I mercati internazionali del grano duro fino risultano molto contrastati, anche per via dell'instabilità dei cambi che incide sulle valutazioni in euro, rendendo poco confrontabili valori raccolti anche a distanza di pochi giorni.
Il prezzo Fob del Cwad di prima qualità al 13% di proteine in Saskatchewan il 31 marzo scorso, pur crescendo di oltre 3 dollari canadesi in termini di quotazioni ufficiali, si ritrova a diminuire di circa 0,80 euro alla tonnellata, mentre il 26 marzo sul St. Lawrence Market di Toronto va in scena un aumento netto di 3 euro alla tonnellata. Negli Usa il prezzo Fob del Northern Durum resta stabile in dollari, ma perde quasi 2 euro solo perché interessato da un lieve deprezzamento della valuta Usa sull'eurovaluta.
Una situazione, questa, cui fanno da corollario i livelli dei noli marittimi nuovamente in calo, un dollaro Usa tornato a perdere colpi su euro e il Future sul Durum a Chicago che torna positivo, ma dopo quattro settimane di cali consecutivi.
Intanto, sulle borse merci italiane monitorate da AgroNotizie® nell'ultima settimana pesano la vicinanza del nuovo raccolto, che fa sentire meno la scarsità, e le buone previsioni per i raccolti canadesi e il clima di instabilità legato ai dazi Usa, ai quali il presidente Trump ha dato il via libera giusto ieri, 2 aprile 2025. Infatti le borse accusano tutte perdite sul frumento duro fino nazionale, mentre a Milano restano stabili solo i prezzi dei frumenti duri esteri.
I prezzi all'origine rilevati da Ismea consolidano ulteriormente i segni di cedimento, con 9 piazze in calo su 13 rilevate.
Noli in calo
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, il primo aprile è sceso a 1.587 punti, perdendone 47 rispetto ai 1.634 punti raggiunti il 26 marzo scorso (-2,88%), quando aveva iniziato a perdere quota rispetto al 19 marzo, data in cui era attestato a 1.637 punti.
Nonostante questo calo, il valore dell'indice resta superiore di 28 punti a quello raggiunto durante la fase dei rialzi il 12 marzo scorso e che pure aveva toccato 1.559 punti.
E rispetto al 15 gennaio scorso, quando l'indice era attestato a 1.063 punti, si registra un aumento pari a 524 punti (+49,3%). Un aumento di ancor maggiore entità - pari a 621 punti - si registra anche sul valore di 966 punti espresso l'8 gennaio scorso (+64,3%), quando l'Indice Baltic era calato ai minimi da fine luglio 2023. L'indice - al 1° aprile 2025 - su base annuale perde il 7,41%, mentre la scorsa settimana perdeva il 17,85%.
Inoltre, una nota di Trading Economics diramata il 1° aprile 2025, afferma: "Baltic Dry è aumentato di 590 punti o del 59,18% dall'inizio del 2025, secondo il trading su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa commodity". E ancora, secondo la medesima fonte, "Si prevede che il Baltic Exchange Dry Index verrà scambiato a 1.476,40 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che verrà scambiato a 1.360,58 tra 12 mesi". Ovvero previsioni costanti sul lungo periodo rispetto alla scorsa settimana e ribassiste sul trimestre appena iniziato.
Chicago, Future Durum Wheat Index +0,33%
Il Future Durum Wheat Index $Cdwi (ex Dwyoo) alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 1° aprile scorso risale a 666,04 punti, poco più di 6,66 dollari Usa per bushel, in aumento di 2,18 punti rispetto al 25 marzo scorso (+033%), quando con 663,86 punti aveva perso ben 7,14 punti sul 18 marzo 2025. In pratica l'indice torna a salire, dopo quattro settimane di flessione che lo avevano visto calare dai 678,00 punti del 28 febbraio ad i 663,86 del 25 marzo di ben 14,14 punti (-2,08%).
Nonostante questo, il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre 2024, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha comunque recuperato 41,56 punti (+6,65%). Rispetto al più recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021- l'indice il 25 marzo assesta il recupero a 58,47 punti (+9,62%).
Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.
Inoltre, la quotazione del 1° aprile scorso, valorizzata al cambio di ieri, 2 aprile 2025, è pari a 225,46 euro alla tonnellata, in lieve flessione di 0,79 euro sulla quotazione del 25 marzo valorizzata al cambio del 26 marzo 2025. La pur minima diminuzione del valore in euro è dovuta alla lieve flessione delle quotazioni in dollari Usa cui si accompagna una seppur minima svalutazione del dollaro Usa, passato dagli 0,93 euro per dollaro della scorsa settimana agli 0,92 euro per dollaro di ieri.
Prezzi Fob in Canada contrastati
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 26 marzo 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 330 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati sul biglietto verde e di 306 euro alla tonnellata per i contratti in eurovaluta, registrandosi così sul 19 marzo scorso stabilità per i contratti in dollari ed un aumento di 3 euro alla tonnellata per quelli in eurovaluta. In questa ultima data si erano registrati sul 12 marzo scorso aumenti di 5 dollari e di 4 euro alla tonnellata.
In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 26 marzo 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 95 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 26 marzo 2025 perdono 87 euro alla tonnellata.
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 31 marzo 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti nella regione dei grandi laghi canadesi, fissato in 463,61 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 3,33 dollari canadesi sul valore espresso il 24 marzo scorso, pari a 460,20 dollari. In questa ultima data si era registrata una flessione di 0,59 dollari canadesi sul valore espresso il 17 marzo scorso, pari a 460,87.
In ogni caso, la valutazione del 31 marzo, rispetto al prezzo del 2 dicembre 2024 di 449,45 dollari canadesi alla tonnellata, ultima quotazione prima dell'avvento dei ghiacci, segnala un apprezzamento di 14,16 dollari canadesi (+3,15%).
La quotazione del 2 dicembre 2024 peraltro registrava un aumento di 2,30 dollari canadesi rispetto alla quotazione del 25 novembre scorso. La quotazione del 2 dicembre 2024 aveva registrato un incremento di valore sulla quotazione del 23 settembre scorso, pari a 391,29 dollari canadesi, di 57,16 (+14,60%).
La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 31 marzo scorso nella regione dei grandi laghi canadesi è pari a 298,42 euro alla tonnellata al cambio del 2 aprile 2025, in diminuzione di 0,81 euro alla tonnellata sui 299,23 euro alla tonnellata della quotazione del 24 marzo valorizzata al cambio del 26 marzo 2025. In pratica, l'effetto di una lieve svalutazione della moneta canadese, calata da 0,65 euro per un dollaro canadese della scorsa settimana agli 0,64 euro per dollaro canadese di ieri, ha avuto un effetto preponderante rispetto alla crescita delle quotazioni in dollari canadesi del prezzo Fob del Cwad di prima qualità.
Prezzo Fob Usa scende sotto i 298 euro
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 28 marzo 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna aprile 2025 è di 323 dollari Usa alla tonnellata, stabile dal 31 gennaio scorso in avanti, quando si era manifestato un calo di 4 dollari sui 327 dollari Usa alla tonnellata raggiunti il 24 gennaio 2025 a seguito di un aumento di 20 dollari sulle precedenti quotazioni di 307 che si erano tenute stabili tra il 6 dicembre 2024 ed il 17 gennaio 2025.
La quotazione del 28 marzo 2025, valorizzata al cambio del 2 aprile 2025, è pari a 297,59 euro alla tonnellata, in diminuzione di 1,95 euro sulla quotazione di pari valore in dollari Usa del 21 marzo, ma valorizzata al cambio del 26 marzo 2025 in 299,54 euro alla tonnellata. Posta l'invarianza del valore in dollari Usa, la diminuzione del valore in euro trova spiegazione diretta nel mutato tasso di cambio, lì dove il dollaro si è leggermente svalutato rispetto alla scorsa settimana, passando da 0,93 euro per dollaro a 0,92 euro per dollaro.
Canada, prezzo all'ingrosso stabile
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 31 marzo 2025 ha rilevato il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine in 330,70 dollari canadesi alla tonnellata, stabile sul 24 marzo scorso, quando si era verificata una perdita di 9,18 dollari canadesi sulla quotazione del 17 marzo scorso, pari a 339,88 dollari canadesi alla tonnellata. Dal 24 febbraio scorso, quando sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - tale valore era stato di 349,07 dollari canadesi alla tonnellata, si registra un calo del prezzo di vendita all'ingrosso di 18,37 dollari. Una tendenza al calo che è ancor più pesante se raffrontata al valore raggiunto il 3 febbraio (367,44 dollari canadesi alla tonnellata) e pari a 36,74 dollari (-10%).
In ogni caso, il prezzo all'ingrosso del Cwad dal 1° ottobre scorso, quando stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, ha guadagnato comunque fino al 31 marzo 2025 ben 36,38 dollari canadesi alla tonnellata (+12,36%).
Il 31 marzo scorso, sono stati calcolati i corrispettivi export basis in 132,92 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 3,34 dollari canadesi sulla scorsa settimana, quando questo valore era attestato a 129,58. Pertanto, l'aumento del prezzo Fob, rimasto invariato il prezzo all'ingrosso all'esportazione, è interamente spiegato dall'aumento dei costi di trasporto interni canadesi.
Canada, prezzi all'origine in aumento
Il 31 marzo 2025 la Commissione ha rilevato il prezzo medio spot del Cwad di prima qualità offerto dagli agricoltori nel Saskatchewan in 333,89 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 1,35 dollari canadesi rispetto all'ultimo valore utile risalente al 17 marzo scorso e pari a 332,54 dollari canadesi alla tonnellata, che si era rivelato stabile sulla rilevazione del 10 marzo scorso, quando invece si era rilevato un aumento di 4,29 dollari canadesi sui 328,25 dollari raggiunti il 24 febbraio 2025.
Con il valore del 31 marzo scorso, sui 289,08 dollari canadesi registrati il 26 agosto 2024, si continua a registrare una tendenza di ripresa dei prezzi, pari a 44,81 dollari (+15,5%). È da tenere presente che il 3 settembre 2024, per la prima volta dal maggio 2024, si era interrotta la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 53,11 dollari (-13,72%).
Il 31 marzo 2025 la Commissione ha rilevato anche il prezzo medio offerto dagli agricoltori del Saskatchewan per le consegne differite a maggio 2025 in 335,10 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 1,59 dollari canadesi sui 333,51 registrati lo scorso 17 marzo, quando si era registrato un aumento di 0,97 sui 332,54 dollari canadesi alla tonnellata del 10 marzo 2025.
Tra il 18 febbraio, quando il valore era attestato a 327,15 dollari, ed il 31 marzo, il prezzo medio per le consegne differite a maggio 2025 offerto dagli agricoltori è aumentato di 7,95 dollari canadesi alla tonnellata. Rispetto al prezzo medio offerto del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto 2024 all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continua a registrare una tendenza, fino al 31 marzo 2025, di ripresa dei prezzi pari a 45,47 dollari (+15,7%).
Grano duro canadese, export al 64% in più sul 2024
Secondo la Commissione per lo sviluppo del grano del Saskatchewan del 31 marzo scorso, le esportazioni canadesi di grano duro nella trentatreesima settimana di campagna commerciale 2024-2025 sono state pari a "131mila e 400 tonnellate" è scritto nel rapporto, dove si sottolinea: "Il totale della stagione è ora di 3 milioni e 570mila tonnellate, in aumento del 64% rispetto all'anno scorso. Le scorte a Thunder Bay sono salite a 116mila e 500 tonnellate".
Borsa Merci Foggia
La Borsa Merci di Foggia ieri - 2 aprile 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 322 euro alla tonnellata sui minimi ed a 327 euro sui massimi, in calo di 8 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 26 marzo, quando era diminuito di altri 5 euro sulla ancor precedente seduta del 19 marzo scorso, quando aveva subìto un primo ribasso di 2 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 12 marzo 2025. Nonostante i recenti cali, dall'8 gennaio al 26 marzo 2025 il prezzo del cereale pastificabile sulla piazza di Foggia è cresciuto di 5 euro alla tonnellata.
Dal 18 settembre 2024, quando le quotazioni di questo cereale a Foggia stazionavano su valori di 310-315 euro, al 2 aprile 2025 si rileva comunque un recupero complessivo delle quotazioni pari a 12 euro alla tonnellata. Inoltre, le quotazioni di ieri del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 15 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 280 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 26 marzo 2025 perdite per 133 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri - 2 aprile 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 286 euro alla tonnellata sui minimi e 291 euro sui massimi, in calo di 4 euro sulla precedente seduta del 26 marzo scorso, quando si era verificato un altro calo di 3 euro sulla ancor precedente seduta del 19 marzo scorso, quando invece era stato rilevato stabile sulle precedenti sedute dal 5 febbraio 2025 in avanti.
Dall'8 gennaio al 2 aprile 2025, il frumento duro fino sulla piazza di Roma è comunque aumentato così di 6 euro alla tonnellata.
Tra il 3 luglio 2024 e il 2 aprile 2025, il frumento duro fino nazionale ha comunque lasciato sul terreno 9 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 286-291 euro. Mentre sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 26 euro alla tonnellata sui minimi e di 31 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 26 marzo 2025 perdite pari a 119 euro alla tonnellata sui minimi e a 124 euro sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 1° aprile 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13% a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 25 marzo, quando si era verificato un altro calo di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 18 marzo 2025, quando invece era stato rilevato stabile sulle precedenti sedute dell'11 e 4 marzo scorso.
A seguito dei recenti cali, il 1° aprile 2025 sulla piazza di Napoli il frumento duro fino è tornato agli stessi valori del 17 dicembre 2024. La quotazione di 340-345 euro del 1° aprile è inferiore di 20 euro a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli.
Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 10 euro, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 1° aprile 2025 perdite pari a 125 euro sui minimi e 135 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
Alla Borsa Merci di Bari il 1° aprile 2025 si è riunita la Commissione Cereali, che ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale. Il cereale pastificabile nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, è stato fissato a 324 euro alla tonnellata sui minimi ed a 329 euro sui massimi, in calo di 6 euro sulla precedente seduta del 25 marzo scorso, quando si era rilevata una diminuzione di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 18 marzo, quando era stato rilevato stabile sulle precedenti sedute dal 28 gennaio 2025 in avanti.
Il frumento duro fino sulla piazza di Bari tra il 7 gennaio e il 1° aprile 2025 ha visto un incremento di valore pari a 4 euro alla tonnellata. Al 1° di aprile l'incremento complessivo delle quotazioni è di 14 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 310-315 euro, che si erano mantenuti stabili dal 30 luglio al 17 settembre 2024. Dalla seduta di esordio del 25 giugno - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - al 1° aprile 2025 sono stati invece bruciati 21 euro alla tonnellata di valore.
E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 25 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 1° aprile 2025 perdite pari a 121 euro.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 1° aprile non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - è di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.
Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 1° aprile 2025 non è stato quotato. L'ultima quotazione è della seduta del 28 gennaio scorso, quando questo frumento è stato fissato a 328 euro alla tonnellata sui minimi e 338 euro sui massimi.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 1° aprile 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddiviso per provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, in calo di 2 euro sulla precedente seduta del 25 marzo scorso. Dall'11 marzo questo frumento sulla piazza di Milano ha perso 8 euro alla tonnellata. Dal 7 gennaio al 1° aprile 2025 le quotazioni di questo cereale hanno comunque guadagnato 5 euro alla tonnellata, rispetto ai valori di 320-330 euro rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Ciò nonostante, i prezzi del 1° aprile 2025 risultano in calo di 20 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 1° aprile 2025 perdite pari a 90 euro alla tonnellata.
- Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 337 euro alla tonnellata sui minimi e 347 euro sui massimi, in calo di 2 euro sulla precedente seduta del 25 marzo scorso. Pur sopportando un calo di 8 euro tra l'11 marzo ed il 1° aprile, dal 7 gennaio al 1° aprile 2025 le quotazioni di questo cereale hanno guadagnato 12 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Ciò nonostante, i prezzi del 1° aprile 2025 risultano in calo di 25 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 1° aprile 2025 pari a 93 euro alla tonnellata.
Il 1° aprile scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 326 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 4 febbraio scorso in avanti, quando invece si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata solo sui valori massimi della ancor precedente seduta del 28 gennaio 2025. Dal 7 gennaio scorso, questi frumenti risultano aumentati di 6 euro sui minimi e di 5 euro sui massimi.
Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 74 euro alla tonnellata sui minimi e 85 euro sui massimi.
I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 1° aprile a 370 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 17 settembre 2024 in avanti, quando invece si era verificato un calo di 15 euro sulla ancor precedente seduta del 10 settembre 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 127 euro alla tonnellata.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
Venerdì 28 marzo 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024. Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 328 euro alla tonnellata sui minimi e a 333 euro sui massimi, in calo di 7 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 21 marzo, quando si era verificato un altro calo di 4 euro sulla ancor precedente seduta del 14 marzo scorso, quando si era avvertito una prima diminuzione di 3 euro alla tonnellata sulla quotazione del 7 marzo 2025.
Dal 10 gennaio scorso, quando il frumento duro fino ad Altamura era quotato 321-326 euro alla tonnellata, si registra - nonostante i recenti cali - un incremento di valore complessivo al 28 marzo 2025 pari a 7 euro alla tonnellata. Dal 13 settembre 2024, quando il frumento duro fino quotava 315-320 euro alla tonnellata, al 28 marzo 2025 si registra un aumento complessivo di 13 euro alla tonnellata. Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è comunque calato di 19 euro alla tonnellata.
E si registra un deprezzamento di 22 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 21 marzo 2025 pari a 127 euro alla tonnellata.
Il 21 marzo 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta per la ventesima seduta consecutiva non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre 2024, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi ed a 410 euro sui massimi. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre 2024 si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 27 marzo 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa.
Questi i prezzi assegnati: 317 euro alla tonnellata sui minimi e 322 sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 20 marzo scorso, quando si era verificato un altro calo di 2 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 13 marzo, quando si era verificato un altro calo ancora di 3 euro sulla precedente seduta del 6 marzo 2025. Tra il 9 gennaio ed il 27 marzo il frumento duro fino sulla piazza di Bologna ha comunque guadagnato così 2 euro alla tonnellata.
I valori del 27 marzo 2025 risultano in calo di 18 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 27 marzo 2025 pari a 103 euro alla tonnellata.
Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 2 aprile 2025
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 24 e il 31 marzo 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 2 aprile 2025, danno 9 piazze in calo e 4 stabili su 13 rilevate. Lo scorso 26 marzo erano state rilevate invece 7 piazze in calo e 6 stabili su 13. Le ultime quattro settimane disegnano un chiaro cambio di tendenza in atto di segno ribassista.
I cali sono diffusi in tutta la penisola, dalle piazze siciliane di Palermo e Catania fino a Milano, passando per Ferrara, Bologna. Foggia e Bari, mentre si fa notare il tonfo di Grosseto che segna un -7,4%. Resistono alla caduta dei prezzi le piazze umbro marchigiane di Perugia, Ancona e Macerata e Matera rilevate il 31 marzo, sono tutte attestate su valori peraltro relativamente bassi di prezzo medio all'origine, tra i 300 ed i 310 euro alla tonnellata, eccezion fatta per Matera, che invece svetta a 345 euro alla tonnellata di prezzo medio pagato al produttore.
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 2 aprile 2025, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 307 euro alla tonnellata sui minimi e 312 euro sui massimi, in calo di 4 euro alla tonnellata sulle quotazioni del 19 marzo scorso.
Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 27 marzo 2025.
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