Del nuovo obbligo assicurativo per tutte le macchine agricole, comprese quelle operanti solo in aree private, se ne è parlato molto, tanto che ormai non è del tutto corretto definirlo una novità.

 

Dall'approvazione del Decreto Legislativo 184/2023 - che ha esteso l'obbligo di assicurazione anche ai mezzi agricoli non circolanti su strada - è passato più di un anno e, nonostante un primo periodo (6 mesi) di proroga, ad oggi tutte le associazioni di categoria denunciano l'assenza di strumenti assicurativi idonei, confermando l'impossibilità di rispettare la Legge.

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Nell'ultimo anno sono stati numerosi i tentativi di prorogare, modificare o meglio discutere la norma. Tutti terminati con un nulla di fatto. Il silenzio delle istituzioni e in particolare dei ministeri coinvolti: il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare (Masaf) e, in primis, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Mit), hanno lasciato il settore agricolo in questo limbo normativo.

 

Anche l'ultima iniziativa dello scorso settembre che ha visto in prima linea Federacma, l'associazione dei rivenditori di macchine agricole, nella convocazione di un tavolo tecnico per discutere con le altre associazioni del mondo agricolo sperando di incentivare una risposta istituzionale, non ha avuto successo. 

 

Arriva una prima apertura dal Governo

Ha acceso una speranza lo scorso 13 febbraio, l'interessamento dimostrato dalla senatrice Maria Nocco, esponente di Fratelli d'Italia, che durante la conversione in legge del Dl Milleproroghe al Senato - dove erano stati ritirati poco prima alcuni emendamenti di proroga - ha proposto e visto approvare un Ordine del Giorno per convocare al più presto, presso il Mit, le parti sociali interessate dall'obbligo assicurativo per le macchine agricole anche in aree private per dipanare le modalità di attuazione. 

 

"Il settore agricolo vive una fase di limbo dove da un lato vige l'obbligo e, dall'altro, vi è l'impossibilità di adeguarsi. Per questo ho impegnato il Governo a convocare un tavolo tecnico risolutivo che possa coinvolgere l'Ania, l'associazione nazionale delle imprese assicuratrici, avvalendosi del supporto del Masaf e dell'Ivass, l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni" aveva dichiarato all'epoca Maria Nocco.

 

La senatrice Maria Nocco, firmataria dell'Ordine del Giorno per la convocazione del tavolo tecnico sull'assicurazione

La senatrice Maria Nocco, firmataria dell'Ordine del Giorno per la convocazione del tavolo tecnico sull'assicurazione

(Fonte foto: Segreteria Nocco)

 

Pochi giorni fa, il 28 marzo, in occasione di un appuntamento organizzato sempre da Federacma ad Agriumbria 2025 per fare il punto con le altre realtà del settore, la senatrice Nocco ha nuovamente confermato l'impegno comunicando che la convocazione del tavolo tecnico è imminente.

 

Sempre in occasione dell'intervento, la Senatrice ha invitato tutte le associazioni a farsi trovare pronte e a raccogliere le possibili proposte di costruttori, concessionari e utilizzatori. Le associazioni di categoria agricole hanno ben accolto la richiesta e si sono rese disponibili alla partecipazione al tavolo tecnico con idee e proposte.

 

“Ringrazio la senatrice Nocco per essere al nostro fianco e per aver strappato la promessa di una convocazione che, come filiera, chiediamo da un anno. Rimaniamo in attesa di una convocazione pronti a collaborare con i Ministeri interessati per trovare soluzioni idonee" commenta Andrea Borio, presidente Federacma.

 

Le associazioni di settore all'ultimo incontro organizzato da Federacma discutono di assicurazioni e macchine agricole

Le associazioni di settore all'ultimo incontro organizzato da Federacma discutono di assicurazioni e macchine agricole

(Fonte foto: Federacma)

 

A cosa serve e come funzione un tavolo tecnico

Un tavolo tecnico è un organismo consultivo interforze che si occupa di discutere e affrontare gli aspetti tecnici di un problema. È presieduto da un commissario straordinario del Governo e composto oltre che da rappresentanti dei ministeri coinvolti anche da esperti e stakeholder provenienti dalle realtà interessate all'oggetto della discussione.

 

Nel caso dell'obbligo di assicurazione per i mezzi agricoli, scopo del tavolo è sottoporre all'attenzione delle istituzioni la complessa situazione del mondo agricolo: qui ciascuna realtà potrà portare esigenze, problematiche e difficoltà nell'adempiere al nuovo obbligo.

 

A partire da quanto emerso e per ogni casistica individuata, il tavolo tecnico potrà definire nuove soluzioni ed eventuali ulteriori deroghe e semplificazioni normative da proporre per un'approvazione istituzionale. Ma per far ciò sarà necessario del tempo per produrre strategie condivise a cui si aggiungerà il tempo necessario per l'approvazione ufficiale.

 

Si tratta di un cammino tutto in salita e per nulla breve che però se iniziato con il piede giusto potrà dare i suoi frutti. Per ora non resta che attendere la fatidica convocazione del tavolo tecnico.