Giunto all'ottava edizione, l'incontro ha contato la presenza di circa 320 operatori professionali, come pure dei tecnici delle maggiori società di agrochimica, ognuna delle quali ha presentato le proprie novità tecniche di rilievo per la campagna 2013.
La grande famiglia dei fungicidi ha tenuto banco con il maggior numero di novità: nuove sostanze attive, nuove miscele, nuove registrazioni, due delle quali a base di microrganismi.
Non solo novità assolute, quindi, ma anche estensioni degli impieghi oppure nuove formulazioni. Fronti che comunque arricchiscono il panorama entro il quale è possibile attingere soluzioni tecniche da contrapporre alle avversità fitosanitarie.
Di seguito verrà riportata una serie di brevi sintesi degli interventi che si sono succeduti durante la giornata. Per gli approfondimenti su ciascun prodotto è comunque possibile scaricare i documenti in pdf che la Regione Emilia Romagna ha messo a disposizione sul proprio sito (clicca qui per scaricare le presentazioni in pdf)
Sezione fungicidi
Nuovi antiodici entrano in campo: formulati come emulsioni acquose al 5,1% di cyflufenamid, i nuovi campioni antioidici sono registrati su vite e melo, colture sulle quali è bene intervenire in chiave preventiva nell'ambito di programmi di difesa basati sull'alternanza di prodotti a diversa modalità d'azione. Caratterizzati da ottimale il profilo tossicologico ed ecotossicologico, i due formulati disponibili sul mercato sono Cidely di Syngenta Crop Protection e Rebel Top di Sipcam.
Sempre l'oidio al centro del mirino con meptyldinocap, sostanza attiva alla base di Karathane Star.
Meptyldinocap va impiegato con approccio preventivo antisporulante, ma la sostanza attiva mostra anche un'attività di tipo curativo, inducendo il collasso dei conidi. La sua collocazione elettiva pare quindi essere la sanitizzazione della vite contro l'oidio nelle prime fasi della difesa antioidica. Riducendo la formazione dei cleistoteci e la vitalità delle ascospore, meptyldinocap si presta anche per ridurre il potenziale d'inoculo per le stagioni successive. Altra novità di Dow si chiama Arius System Plus, antiodico a base di myclobutanil e quinoxyfen, il quale mostra nuove colture in etichetta
Dall'oidio alla botrite. Da Bayer Cropscience viene proposto Luna Privilege, a base di fluopyram, sostanza attiva appartenente alla nuova famiglia chimica delle pyrydinil-ethil benzammidi. Formulato come sospensione concentrata a 500 g/l di sostanza attiva, è registrato per ora solo su vite. Applicato dai 100 ai 250 g s.s./ha, mostra però buona efficacia anche contro diverse forme di oidio, monilie e Sclerotinia, pur manifestando anche una certa azione contro Ticchiolatua. L'ottimo profilo tossicologico ne permette l'acquisto senza patentino.
Vite e colture orticole hanno un nuovo antibortritico: fenpyrazamine, la sostanza attiva alla base di Prolectus, prodotto targato Sumitomo Chemical Italia. Fenpyrazamine è un derivato dei pyrazolinoni ed è attivo oltre che su botrite anche su Sclerotinia e Monilia. Granulare al 50% di sostanza attiva, Prolectus è un prodotto translaminare e sistemico e mostra un eccellente profilo tossicologico ed ecotossicologico, come pure ottimale risulta il suo profilo residuale. Si utilizza come antibotritico su vite e orticole (in ambiente protetto) alle dosi rispettivamente di 1 e 0,8-1,2 kg/ha.
Altro antibotritico, ma questa volta si tratta di un agente microbiologico: l'ascomicete Aureobasidium pullulans. Commercializzato in formulazione granulare da Manica, risponde al nome di Botector. Il microrganismo tende a concentrarsi nelle lesioni degli acini attraverso le quali penetra la botrite. Quindi esercita una competizione naturale contro il patogeno. Questo antibotritico naturale va impiegato su vite alla dose di 400 g/ha, concentrando l'applicazione sulla fascia in cui risiedono i grappoli. Utilizzato in chiave preventiva, Botector permette di alternare le sostanze attive di sintesi con un agente naturale, migliorando il profilo residuale dei raccolti e concorrendo alla riduzione di pericoli di resistenza.
Anche da Makhteshim Agan Italia giunge un antibotritico per la vite, ma non solo. Qualy è un'emulsione concentrata a base di cyprodinil in ragione di 300 g/L. Fungicida ad azione endoterapica, cyprodinil appartiene alla famiglia chimica delle anilino-pirimidine. Classificato come Xi, oltre alla botrite dell'uva da vino e da tavola Qualy controlla anche la Ticchiolatura delle pomacee. La dose d'impiego varia a seconda delle colture: sulle pomacee spazia fra 50 e 100 ml/ha, mentre su vite il range è tra 75 e 250 ml/hl.
Una patologia che molti hanno quasi dimenticato, il Mal dell'Esca. Contro questa patologia della vite è oggi a disposizione un prodotto di origine naturale: Remedier. A base di Trichoderma asperellum (=harzianum) e di Trichoderma gamsii (=viride), Remedier è una registrazione di Isagro spa e si propone normalmente contro i marciumi radicali e del colletto nelle colture orticole. Ha recentemente ottenuto però anche un'estensione provvisoria contro il Mal dell'Esca della vite, sulla quale si applica fra metà marzo e inizio aprile alla dose di un chilo per ettaro, distribuito con circa 400 l/ha di acqua.
Anche lo sposalizio fra formulati diversi può essere una novità. Da Syngenta Crop Protection viene proposto nel 2013 un twin pack composto da una confezione di Pergado SC (mandipropamid) e una di Zominex (zoxamide). Entrambe sospensioni concentrate, sono applicabili come antiperonosporici su vite, pomodoro e patata alla dose di 0,5-0,6 litri per ettaro. La spiccata complementarietà dei due prodotti permette un controllo ottimale del patogeno, come pure giova nell'ottica antiresistenza.
Anche da Gowan giungono nuove soluzione antiperonosporiche in forma "Bi-Pack". La prima porta il nome di Presidium, la seconda di Tempio. Presidium consta di una confezione di Zoxium 240 SC (zoxamide) e una di Feudo 50 WP (dimetomorf). Tempio abbina invece una confezione di Zoxium 240 SC a una di Sarmox 45 DG (cymoxanil). Ognuno dei due Bi-Pack si adopera in ragione di una confezione per ettaro. Da sottolineare infine anche la forte complementarietà d'azione fra le sostanze attive abbinate da Gowan. Zoxamide apporta peraltro anche un'interessante azione collaterale contro botrite e Black-Rot.
Passando dalla vite alle pomacee, giunge da Nufarm una novità contro la maculatura bruna del pero. Nando Maxi è un formulato che contiene fluazinam in ragione di 500 g/l e si applica su pero tra la fase di sfioritura a quella di ingrossamento dei frutti. La dose d'impiego è di 100 g/hl, pari a una dose massima di 1,5 L/ha. In etichetta Nando Maxi riporta usi su vite (botrite), melo (Ticchiolatura e Alternaria), pero (Maculatura), patata (peronospora). Viene distribuito in Italia da Siapa.
Anche l'actinidia ha trovato un nuovo alleato: Amylo-X, attualmente l'unico formualto registrato su kiwi a base di Bacillus amyloliquefaciens, nel suo ceppo D747. Essendo un prodotto naturale Amylo-X è applicabile sia in agricoltura convenzionale, sia in agricoltura biologica nella lotta contro il Cancro batterico dell'actinidia, ovvero lo Pseudomonas syringae. Formulato come granuli idrodispersibili, Amylo-X è commercializzato da Biogard, divisione di Cbc Europe, e oltre al kiwi riporta in etichetta registrazioni su vite (botrite, marciume acido), pomacee (Colpo di fuoco, Maculatura), lattughe (Sclerotinia e Bremia) solanacee e fragola (botrite). La dose d'impiego è compresa fra 1,5 e 2,5 kg/ha.
Ancora le batteriosi al centro del mirino di Selecta Disperss di Cerexagri (UPL). Il formulato a base di idrossisolfato di rame può infatti essere impiegato anche contro le batteriosi delle drupacee (Xanthomonas arboricola). Trattasi d formulazione WG al 20% di sostanza attiva e si è impiegato sino a oggi su drupacee solamente "al bruno". Recente novità, Selecta Disperss si può adesso applicare anche in piena vegetazione a dosi comprese fra 100 e 200 g/hl. Il momento di impiego è molto ampio, spaziando dalla caduta petali alla raccolta.
Carota, cipolla e aglio: qualcuno pensa anche a loro. Basf ha infatti ottenuto l'estensione di impiego per il proprio Signum, miscela in granuli idrodispersibili a base di boscalid e pyraclostrobin. Già ampiamente utilizzato su numerose colture orticole, ora potrà essere utilizzato anche contro le patologie delle liliacee e della carota. Alternariosi, botrite, oidio, ruggini e marciumi sono infatti nel mirino di Signum, il quale va impiegato su carota a un chilo ettaro, mentre su cipolla e aglio si utilizza alla dose di 1,5 kg/ha.
Ancora aglio e cipolla, ma non solo, al centro dell'attenzione di Custodia, prodotto di Makhteshim Agan in corso di registrazione a base di azoxystrobin e tebuconazolo. Applicabile su cereali, orticole e vite, Custodia è una sospensione concentrata che si applica su orticole a dosi comprese fra 0,5 e un litro per ettaro, mentre la dose sale su vite a 0,75 L/ha. Infine, su cereali le dosi si elevano a 1-1,25 L/ha. Nello spettro d'azione di Custodia ricadono oidio, fusariosi, ruggini, Septoria, rincosporiosi e maculatura reticolata dell'orzo.
Sezione erbicidi
Due sole le novità presentate a Bologna in tema di diserbi. La prima è Weedazol TL, formulato di Nufarm a base di amitrole, sostanza attiva utilizzabile in post-emergenza delle infestanti, dal momento che agisce fondamentalmente per assorbimento fogliare. Inibitore della sintesi dei carotenoidi, Weedazol TL si applica in frutticoltura alla dose di 3,3 L/ha. Il trattamento erbicida si deve effettuare "su banda", avendo cura di concentrare l'applicazione su un terzo della superficie. Ciò implica che la dose effettivamente utilizzata lungo la fascia trattata è pari a 10 L/ha. Ottimo su equiseto e Phragmites, oltre ai diserbi lungo la fila in frutticoltura Weedazol TL può essere impiegato "spot" su stoppie di cereali e altre colture a pieno campo ove siano dilagate infestazioni particolarmente importanti. Weedazol è distribuita da Siapa.
Il secondo erbicida della giornata è Runway di Dow. Questo erbicida sistemico è un'emulsione acqua/olio a base di aminopiralid e fluroxipir e s'impiega in campo extra-agricolo. Classificato come Xi, si applica alla dose di 2 L/ha a pieno campo e a 1 L/ha per applicazioni di tipo localizzato. Nel suo spettro d'azione ricadono numerose infestanti dicotiledoni e specie arbustive/arboree.
Sezione fitoregolatori
Unico rappresentante di questa categoria presentato a Bologna, Moddus, il regolatore di crescita di Syngenta a base di trinexapac etile. L'utilizzo di Moddus consente al frumento di meglio approfondire l'apparato radicale nel terreno e di contenere la parte epigea della coltura. Ciò apporta notevoli vantaggi alle piante trattate, soprattutto in condizioni di carenze idriche come quelle per esempio verificatesi nel corso del 2012. Registrato su frumento, sia tenero, sia duro, Moddus si applica una sola volta all'anno alla dose di 0,5 L/ha.
Sezione insetticidi
Una tripletta di feromoni apre i giochi della sezione dedicata al controllo degli insetti.
La prima di queste è targata Suterra e porta il nome di Checmate Puffer CM. Propone un approccio innovativo al controllo di Cydia pomonella atraverso una modalità originale di diffusione dello specifico feromone. L'aspetto esteriore ricorda vagamente quello delle casette in legno per uccelli. All'interno è posizionata una bomboletta contenente il feromone e le batterie necessarie per temporizzare e dosare l'erogazione del feromone stesso. A tempi prefissati, e a dosi prefissate, viene generato un aerosol che diffonde nell'aria circostante.
Più conformi alla tradizione, ma anch'esse originali nella forma e nella composizione, appaiono le Cidetrak proposte da Certis Europe. La prima, Cidetrak Ofm è specifica per Cydia molesta, la seconda, Cidetrak CM, è invece specifica per la Carpocapsa. La peculiarità più visibile delle Cidetrak è la forma: gli erogatori sono infatti sagomati in guisa di "tassello di puzzle". Abbastanza morbidi, gli erogatori possono essere facilmente applicati con un "click" sui rami delle colture. La porosità dello strumento consente la progressiva diffusione della sostanza attiva nell'ambiente circostante.
Anche per la vite ci sono novità, questa volta da Basf. Contro Lobesia botrana è stato messo a punto Rak 2 Max, il quale presenta dispenser migliorati nella forma, nella performance e nella loro gestibilità in campo. Si applica in ragione di 500 erogatori per ettaro.
Per quanto riguarda i tripidi delle colture orticole giunge il primo degli insetticidi "veri" presentati nell'incontro tecnico bolognese. Si tratta di Dicarzol 10 SP, una polvere a base di formetanate commercializzata da Gowan Italia in sacchetti idrosolubili. In attesa di registrazione, Dicarzol ha un'etichetta che propone usi su drupacee, vite da tavola e sulle più importanti colture orticole. Nel suo spettro d'azione ricadono acari e tripidi, sui quali agisce per contatto e ingestione.
Novità anche per la frutticoltura, o meglio: un ritorno. Si tratta di triflumuron, sostanza attiva alla base di Alsystin, storico Igr commercializzato da Bayer Cropscience. Dopo un periodo di assenza dai mercati, ora l'insetticida è stato ri-registrato. Il "nuovo" Alsystin è una sospensione concentrata che conterrà triflumuron in ragione di 480 g/L. In etichetta sono riportate colture pomacee e drupacee. I target d'elezione, ovviamente, i lepidotteri, Cidie in testa. La dose proposta è di 25 ml/hl.
Su patata la novità porta il nome di Coragen, l'insetticida a base di chlorantraniliprole di DuPont. Ora Coragen vede la propria etichetta estesa anche alla patata per il controllo della Tignola (Phtorimea operculella). Chlorantraniliprole mostra infatti un'eccellente attività nei confronti dei lepidotteri che affliggono le colture. Caratterizzato da ottimo profilo tossicologico, Coragen va impiegato su Tignola della patata a dosi comprese fra 125 e 175 ml/hl.
Ultimo ma non ultimo, esfenvalerate, piretroide registrato su vite, orticole e colture estensive.
Due i formulati presentati da Sumitomo Chemical: Metis Echo e Sumialfa Echo, i quali verranno commercializzati rispettivamente da Siapa e da Sumitomo Chemical Italia. Ampio lo spettro d'azione di queste emulsioni acqua/olio che contengono la sostanza attiva in ragione di 15 g/L.
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Fonte: Regione Emilia-Romagna - Servizio Fitosanitario
Autore: Donatello Sandroni