Diflubenzuron
Brutto colpo per il diflubenzuron, l’insetticida che per primo ha consentito l’applicazione dei criteri di lotta integrata in Europa, per via dell’allora innovativo (parliamo del 1977 – quando fu registrato in Italia per la prima volta) meccanismo d’azione, “cattivo” con i fitofagi e “buono” con gli ausiliari.Per effetto della cosiddetta “stretta sulle impurezze” tossicologicamente rilevanti (in questo caso il “cattivo” è la PCA – 4-cloroanilina - metabolita e impurezza del diflubenzuron), che ha fatto altre vittime illustri, la commissione Ue è stata costretta ad aggiornare le condizioni di autorizzazione della sostanza attiva, proibendone cautelativamente l’uso sulle colture eduli.
La sofferta decisione, approvata con ventisei Stati a favore, uno contrario e sei astensioni, è stata ufficializzata con il regolamento 2017/855, che prevede l’adeguamento delle etichette da parte degli Stati membri entro l’8 settembre 2017, con la possibilità di concedere sino a dodici mesi di tolleranza per i prodotti con vecchia etichetta. La restrizione cautelativa potrà essere riconsiderata alla luce di nuovi studi presentati a supporto dell’autorizzazione Ue della sostanza attiva.
Fluroxipir
Più fortunato l’erbicida fluroxypir, per il quale l’analogo problema di impurezze rilevanti (questa volta è l’N-metil-2-pirrolidone) è stato risolto fissando un tetto di 3 g/kg nella sostanza attiva tecnica.Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi
- Regolamento di esecuzione (Ue) 2017/855 della Commissione del 18 maggio 2017 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda le condizioni di approvazione della sostanza attiva diflubenzurone (Testo rilevante ai fini del SEE)
- Regolamento di esecuzione (Ue) 2017/856 della Commissione del 18 maggio 2017 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda le condizioni di approvazione della sostanza attiva flurossipir
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Fonte: Agronotizie