta parallela anche dell'archivio centralizzato rappresenta una duplicazione del lavoro, sia per i titolari di autorizzazione che per le autorità. Il database era originariamente partito con l'obiettivo di gestire tutti i tipi di pratiche, ma per vari motivi si è sempre limitato alla gestione delle sole autorizzazioni per emergenza fitosanitaria, per le quali costituisce uno strumento tutto sommato utile.
La Commissione ha tuttavia deciso di far gestire la materia all'Efsa, passando al sistema utilizzato dall'agenzia di Parma per la gestione delle procedure riguardanti altre materie come l'autorizzazione dei nuovi alimenti. La commissione ha promesso gradualità nel passaggio. Vedremo come si evolverà la materia.
Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi
- Regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009
- Portale del Ministero della Salute sulle autorizzazioni in deroga per emergenza fitosanitaria
- Portale "Trovanorme"
- Database Ue delle autorizzazioni di emergenza
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Fonte: AgroNotizie