L'alta pressione garantirà qualche giornata pienamente soleggiata con valori termici in sensibile aumento dopo la lunghissima parentesi di maltempo che ha ripetutamente colpito l'Italia. Sarà però solo una breve parentesi perché ci attende un weekend piuttosto movimentato, tant'è che tra sabato 5 e domenica 6 aprile passeremo da condizioni tardo primaverili al ritorno dell'inverno.
La nuova ondata di maltempo tornerà quindi a caratterizzare la penisola, con rovesci anche a sfondo temporalesco dettati sempre dai frequenti scambi meridiani, peraltro piuttosto tipici in questo periodo stagionale, con discese fredde dalle aree artiche in contrapposizione ai primi richiami caldi subtropicali dai quadranti meridionali. Si dovrà quindi prestare particolare attenzione agli eventi meteo estremi, sempre più frequenti anche sul Mediterraneo.
Analisi e previsione
Dopo il recente periodo di instabilità causato dalle più fredde ed instabili correnti nordorientali, l'anticiclone si appresta a tornare portando un generale miglioramento del quadro meteorologico. Nel corso delle prossime ore registreremo i residui effetti della perturbazione che ha ormai lasciato l'Italia, soprattutto sulle regioni adriatiche meridionali ove non si escludono gli ultimi locali fenomeni; qualche debole nevicata potrà interessare anche i rilievi dell'estremo Nord Ovest a partire dai 1.000 metri di quota.
La graduale ascesa dei valori barici garantirà ampi spazi sereni ed anche un sensibile incremento delle temperature. In particolare, sulla Val Padana e lungo le regioni tirreniche si potranno registrare massime fino a 21-22 gradi.
La parentesi stabile avrà però vita breve. Dalla Scandinavia, infatti, un nuovo impulso di aria artica scivolerà rapidamente verso l'Europa centrorientale, per poi raggiungere anche l'Italia. Il cambiamento avverrà bruscamente nel weekend, quando l'irruzione fredda porterà i suoi effetti sul territorio italiano; l'alta pressione sposterà difatti i propri massimi sulla Gran Bretagna lasciando allo scoperto parte del continente europeo, sul quale inizierà a scorrere un flusso d'aria gelida.
Un nuovo capitolo in questa primavera piuttosto capricciosa, con possibili fenomeni localmente intensi, accompagnati da un drastico calo delle temperature, temporali, forti colpi di vento ed anche grandinate.
Sabato: alla vigilia di un cambiamento
La giornata di sabato 5 aprile sarà caratterizzata da condizioni diffusamente stabili grazie alla presenza di un campo di alta pressione subtropicale, dai chiari attributi africani. Sarà pertanto garantito il sole quasi ovunque, accompagnato anche da valori termici tardo primaverili specie nel corso delle ore centrali della giornata. Le massime toccheranno i 22-23°C nelle principali metropoli centrosettentrionali, con le punte più alte tra Trentino Alto Adige e Sardegna, ove arriveremo a registrare valori fino a 26°C.
Colpo di scena, da domenica torna l'inverno
In poche ore assisteremo ad un cambio radicale delle condizioni meteo. Domenica 6 aprile prenderà difatti piede una nuova fase di maltempo, accompagnata da un netto calo termico innescato da correnti gelide artiche in arrivo dalla Russia. Le masse d'aria fredda investiranno soprattutto le regioni settentrionali e quelle centrali adriatiche, ove i termometri perderanno fino a 10°C in poche ore. Il passaggio dal caldo anticiclone all'inverno tardivo sarà netto: questa rasoiata fredda, infatti, ricorda le tipiche configurazioni invernali che colpiscono l'Italia durante i mesi più freddi dell'anno.
Fenomeni violenti e neve a bassa quota
Elevati contrasti - tra il freddo in arrivo e il caldo preesistente - favoriranno lo sviluppo intensi temporali, in particolare sulle regioni del Centro Sud. In alcune aree, questi eventi potranno essere accompagnati da locali episodi di grandine. L'ingresso dell'aria gelida soprattutto in quota determinerà anche un brusco abbassamento delle temperature, favorendo il ritorno della neve a quote basse per il periodo. Entro la serata, i fiocchi potranno spingersi fino in alta collina nelle zone interne appenniniche; anche le Alpi occidentali vedranno la possibilità di nevicate fino a quote piuttosto basse.
Strascichi instabili anche per la prossima settimana
Uno scenario dal sapore tardo invernale ci accompagnerà anche nei primi giorni della nuova settimana, con ancora qualche fenomeno ad evoluzione diurna e possibili fioccate a quote basse, grazie alle temperature nettamente più basse della media, specie sui versanti adriatici ed al Meridione.
Il quadro meteorologico andrà comunque a migliorare per maggiori contributi anticiclonici, regalando una settimana nel complesso soleggiata.
Pasqua, Pasquetta, ponte del 25 Aprile e Primo Maggio
Anche la seconda metà di aprile potrebbe essere contraddistinta dal passaggio di perturbazioni capaci di portare piogge diffuse e temporali, una situazione determinata dai contrasti termici che verranno a crearsi negli scontri tra i fronti freddi in discesa e le masse d'aria più miti in risalita dai quadranti meridionali.
Le ultime elaborazioni dai più autorevoli centri di previsione a lungo termine confermano difatti un'anomalia positiva nelle precipitazioni proprio nel periodo di Pasqua e Pasquetta, tra domenica 20 e lunedì 21 aprile, soprattutto sulle regioni centrosettentrionali e sulla Sardegna.
Tuttavia, come spesso accade in primavera, questo non implica necessariamente giornate totalmente caratterizzate dal maltempo, in quanto le precipitazioni chiuderanno la propria evoluzione nell'arco di poche ore regalando comunque ampi spazi soleggiati.
Fine aprile e inizio maggio: maggiore stabilità in arrivo?
Nelle settimane successive, tra il ponte del 25 Aprile ed il Primo Maggio, l'alta pressione potrebbe imporsi in maniera più convincente sull'Italia, garantendo condizioni stabili, un aumento delle temperature e un maggior soleggiamento su gran parte del Paese. Considerato però il carattere assai turbolento dell'attuale primavera, caratterizzata da repentini cambi di scenario, sarà necessario tenere a portata di mano gli ombrelli per affrontare al meglio le festività.